Blue: 20th Anniversary Tour, One love for twenty years

English version available here (clik here) Blue: Heart and Soul 20th anniversary tour

Inizia da Cardiff (Galles) il 20th anniversary tour dei Blue, celebrativo dei vent’anni di carriera e del lancio del nuovo album “Heart & Soul”

Se avevate 16 anni nel 2000, o se avevate una figlia sedicenne all’inizio del secolo, sapete perfettamente chi sono i Blue.

Duncan James, Lee Ryan, Simon Webbe e Antony Costa hanno fatto impazzire letteralmente le nostre giovani teen ager vent’anni fa, segnando l’epoca delle boy band. Ricordo che ci fu un periodo in cui casa mia era tapezzata dai poster di questi ragazzini che nel 2003 avevano mandato in tilt il traffico di Sanremo, in occasione della loro partecipazione alla 53ma edizione del Festival.

Blue Heart & Soul annuiversary tour

Blue Story

I primi due album, All rise e One Love, sono già un grosso successo in patria UK, mentre in Italia passano un pò inosservati, apprezzati solo per un paio di tracce, complice la partecipazione di Elton John nella cover di Sorry Seems to Be the Hardest Word.

Ma da noi, l’apice del loro successo arriva con la canzone Breathe Easy, riscritta nella nostra lingua da Tiziano Ferro e conosciuta con il titolo “A chi mi dice“. Una ballad strepitosa, estratta dal loro terzo album Guilty che li ha consacrati al divino altare della musica e porta anche i precedenti album nella top ten delle classifiche nazionali ed internazionali.

Nel 2004 è già tempo di un Best of e, a seguire, 4everBlue vede anche una fans limited edition appositamente realizzata per il pubblico italiano.

Nel 2005, la pietra tombale sulla carriera della band sembra arrivare con l’uscita dell’omonimo album solista di Lee Ryan, così come fanno anche Simon Webbe e Antony Costa, ma la band preferisce parlare di “pausa di riflessione”.

Una pausa che dura fino all’Eurovision Song Contest del 2011, dove i Blue ricalcano il palcoscenico in splendida forma, riprendendo esattamente da dove si erano fermati.

Waiting for Blue

Il Motorpoint Arena di Cardiff è sold out. Il palazzetto è strapieno già dalle sei del pomeriggio. L’esibizione dei Blue è prevista per le 21 ma Oltre Manica sanno fare bene le cose. E allora, spazio alla musica tutta al femminile.

Le due ore passano dal pop di Cassa Jackson, al country di Megan McKenna (vincitrice di X Factor UK nel 2019) e terminano con un’apoteosi del pubblico per le storiche B Witched, intrattenendo il pubblico e accompagnandolo al main event della serata.

L’intervallo è di pochi minuti. Giusto il tempo di cambiare la scenografia.

Buio.

Heart & Soul 20th Anniversary Tour

Un pianoforte intona le note di Sorry seems to be the hardest word. Non poteva esserci inizio migliore.

La scaletta si snoda tra new hits, estratte dall’ultimo album Heart & Soul, e greatest hits.

Ci sono tutte. Proprio tutte. Vent’anni di successi che si snocciolano in un’ora e mezza precisa.

L’emozione è collettiva e non è solo palpabile. Diventa quasi fisica e visibile.

Il mood è lo stesso per tutti: guance rosse d’emozione e occhi umidi e velati, con il mascara che sbava, con un sorriso stampato sul viso che sembra dipinto, a perenne memoria di una felicità che si percepisce solo se hai 16 anni. Eppure quelle teen ager ora sono giovani donne, alcune sono madri, alcune sono ancora single, altre hanno appena trovato l’amore ed è con questo nuovo compagno di emozioni che condividono il loro primo concerto insieme. E la stessa cosa vale anche per il pubblico maschile.

Heart & Soul, mai titolo fu più azzeccato.

Cuore e Anima che uniscono il palco e la platea, in un unico heart and soul. Perchè la musica ha questo potere. E’ ciò che di più puro esiste per andare avanti e indietro nel tempo e nello spazio, tra ricordi, sentimenti e toccare le corde più intime dell’anima e del cuore.

heart & Soul - i quattro componenti della band cantano sul palco, Uno è seduto su una scala di ferro e gli altri si muovono con il microfono in mano

Ladies and gentlemen, the Blue

Quarant’anni e non sentirli. I boys sono cresciuti e malgrado non siano più dei ragazzini, il palco è una capsula del tempo che li riporta a zompare e a dimenarsi come se vent’anni non fossero passati. Strepitosa forma per tutti e quattro, Duncan James, Lee Ryan, Simon Webbe e Antony Costa regalano al loro pubblico in sala, emozione dopo emozione, il loro heart e la loro soul, senza riserve.

Un feeling che si accede fin dal primo accordo e che si mantiene per tutto lo show. I Blue dimostrano che è ancora tempo di ballads e di dance, nonstante le mode che cambiano e il reggaeton che dilaga.

I Blue rappresentano il ponte tra il Novecento e il Nuovo Millennio, incarnando perfettamente l’evoluzione della musica, guardando con rispetto al “vecchio”per adattarlo al “nuovo” e dando una prospettiva diversa ai giovani talenti che si accostavano alla musica in quegli anni. Non sono solo una “boy band”, dunque, ma un quartetto che oggi porta sul palco un bagaglio d’esperienza che è rappresentativo dell’ultimo ventennio.

blue

Il concerto è finito, puntualissimo come era iniziato, in perfetto british style, ma il tour continua. Altre 11 date a dicembre, in giro per il Regno Unito, una data a Singapore fissata per il febbraio 2023 e, si spera, una programmazione europea.

Per tutto il resto, c’è l’official site dei Blue.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”