Mutui a tasso fisso e variabili: Intesa San Paolo indagata

Sotto la lente dell’Autorità è finita l’attività di commercializzazione dei mutui immobiliari a tasso fisso e a tasso variabile: la banca non darebbe ai consumatori informazioni chiare sulla durata del preammortamento 

Se avete intenzione di acquistare o state acquistando casa, fate molta attenzione quando firmate tutto il mattone di carte che vi sottopone la banca erogatrice. Non sempre le informazioni sono chiare e, visto la mole di carta che compone la pratica mutuo,non sempre leggiamo attentamente. Anzi, il più delle volte, firmiamo dove ci indicano di farlo e ci fidiamo della breve spiegazione che l’impiegato ci fornisce, in sintesi, di quanto stiamo sottoscrivendo.

Spesso, già solo la soddisfazione di aver ottenuto un mutuo, a tasso fisso o variabile che sia, ci rende già immensamente felici e tra le aspettative, abbiamo già messo in conto che dovremo pagare ben più di quanto chiediamo in finanziamento. Ma la pratica corretta è che ogni importo da versare sia ben chiaro al cliente.

E non è sempre così.

Il caso Intesa San Paolo

Nel mese di settembre, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo S.p.A. per una presunta pratica commerciale scorretta adottata nell’attività di commercializzazione dei mutui immobiliari per i consumatori, a tasso fisso e a tasso variabile.

Secondo l’Autorità il gruppo bancario, nelle fasi di commercializzazione di mutui immobiliari, non fornirebbe informazioni chiare in merito alla modalità di calcolo della durata del periodo di preammortamento tecnico, ovvero il tempo che intercorre tra l’erogazione del mutuo e la prima mensilità del piano di rimborso, che costituisce un elemento di costo, talvolta anche ingente.

In particolare, risulterebbe che Intesa Sanpaolo – senza dare adeguate informazioni al consumatore nei vari documenti precontrattuali e nelle varie fasi, anche avanzate, che portano alla sottoscrizione dell’offerta di mutuo – applichi un periodo di preammortamento tecnico caratterizzato da un arco temporale di durata variabile.

L’istituto di credito non sembra fornire indicazioni chiare e adeguate in merito alla modalità di calcolo della durata di questa fase che, in sostanza, allunga il periodo di estinzione del mutuo, aumentandone quindi il costo.

Peraltro, nel caso di tassi variabili, all’onerosità connessa alla durata del periodo di pre-ammortamento tecnico, si aggiungerebbe anche quella legata al tasso applicato che risulterebbe superiore a quello negoziato nel mutuo per il rimborso, senza dare adeguata informativa al consumatore sul suo valore in tutta la documentazione pre-contrattuale e anche nelle fasi più avanzate di negoziazione.

Avv. Luciano Zagarrigo
Avv. Luciano Zagarrigo
Avvocato dal 1997, Cassazionista dal 2016 Dice di sè :“Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare; il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi ed ascoltare” diceva Sir Winston Churchill… Nella vita come nel lavoro resta sempre un buon consiglio, e nella mia professione spesso ti salva la vita. In questo incredibile mestiere, si incrociano molte storie, coppie che si separano, bambini confusi, aziende che falliscono e lavoratori in difficoltà, ma anche famiglie che nascono così come imprese che si creano. Qualunque sia la divergenza da risolvere, la lite da sedare, non si deve mai dimenticare che al centro di ognuna di queste storie, ci sono persone, donne, uomini, bambini, imprenditori, persone che a volte hanno solo sbagliato il tempo, il tempo giusto per parlare o quello per ascoltare…Oltre 20 anni di professione con l’entusiasmo di chi vuole sempre immaginare, costruire ed osservare, cosa accadrà nei prossimi 20...”