Gregory Crewdson. Eveningside alle Gallerie d’Italia Torino

Quasi 10.000 metri quadrati delle Gallerie d’Italia Torino dedicati, fino al 22 gennaio 2023 all’esposizione del fotografo di fama mondiale Gregory Crewdson. Centro della mostra, la première mondiale della nuova serie di stampe digitali a pigmenti da 87,6 x 116,8 cm dal titolo omonimo, Eveningside. Atto finale di una trilogia che abbraccia dieci anni di lavoro.

una donna i  piedi in una strada solitaria con auto sulla destra e case sulla sinistra bianco e nero
Gregory Crewdson, “Morningside Home for Women”, 2021-2022, stampa digitale ai pigmenti, 87,6 × 116,8 cm (copyright: Gregory Crewdson | courtesy: Gallerie d’Italia)

Il quotidiano gotico di Gregory Crewdson

In Eveningside Crewdson esplora momenti di contemplazione entro i confini della vita quotidiana, nei luoghi di lavoro e negli spazi adiacenti. Le figure che popolano gli scatti sono scarne. Spesso viste attraverso le vetrine dei negozi, nel riflesso di uno specchio o posizionate nel paesaggio banale della routine quotidiana.

In scena dunque ponti ferroviari, portoni, portici, la tettoia di uno sportello bancomat, di una latteria, di un mercato rionale o di un negozio di ferramenta. Giochi intensi di luce e ombra, nebbia, pioggia, fumo e foschia. Crewdson ricrea una ricca atmosfera gotica, evocativa dei film noir e del cinema classico, ma con le capacità e la chiarezza della fotografia digitale. Le sue immagini surreali, ai confini tra la cinematografia di Lynch e la pittura di Hopper sono spesso malinconiche. Ambigue suggestioni narrative sfumano i confini tra finzione e realtà.

una donna vicino al lavello di una cucina con davanti una finestra con paesagggio innevato
Gregory Crewdson, “Woman at Sink”, 2014, stampa digitale ai pigmenti, 95,2 × 127 cm (copyright: Gregory Crewdson | courtesy: Gallerie d’Italia)

La trilogia

Eveningside, curata da Jean-Charles Vergne, è, dunque, il capitolo finale della trilogia che inizia con le foreste infestate, solitarie e remote di Cathedral of the Pines. Continua con i vasti e desolati paesaggi post-industriali di An Eclipse of Moth accanto alle immagini di Fireflies, realizzate in isolamento dall’artista nel 1996, con due macchine fotografiche su pellicola analogica in bianco e nero.

Lavorando con grandi team di produzione per esplorare e scattare le sue immagini, le sue fotografie sono diventate sempre più complesse come se fossero pensate per una produzione cinematografica. Compresa la sua scrupolosa preparazione di set elaborati, luci e cast. Un regista demiurgo che piega l’immagine per una sua precisa volontà: la cosiddetta staged photography. “Le mie foto parlano di una ricerca per un momento, un momento perfetto“, ha spiegato Crewdson.

una donna in vetrina seduta dentro un salone di bellezza foto in bianco nero
Gregory Crewdson, “Madeline’s Beauty Salon”, 2021-2022, stampa digitale ai pigmenti, 87,6 × 116,8 cm (copyright: Gregory Crewdson | courtesy: Gallerie d’Italia)

Nato il 26 settembre 1962 a Brooklyn, NY, Gregory Crewdson studia con Jan Groover e Laurie Simmons. Nel 1988 si laurea alla Yale University con un MFA in fotografia. Le sue opere sono conservate nelle collezioni dell’Art Institute di Chicago, del Los Angeles County Museum of Art, del Victoria and Albert Museum di Londra e del Museum of Modern Art di New York, tra gli altri. L’artista vive e lavora a New York, NY.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".