Foreste – legno – energia: alle filiere serve una strategia integrata

Le filiere foreste-legno-energia rappresentano un pilastro fondamentale dell’economia e dell’ambiente, sia in Italia che in Europa.

L’Italia ha una ricca diversità di risorse forestali, con foreste che coprono circa un terzo del territorio nazionale. Queste risorse sono utilizzate per una varietà di scopi, inclusa la produzione di legname per l’industria e la produzione di energia.

L’industria del legno in Italia è significativa, con numerose aziende impegnate nella produzione di mobili, materiali da costruzione e altri prodotti legati al legno. Questo settore rappresenta un importante contributo all’economia nazionale e offre opportunità occupazionali in molte regioni del paese.

Le filiere forestali sono spesso collegate alla produzione di energia da biomassa. Questa energia viene generata attraverso la combustione di materiali biologici, tra cui legno e residui forestali. In Italia, ci sono sforzi per aumentare l’uso di biomassa come fonte di energia rinnovabile, sia per scopi industriali che domestici.

Data l’importanza delle risorse forestali, c’è un crescente focus sulla gestione sostenibile delle foreste in Italia. Ciò include pratiche come la riforestazione, la gestione della biodiversità e la prevenzione degli incendi boschivi. La sostenibilità è diventata un punto focale anche per l’industria del legno, con molte aziende che adottano pratiche di produzione responsabili.

Il governo italiano ha adottato varie iniziative e politiche per sostenere e regolare le filiere foreste-legno-energia., che vanno dagli incentivi fiscali per l’uso di biomassa alle normative sulla gestione forestale sostenibile, passando per programmi per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie energetiche sostenibili, ma non bastano.

Serve uno scatto europeo

Le filiere foreste-legno-energia giocano un ruolo significativo nell’economia e nell’ambiente italiani, e ci sono sforzi in corso per promuoverne l’uso sostenibile e l’innovazione tecnologica, ma “serve uno scatto europeo“,come afferma Marco Bussone, Presidente Uncem e PEFC.

Bussone ha recentemente sottolineato l’importanza di un approccio integrato per affrontare le sfide e massimizzare le opportunità offerte dalle filiere foreste-legno-energia in Italia e in Europa. Bussone ha evidenziato la necessità di un maggiore coordinamento a livello europeo e nazionale per garantire uno sviluppo sostenibile di queste filiere cruciali. Inoltre, suggerisce che, nonostante l’approvazione della Strategia forestale europea, una visione complessiva e un’azione coordinata sono ancora in fase di attuazione.

Sulle filiere foreste-legno-energia serve uno scatto europeo. E nazionale. Bene ha fatto FIPER a organizzare il convegno annuale a Padova focalizzato sul Manifesto di Ventotene e sull’Europa che nascerà dopo le elezioni. Come agirà per dare pieno valore alle foreste dei 27 Paesi? Oggi una visione complessiva non esiste, nonostante sia stata approvata un anno fa la Strategia forestale europea. Da attuare”.

L’Unione Europea offre diversi programmi e fondi per sostenere progetti legati all’ambiente, all’energia e all’industria forestale. Adottare una prospettiva europea potrebbe consentire all’Italia di accedere a risorse finanziarie supplementari per investire in ricerca, sviluppo e infrastrutture nel settore delle filiere foreste-legno-energia.

Le regioni: investimenti e sostegno

Bussone ha anche richiamato l’attenzione sulla mancanza di investimenti adeguati e di sostegno da parte delle istituzioni regionali, sottolineando la necessità di aumentare le risorse destinate a questi settori nei programmi di sviluppo regionale e nelle politiche agricole.

L’assenza di investimenti adeguati e di sostegno da parte delle Regioni e delle istituzioni è evidenziata come un ostacolo significativo per lo sviluppo delle filiere foreste-legno-energia in molte aree. Bussone richiama l’attenzione sulle risorse limitate destinate alle filiere forestali all’interno dei programmi di sviluppo regionale e delle politiche agricole.

Sono intervenuto ribadendo che non bastano in Italia i teleriscaldamenti urbani alimentati a gas, che ci sono 1500 Comuni non metanizzati, perlopiù montani, che possono agire sulle biomasse forestali. E che non bastano per uscire dalla crisi le comunità energetiche con 200 pagine di decreto per prendere incentivi, piuttosto che un Green New Deal europeo fatto di troppe ombre e un timido New Bauhaus, o una New Restoration Law che vanno un po’ avanti e poi fanno mille passi indietro.

Il Presidente Uncem ha sottolineato il ruolo chiave delle imprese nel promuovere lo sviluppo sostenibile delle filiere foreste-legno-energia e ha evidenziato l’importanza di un impegno concreto da parte delle istituzioni e delle comunità locali per attuare strategie nazionali e internazionali.

Verso una strategia integrata

Le questioni legate alle risorse forestali, all’industria del legno e all’energia da biomassa spesso superano i confini nazionali. Una prospettiva europea potrebbe favorire una maggiore collaborazione tra i paesi membri dell’Unione Europea per affrontare sfide comuni, come la gestione sostenibile delle foreste, lo sviluppo di politiche energetiche coordinate e la promozione dell’innovazione tecnologica.

L’Unione Europea stabilisce regolamenti e direttive che influenzano le politiche nazionali nei settori ambientali ed energetici. Adottare una prospettiva europea potrebbe favorire l’allineamento delle normative italiane con gli standard europei, promuovendo così una maggiore coerenza e armonizzazione tra i paesi membri.

