C’è una cosa che il Coronavirus o Covid-19 che dir si voglia, ha fatto di buono: l’arte è ora a disposizione di tutti. Da un mondo fatto solo di gallerie, di musei più o meno noiosi ed elitari, di artisti che regalavano il piacere di visionare le loro opere a una ristretta cerchia, siamo passati all’arte fruibile gratuitamente da tutti.
Eh si perchè il coronavirus non ha tirato schiaffi sonori solo a noi, alle imprese, al turismo, alle scuole. Il coronavirus ha tirato uno schiaffone anche al mondo dell’arte. Uno di quegli schiaffoni da far girare la testa. Così, direttori, curatori, artisti più o meno famosi, musei eccellenti e piccole realtà hanno dovuto trovare un nuovo sistema per “farsi vedere”.


Arte social
Preso atto, dopo un momento di sbandamento, che sarebbero rimasti chiusi non si sa per quanto e tutto si sarebbe ricoperto di inesorabile polvere è arrivata la soluzione. Arte social. L’arte diventa social. Diventa virtuale, diventa streaming, diventa online. Essenzialmente diventa gratis. E quindi per tutti.
Non si contano le iniziative di musei, gallerie , centri d’arte d’eccellenza, teatri, luoghi di cabaret, singoli artisti, associazioni culturali, che mettono a disposizione gratuitamente mostre, interni, opere e conferenze. L’arte ritorna finalmente ad essere a disposizione di tutti.
Arte senza barriere
Una grande bagno di umiltà insomma. Che ha costretto tutto il mondo dell’arte a invertire la rotta gettando via ciò che non andava e rivolgersi alla gente. In un momento in cui gli abbracci sono un sogno, l’arte abbraccia la gente. E lo fa nel modo più nobile, abbattendo tutte le barriere dei costi. Gratis. E in questo momento non è poco.
E chissà che tutto questo streaming d’arte non riesca a conquistare e a far innamorare di sé ancora più pubblico. Il. Pubblico delle pagine Facebook o dei canali instagram. Quel pubblico che prima curatori e direttori non tenevano in troppa considerazione. E che ora, in piena coronavirus emergenza, scoprono essere il loro pubblico più numeroso.
L’ arte non chiede che di essere vista.