Fino al 7 maggio sono in mostra a Palazzo Barolo di Torino sessantatré opere originali dei maggiori protagonisti della storia dell’arte direttamente dalla Johannesburg Art Gallery. La mostra Da Monet a Picasso offre un viaggio composito nella storia dell’arte internazionale, ma anche una suggestione culturale su una scena artistica e realtà museale poco conosciuta.
Monet, Signac, Courbet, Degas, Cézanne, Sisley, Derain, Picasso, Matisse, Rossetti, Modigliani, Bacon, Warhol, Van Gogh, Lichtenstein, Kentridge sono solo alcuni dei nomi che si possono ammirare nelle tre sezioni della mostra. La mostra comincia con l’arte inglese dell’Ottocento e termina con una selezione di artisti sudafricani in relazione al progetto della mecenate Lady Phillips, fondatrice della Johannesburg Art Gallery. In apertura della mostra un suo ritratto firmato da Antonio Mancini, che la immotala all’età di 46 anni.


Paul Signac, Barche a Locmalo, 1922, acquerello su carta ©Johannesburg Art Gallery
Da Monet a Picasso le sezioni di mostra
L’apertura della mostra è dedicata alla scena inglese dell’Ottocento. La seconda sezione, invece, percorre la scena francese del XIX secolo, dall’esperienza dei Barbisoniers, corrente paesaggista del realismo collegata alla località di Barbizon in Francia, non lontana dalla foresta di Fontainebleau per arrivare, passando da Monet, Sisley e Degas, fino alle generazioni del postimpressionismo. Presenti nella sezione, oltre alle personalità cardine di Cézanne e Van Gogh anche Signac, Le Sidaner, Vuillard, Bonnard e altri.
La terza sezione è occupata dal più recente nucleo novecentesco del museo, dove sono rappresentati i protagonisti della scena del primo Novecento: da Derain a Picasso, da
Modigliani a Matisse, con un Rossetti, perla della collezione. Il percorso prosegue poi nel secondo dopoguerra, con opere di importanti maestri della scena internazionale, tra cui
spicca un doloroso ritratto di Francis Bacon e il trittico – omaggio a Beuys – di Andy Warhol.
Un’ulteriore sezione è dedicata alla scena sudafricana, l’arte del mondo di Lady Phillips, dove di enorme valore sono le tre opere di Kentridge . Le opere esposte sono firmate da
artisti ben rappresentativi di un contesto che da sempre si dibatte tra culture diverse, diviso tra tradizioni locali e influenze europee.


La Johannesburg Art Gallery
L’esposizione riflette il percorso di crescita artistico-culturale della città di Johannesburg, in particolare della JAG, Johannesburg Art Gallery, fondata nei primi anni del 1900 dalla collezionista Dorothea Sarah Florence Alexandra Ortlepp Phillips, meglio nota come Lady Florence Phillips. L’intento è quello di trasformare un centro minerario in una città improntata sui modelli delle capitali europee. Un museo che non fosse solo uno spazio nel quale raccogliere opere d’arte ed esporle, ma un luogo per la società civile, dove fare e promuovere cultura. L’obiettivo a lungo termine era quello di preparare la strada per la crescita di una Scuola d’Arte Sudafricana, incentivando gli artisti locali, per una crescita culturale di tutta la popolazione.
“Da sempre l’arte rappresenta un mezzo per mettere persone diverse in comunicazione tra loro da un punto di vista culturale. Un ponte che si è mantenuto saldo attraverso relazioni
cordiali tra le Nazioni. Un modo per costruire la conoscenza reciproca e offrire prospettive positive per la ricchezza e la varietà dei diversi popoli del mondo. Questa mostra non fa eccezione: è un modo per il Sudafrica – e in particolare per la città di Johannesburg – di mettersi in comunicazione con altre città del mondo attraverso questa prestigiosa collezione d’arte” Vuyisile Mshudulu – Direttore Arti, Culture e Tradizioni Città di Johannesburg.
Da Monet a Picasso è una produzione Next Exhibition, in collaborazione con VIDI e Ono Arte Contemporanea, con curatela di Simona Bartolena.