In mezzo a lockdown grandi, piccoli, temuti e annunciati la cultura va avanti. Riapre fino al 24 gennaio 2021, la grande mostra Divisionismo La rivoluzione della luce nel Castello Visconteo Sforzesco a Novara. Una mostra che ha l’ambizione di essere la più importante dedicata al tema e realizzata negli ultimi anni. La rassegna è incentrata sul Divisionismo lombardo-piemontese.
Grazie ai prestatori, privati e museali che hanno creduto fino in fondo alla ripresa della mostra, su sessantasette opere presentate all’inaugurazione di inizio anno, soltanto sei sono dovute ritornare per ragioni di conservazione. Ma sono subentrati altri dipinti. Con la stessa importanza dei precedenti e in grado di illustrare aspetti diversi delle tematiche affrontate in questa esposizione.Tra i dipinti assenti nella mostra DIVISIONISMO Rewind, la Maternità di Previati, che sarà rappresentata da una riproduzione di uguale misura (175,5 x 412,5 cm) collocata all’ingresso.


Il Divisionismo la Rivoluzione della luce
Il Divisionismo è un fenomeno artistico Italiano, nato alla fine dell’800. Caratterizzato dalla separazione dei colori in singoli punti o linee che interagiscono fra di loro in senso ottico. Può infatti essere definito come una variante specifica del puntinismo.
Il divisionismo non può essere definito un movimento pittorico perché gli artisti non ne scrissero mai un manifesto. Secondo alcuni studiosi trovò il suo esponente principale in Pellizza da Volpedo, secondo altri in Giovanni Segantini. I principi che ne codificarono le direttive furono delineati da Gaetano Previati:
«Compito dell’artista non è quello di copiare letteralmente tutto ciò che si vede, ma è una funzione intellettiva sulle forme e i colori del vero… L’artista deve anzitutto rinunciare alla speranza di ritrovare nel mondo esteriore il quadro già composto. La verità dell’arte è lontana dalla contraffazione del vero.»


Le cinque nuove opere esposte in mostra
Divisionismo Rewind presenta a Novara un capolavoro di Segantini, Petalo di rosa (1890). La tela illustra un aspetto del simbolismo di Segantini. La presenza di alcune microfotografie di analisi non invasive permette di introdurre una riflessione sulla sua tecnica polimaterica. Presente nella nuova versione anche Venduta! (1897) , terzo dipinto dedicato da Morbelli alla prostituzione minorile, è un assoluto capolavoro che traduce un messaggio di denuncia.
La sostituzione di due opere e la necessità di mantenere l’ordine cronologico, hanno conferito alla piccola sezione dedicata a Pellizza da Volpedo un carattere di testimonianza dell’evoluzione dell’artista maggiore di quanto avesse nella versione originale con la La piazza di Volpedo (1888) e Il ritorno dei naufraghi al paese (L’annegato) del 1894
Alba domenicale di Morbelli (1915) è stata sostituita con l’opera Per sempre (1906), l’ultima delle due tele dedicate al “mal sottile”, la tubercolosi, flagello che allora falciava esseri giovani con una frequenza tale da tradursi nel morboso fascino ottocentesco del “fior reciso”, celebrato in memorabili poemi, liriche, dipinti e sculture.


Informazioni utili
Promossa e organizzata dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello Visconteo Sforzesco di Novara e dall’Associazione METS Percorsi d’arte, in collaborazione con ATL della provincia di Novara, BIG Ciaccio Arte e Fondazione Circolo dei Lettori. Con i patrocini di Commissione europea e Provincia di Novara. Con il sostegno di Banco BPM (Main Sponsor), Regione Piemonte, Esseco s.r.l, Fondazione CRT, l’importante supporto di Enrico Gallerie d’arte e Gallerie Maspes, la mostra si avvale nuovamente della prestigiosa curatela di Annie-Paule Quinsac.Un catalogo scientifico accompagna l’esposizione. Ulteriori informazioni sul sito