Elliott Erwitt Family: a marzo 2023, la mostra fotografica

Elliott Erwitt, il grande autore che ha fatto la storia fotografica del nostro secolo, con il suo stile unico, potente e leggero, romantico o leggermente ironico, affronta in modo trasversale il tema della Famiglia.

La curatrice della mostra, la Dottoressa Biba Giacchetti, ha chiesto a uno dei più importanti maestri della fotografia di creare un album personale e pubblico, storico e contemporaneo, serissimo e al contempo ironico: è nata così “Elliott Erwitt – FAMILY”.

Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi le fotografie che nella lunghissima carriera di Erwitt – oggi 94enne – meglio hanno descritto e rappresentato tutte le sfaccettature del concetto così inesprimibile e totalizzante dell’essere famiglia. Niente è infatti più assoluto e relativo, mutevole, universale e altrettanto particolare come il tema della famiglia, che ha a che fare con la genetica, il sociale, il diritto, la sicurezza, la protezione e l’abuso, la felicità e la tristezza. Mai come oggi la famiglia è tutto e il suo contrario.

Erwitt in persona ha selezionato gli scatti, in mostra nelle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi, e raccontano trasversalmente settant’anni di storia della famiglia e delle sue infinite sfaccettature intime e sociali.

Si offrono indifferentemente all’osservatore istanti di vita dei potenti della terra, come Jackie al funerale di JFK, accanto a scene intime come la madre che osserva rapita la neonata, che poi è Ellen, la primogenita del fotografo.

Scorci rigorosamente in bianco e nero da tutto il mondo

Dalla Provenza, in Francia, un adulto che porta con sé un bambino, in bicicletta, su un viale alberato che pare non avere fine, un’immagine celebre e tanto amata.

Dall’Irlanda due anziani, di spalle, si godono la brezza del mare, curvati e appesantiti dall’età, ma insieme.

Dalla Cina un bimbo aiuta la sua mamma a spingere un carrellino pieno di povere cose.

Dagli Stati Uniti la protagonista del manifesto della mostra: un’elegante signora, vestita con soprabito e stivali alti, mentre porta a passeggio un buffo e minuscolo cagnolino da una parte e un altrettanto imponente cane dall’altra. E’ la celebre immagine iconica di Erwitt: Felix Gladys and Rover.

La cifra di Erwitt si esprime in questa mostra con un ritmo esilarante eppure profondo su un tema che certamente ha avuto un’importanza determinante nella sua vita personale, visti i quattro matrimoni, i sei figli e un numero di nipoti e pronipoti tutt’ora in divenire. Come sempre Elliott Erwitt – spiega Biba Giacchetti “è voluto uscire dai canoni classici e sviluppare il concetto di famiglia in modo libero e provocatorio. Immagini romantiche si alternano a immagini di denuncia (come quella del Ku Klux Klan), fino alla ben nota ironia che vuole assolvere chi elegge a membro prediletto della propria famiglia l’animale più amato, che sia un cane, un maiale o un cavallo, e celebrare così con serietà e sorriso, il sentimento universale che ci lega a chi amiamo”.

Elliott Erwitt - una foto in bianco e nero che ritrae la vedova Jaqueline Kennedy vestita di nero, al funerale del marito, vicino a lei un uomo in alta uniforme
©ELLIOTT ERWITT

Info e credits

Biglietti a partire da 12 euro + prevendita con il circuito Ticket One.

Biglietti in vendita anche presso il botteghino della Palazzina di Caccia di Stupinigi nei giorni e negli orari di regolare apertura della mostra.

L’evento è organizzato da Next Exhibition in collaborazione con Sudest57 e Associazione Culturale Dreams

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”