Concorso per allievi agenti di Polizia Penitenziaria 2025: come partecipare

Il Ministero della Giustizia ha indetto un nuovo bando di concorso per il reclutamento di allievi agenti di Polizia Penitenziaria per 3.246 posti ruolo maschile e femminile. Si tratta di un’importante opportunità per coloro che desiderano entrare a far parte del Corpo di Polizia Penitenziaria e contribuire alla gestione del sistema carcerario italiano. Questa iniziativa rappresenta una risposta concreta alle numerose richieste avanzate dai sindacati di categoria, tra cui il SAPPE, e rientra in un progetto più ampio di riforma carceraria che il Governo ha deciso di affrontare con impegno.

Le denunce del SAPPE e la situazione nelle carceri

Negli ultimi anni, il SAPPE (Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria) ha ripetutamente denunciato le gravi difficoltà che affliggono il sistema carcerario italiano. Tra i problemi principali i Sindacati lamentano con forza la carenza cronica di personale. Secondo il sindacato, il Corpo di Polizia Penitenziaria è sotto organico di circa 4.000 unità (il bando di concorso per allievi agenti di Polizia Penitenziaria è previsto per 3.246 posti), una situazione che mette a rischio sia gli agenti che la gestione delle carceri.

In passato, Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha sottolineato in diverse occasioni, come queste criticità siano il risultato di scelte gestionali discutibili e di un mancato supporto al personale. “A nostro avviso c’è grande bisogno di cambiamenti, c’è grande bisogno di aria nuova al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dove negli ultimi anni la classe dirigente ha fallito con scelte gestionali discutibili e pericolose come, ad esempio, l’introduzione e il mantenimento della vigilanza dinamica dei detenuti, che è alla base dell’altissimo numero di eventi critici che accadono ogni giorno nelle Sezioni detentive”, dichiarava Capece già nel 2023.

Ha sempre invocato la necessitò di rinforzare il corpo di Polizia Penitenziaria per far fronte alle necessità degli agenti di Polizia Penitenziaria: Il depotenziamento del Corpo di Polizia Penitenziaria, sotto organico di 4mila unità, i cui appartenenti sono stati lasciati da soli e senza mezzi a fronteggiare l’inaccettabile violenza di una parte consistente di ristretti, a cui sono state chiuse Centrali Operative, Basi Navali, Provveditorati regionali e altri Uffici operativi sul territorio e ancora senza chiare ‘regole di ingaggio’ e di una efficace organizzazione del lavoro”.

Criticità nelle carceri italiane

Le carceri italiane presentano numerose problematiche, che spaziano dallo stato di degrado delle strutture alla crescente violenza tra detenuti e contro il personale. Un altro problema grave è rappresentato dai suicidi, che coinvolgono sia i detenuti che, purtroppo, anche gli agenti di Polizia Penitenziaria. Questi fenomeni rendono evidente la necessità di una riforma strutturale contestualmente alla necessità di un organico adeguato a livello di unità operative per monitorare e controllare efficacemente la situazione.

L’assenza di personale sufficiente non solo compromette la sicurezza, ma aggrava anche le condizioni di lavoro degli agenti, spesso costretti a gestire situazioni di emergenza senza i mezzi necessari. Questo quadro richiede interventi immediati per garantire strutture adeguate, una maggiore sicurezza e un supporto psicologico costante per tutti coloro che operano in un contesto tanto complesso.

I sindacati hanno lavorato incessantemente per portare all’attenzione del Governo le necessità del Corpo, evidenziando come la tutela degli agenti e il rafforzamento dell’organico siano indispensabili per migliorare le condizioni di lavoro e garantire la sicurezza all’interno delle carceri.

I dettagli del concorso

Il bando di concorso è stato pubblicato sul portale ufficiale www.inpa.gov.it e indetto con decreto dirigenziale 10 gennaio 2025 . Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso l’apposito modulo disponibile sul portale, utilizzando il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 14 febbraio 2025, con un termine perentorio di 30 giorni a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del bando.

La pubblicazione del nuovo bando di concorso è un segnale positivo che testimonia la volontà del Governo di affrontare con serietà queste problematiche, rientrando in un quadro più ampio di riforma strutturale del sistema carcerario.

Il nuovo bando di concorso rappresenta un primo passo verso il rafforzamento del Corpo di Polizia Penitenziaria, dimostrando che il Governo non è rimasto indifferente alle richieste dei sindacati. Questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti, rendere le carceri più sicure e affrontare le sfide del sistema penitenziario.

Concorso per allievi di Polizia Penitenziaria: come partecipare

Entrare a far parte del Corpo significa avere l’opportunità di contribuire in modo concreto al miglioramento del sistema carcerario, operando in un contesto che necessita di professionalità e dedizione.

Le domande devono essere inviate online attraverso il modulo disponibile sul portale (disponibile in download anche in questo articolo), utilizzando il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).

Il bando mette a disposizione 3.246 posti, di cui 1.299 destinati a tutti i cittadini italiani (1.181 per uomini e 118 per donne) e 1.947 riservati ai volontari in ferma prefissata (1.771 per uomini e 176 per donne).

Quali requisiti devono avere i candidati?

Per partecipare, i candidati devono avere un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, con possibili estensioni per chi ha svolto servizio militare. Sono richiesti il diploma di scuola secondaria di secondo grado e l’idoneità fisica, psichica e attitudinale necessaria per il servizio nella Polizia Penitenziaria. Non possono partecipare coloro che hanno precedenti penali o che sono stati destituiti da pubbliche amministrazioni.

Il concorso prevede quattro fasi. Una prova scritta iniziale si concentra su argomenti di cultura generale e materie della scuola dell’obbligo. A seguire, i candidati dovranno sostenere delle prove di efficienza fisica che ne valutano la forza, la resistenza e la prestanza. Durante gli accertamenti psico-fisici, levisite mediche verificano l’idoneità sanitaria dei candidati. Infine, gli aspiranti allievi di polizia penitenziaria dovranno sostenere test e colloqui che mirano a valutare le capacità di ragionamento e il profilo psicologico dei candidati.

Per partecipare al concorso è necessario compilare il FORM dedicato (clicca qui). Il portale del Ministero mette a disposizione anche una guida alla compilazione

Per partecipare al concorso e avere maggiori informazioni sul bando e presentare la domanda, è possibile consultare il portale ufficiale del reclutamento all’indirizzo www.inpa.gov.it. Non perdete l’opportunità di fare la differenza.

Foto copertina da Wikimedia Commons di pubblico dominio

Potrebbe interessarti anche:

Carceri in Piemonte: proteste e violenza, servono interventi urgenti

Protesta dei detenuti a Vercelli: carcere in pessime condizioni

Detenuto ingoia chiavetta usb e aggredisce un agente

Il carcere fotografato da detenuti e agenti: RI-SCATTI, la mostra

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”