Visita virtuale alla Galleria Peola, Giuseppe Mulas con Sleep Well Childhood

Momenti di #iorestoacasa e allora perchè non fare una visita virtuale, iniziamo dalla Galleria Alberto Peola che presenta l’artista Giuseppe Mulas con Sleep Well Childhood – Dormi Bene Infanzia -.

Visita virtuale alla Galleria Peola

Visita virtuale alla Galleria Peola Giuseppe Mulas con Sleep Well Childhood

Mulas è un giovane artista di circa 25 anni, nato ad Alghero, ma che vive e lavora a Torino. È alla sua prima mostra personale in cui troviamo ricordi e frammenti della sua esperienza di vita narrati con un linguaggio ricco di simbolismi.

La Galleria Alberto Peola, per mano della sua curatrice Eleonora Fascetta, presenta nelle sue sale la mostra divisa in tre blocchi. Iniziamo questo percorso immergendoci in una narrazione che svela memorie nascoste tra passato e presente.

Sleep well

Siamo nelle rievocazioni di un’innocente pubertà. Il corpo muta, si trasforma e si estende in nuove proiezioni. Gioco e sogno si rincorrono e si scambiano uno con l’altro. Nell’opera Remember me when I die – ricordati di me quando muoio – una natura morta si staglia verso l’infinito specchiando il proprio essere davanti alla vastità dell’universo.

La Galleria si trasforma in uno spazio sospeso che ripercorre il vissuto come passaggio dal buio alla luce. Colori forti, contrastanti, arancio, viola, giallo imperante. Colori onirici, quasi colori da fumetto , colori che evocano fantasia e mondi immaginari.

The moon is yellow like a banana

The moon is yellow like a banana visita virtuale alla Galleria Peola Giuseppe Mulas con Sleep Well Childhood trittico anzi polittico di opere in Blu di Prussia e giallo con sedie e banane.

Ecco di nuovo colori forti e intensi, quasi il leitmotiv dell’artista che da un intenso blu di Prussia fa emergere il giallo contrastante. Un momento giocoso in cui il giallo quasi psichedelico, ma insolitamente caldo colora banane, sedie e stelle.

The moon is yellow like a banana – la luna è gialla come una banana -, introduce una forma di dialogo tra fantasia e realtà. La luna, rubata come un frutto proibito, diventa allegoria di una prima pulsione erotica.

There are no banana trees

There are no banana trees in my garden opera di Giuseppe Mulas albero di banano che spunta dal inguine
There are no banana trees in my garden

Un registro cromatico vibrante e luminoso distingue il secondo nucleo di opere di cui fanno parte There are no banana trees in my garden – non ci sono banani nel mio giardino – e I like to wear your flips-flops – mi piace indossare le tue infradito-.

Sono due viste angolari, la prima di una stanza e la seconda di una piscina. Congiunte dall’elemento naturale in un unico ambiente metafisico. Ananas, banane, noci di cocco e palme sono i feticci che popolano il giardino immaginario dell’artista, utilizzati come divertenti doppisensi e privati dell’originaria carica erotica.

I like to wear your flips-flops.

Infine, chiude la presentazione Galleria Peola di Giuseppe Mulas, la serie di disegni Chairs are crying while lonely people are dancing – le sedie ballano mentre le perone sole piangono.

Chairs are crying while lonely people are dancing disegni di Giuseppe Mulas
Chairs are crying while lonely people are dancing

Richiama il gioco delle sedie, un momento gioioso e giocoso in cui i bambini corrono e si fermano a ritmo di musica. Il girotondo assume le sembianze di un rituale. Dietro i titoli semplici e onirici si nascondono figure che giacciono come vestiti ammucchiati sui mobili, memori di un legame perduto

Le curiose entità che abitano la pittura di Giuseppe Mulasb senza cadere nel rimpianto o nel dolore, sono animate di ironia e dolcezza. Sono frutti dimenticati, ma anche sorprendentemente cercati e svelati in forme insolite. Esattamente come i sogni.

Foto courtesy of Alberto Peola Arte Contemporanea © photo by Beppe Giardino

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".