La cerimonia del tè al MAO di Torino.

Settembre avanza inesorabilmente e il MAO di Torino ci propone per i primi giorni dopo le vacanze estive due appuntamenti da non perdere: La Cerimonia del tè e l’appuntamento con Kunie Kajishima per spiegare le affascinanti varietà e origini della bevanda ambrata.

Si inizia sabato 4 settembre con Tea Ceremony, uno spettacolo teatrale in lingua inglese, per proseguire poi il 12 settembre con un incontro dedicato proprio al racconto della storia e della geografia del tè.

La cerimonia e le origini del tè

Il tè, arrivato in epoca medievale dalla Cina, ha visto in Giappone la sua più grande diffusione. Il paese del Sol Levante ha introdotto tecniche di lavorazione in grado di evidenziare le caratteristiche particolari di ciascuna varietà, come ad esempio la cottura a vapore.

Oggi in questi luoghi si coltivano numerosissime tipologie di tè, che variano a seconda della regione e delle condizioni climatiche e ambientali. Solo nella zona di Tokyo si producono ben dodici single origin tea. Tra queste una delle varietà più pregiate è sicuramente il tè di Sayama.

La cerimonia del tè al MAO di Torino

Tea ceremony

Lo spettacolo in programma il 4 settembre sulla cerimonia del tè, ricordiamo completamente in inglese, combina meditazioni guidate e interazione col pubblico. La tradizione occidentale contemporanea e i millenari usi orientali saranno il fulcro di questa performance. Il pubblico sarà trasportato in un viaggio attraverso Africa, India, Bangladesh, Medio Oriente e Sud America da un performer nei panni di una geisha.

Insieme al pubblico, il performer metterà in evidenza la dimensione culturale e politica del servire e dell’essere servito, la differenza tra esecutore e spettatore. La capacità dello spettatore di agire sul proprio essere umano mettendosi nei panni di altre culture.

Il teatro come processo di cambiamento sociale

Intendiamo il teatro come un processo per un cambiamento sociale e politico – spiegano i produttori dello spettacolo -. Crediamo in un teatro che sia luogo di partecipazione, incontro e scambio di idee cercando di evitare narrazioni convenzionali e verità preconfezionate.

Drammaturgia, ricerca, regia, scrittura e mezzi visivi sono tutti componenti essenziali e che si influenzano reciprocamente nel processo creativo, evitando di rispettare una gerarchia precostituita”

La  cerimonia del tè al MAO di Torino

12 settembre l’appuntamento con Kunie Kajishima

In questo appuntamento Kunie Kajishima parlerà al pubblico del tè Sayama, soffermandosi sull’analisi del significato e del contesto della produzione dei tè monorigine. Durante l’incontro gli ospiti si cimenteranno nel Tōcha, un gioco di degustazione con cinque single origin tea. C’è da sottolineare che il gioco in questione è difficile anche per i giapponesi, ma concentrarsi nell’assaggio del tè è molto divertente.

Kunie Kajishima è Direttore Rappresentante del NPO Agriculture Support Team in Saitama. Professore Emerito della Saitama University, Dottore in Ingegneria e Pianificazione Urbanistica. Attualmente oltre al supporto dell’esportazione del tè Sayama, promuove la degustazione dei prodotti agricoli della Prefettura di Saitama nei loro luoghi originari di produzione. Ingresso libero.

Il MAO

Il MAO è uno dei più importanti musei in Italia e tra i maggiori in Europa per la conoscenza e lo studio dell’arte orientale. Le collezioni consistono di quasi 2300 opere che coprono un arco temporale che parte dal Neolitico e arriva fino agli inizi del secolo scorso. A queste si aggiungono più di 1400 reperti di periodo pre-islamico provenienti dagli scavi iracheni di Seleucia e Coche.

Le cinque gallerie in cui il museo si snoda, presentano opere dell’Asia meridionale e del Sud-est asiatico, la più importante collezione di arte funeraria cinese presente in Italia, opere d’arte giapponese religiosa e profana, arte della Regione himalayana e una significativa collezione di arte islamica. Accanto all’esposizione permanente, ampio spazio è dedicato alle mostre temporanee

La  cerimonia del tè al MAO di Torino.
Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".