Un’azione coordinata a livello europeo potrebbe rafforzare la posizione dell’industria italiana del legno e dell’energia da biomassa sui mercati globali. L’adozione di politiche e strategie condivise potrebbe migliorare la competitività delle filiere italiane, consentendo loro di sfruttare appieno le opportunità offerte dai mercati internazionali. Le imprese giocano un ruolo cruciale nel promuovere lo sviluppo sostenibile delle filiere foreste-legno-energia. L’uso responsabile delle risorse forestali e la crescita delle imprese nel settore possono contribuire sia all’economia che alla gestione responsabile delle risorse naturali.

Bussone enfatizza la necessità di uno “scatto” sia a livello europeo che nazionale per affrontare le sfide legate alle filiere foreste-legno-energia. Questo richiede un impegno concreto da parte delle istituzioni europee e nazionali per implementare strategie e politiche efficaci.

La cooperazione tra gli Stati membri dell’UE è cruciale per massimizzare il valore delle risorse forestali nei 27 Paesi. Nonostante l’approvazione della Strategia forestale europea, è necessario un maggiore coordinamento per garantire un’azione efficace e concertata a livello europeo.

Il ruolo chiave delle Imprese e della Pianificazione

Bussone sottolinea il ruolo chiave delle imprese e della pianificazione nel promuovere lo sviluppo sostenibile delle filiere foreste-legno-energia.

L’uso del legno italiano e la crescita delle imprese nel settore possono contribuire sia all’economia che alla gestione responsabile delle risorse forestali. La mancanza di investimenti adeguati e di sostegno da parte delle Regioni e delle istituzioni rappresenta un ostacolo significativo per lo sviluppo delle filiere foreste-legno-energia. È essenziale aumentare le risorse destinate a questi settori nei programmi di sviluppo regionale e nelle politiche agricole.

Le filiere energetiche da biomasse di origine forestale in Italia non sono seconde a nessun altro settore. Eppure troppe poche Regioni investono risorse Fesr ed FSC su segherie, caldaie a legna per edifici pubblici, sostituzione di caldaie domestiche, e su reti di teleriscaldamento. E quanto c’è per le foreste dentro i CSR, programmi di sviluppo rurale regionali, sono risorse ridicole. L’agricoltura fa la voce grossa e prende tutto. Montagna e foreste le briciole. FVG, Veneto e Piemonte stanno facendo cose importanti sulle filiere. Come il bando da 5 milioni di euro del Piemonte, con parte del fondo nazionale montagna. Perché altre Regioni non lo hanno fatto?

Un Approccio Europeo e Nazionale

L’adozione di politiche e strategie coordinate è essenziale per garantire lo sviluppo sostenibile delle filiere foreste-legno-energia. Un impegno concreto da parte delle istituzioni europee e nazionali è fondamentale per implementare strategie efficaci e massimizzare il potenziale delle risorse forestali.

Marco Bussone sottolinea, ancora, l’importanza di un approccio coordinato sia a livello europeo che nazionale per promuovere lo sviluppo sostenibile delle filiere foreste-legno-energia. Evidenzia anche la necessità di agire con determinazione per affrontare le sfide attuali e massimizzare il potenziale delle risorse forestali.

La questione forestale, nel quadro della crisi climatica, sarà un grande tema anche per la revisione della PAC e per la nuova politica di coesione UE di cui si è discusso in questi giorni a Bruxelles al Forum della Coesione. EUDR e crediti di carbonio o sostenibilità non affondino le imprese e la vera questione per Uncem decisiva, ovvero la pianificazione, la gestione e la certificazione delle foreste, l’uso del legno italiano, crescita delle imprese anche nel Cluster nazionale, per rafforzare aziende e servizi ecosistemici ambientali del bosco.

Lo sguardo al futuro

Nonostante le sfide e le delusioni passate, Bussone esprime un forte impegno a lavorare per attuare strategie nazionali e internazionali per lo sviluppo sostenibile delle filiere foreste-legno-energia. Chiama all’azione le istituzioni e le comunità locali per essere più audaci nell’affrontare le sfide future.

Un impegno italiano c’è ed è forte, con il Tavolo di filiera coordinato al MASAF guidato da Davide Pettenella.

Proseguiamo come Uncem nei prossimi mesi e anni a lavorare per dare attuazione al Testo unico forestale e alla Strategia forestale nazionale. Impegnando Regioni ed Enti locali, Comuni insieme, a essere meno timidi e a fare di più. Dopo aver perso 1 miliardo di euro nel PNRR per le foreste, serve uno scatto. Quel miliardo non è stato voluto, tre anni fa, per contrasti tra ministeri, che consegniamo al passato. Ora guardiamo al futuro“.

Affrontare le sfide e massimizzare le opportunità offerte dalle filiere foreste-legno-energia richiede un approccio integrato a livello europeo e nazionale. È fondamentale un impegno concreto da parte delle istituzioni e delle comunità locali per garantire uno sviluppo sostenibile e responsabile di queste risorse cruciali per il futuro dell’ambiente e dell’economia.

Immagine di copertina generata con IA Bing

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Wako Kid
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Musicista giramondo Dice di sé: Amo viaggiare, conoscere luoghi, persone, meglio se diverse e lontane dalla propria cultura, per osservare, conoscere, approfondire, ampliando cosi il bagaglio di esperienze vissute. Sono curioso e sempre in cerca della verità, intesa come giustizia del vero. Amo tutto ciò che è genuina espressione di sentimenti e emozioni umane. Dall’arte e letteratura, alla pittura, fino alla cucina e alle tradizioni popolari. La musica, sia classica che moderna, è la mia passione più importante, alla quale dedica maggior spazio e dedizione.