I diavoli di Tokyo ovest, l’ultimo giallo di Tommaso Scotti per l’ispettore Nishida.

In questo suo ultimo lavoro, I diavoli di Tokyo ovest, Tommaso Scotti offre uno spaccato su un fenomeno giapponese: i bōsōzoku che fanno da sfondo al suo giallo. I bōsōzoku sono un fenomeno culturale giapponese associato a gruppi di giovani motociclisti che aderiscono a uno stile di vita ribelle e disobbediente. Questi gruppi, noti per guidare motociclette molto vistose, sfidano le leggi: degli uomini e del traffico. Infatti, “bōsōzoku” può essere tradotto approssimativamente come “clan selvaggio” o “tribù che corre follemente”.

Sebbene abbiano origini negli anni ’50 e ’60 in Giappone, i bōsōzoku sono diventati particolarmente noti negli anni ’70 e ’80, spesso associati a disordini pubblici. Nel corso degli anni, l’attenzione verso i bōsōzoku è diminuita, ma ancora oggi alcuni gruppi esistono e preservano alcune delle tradizioni e delle caratteristiche di questo stile di vita. Tommaso Scotti ne fa il secondo protagonista, insieme al suo ormai noto Ispettore Nishida, in questo suo ultimo noir che ancora una volta va a toccare il Giappone.

I diavoli di Tokyo Ovest, il Gaippaone mostra il lato oscuro

Con I diavoli di Tokyo Ovest, Tommaso Scotti non crea solo il giallo perfetto e un thriller avvincente ma, con uno stile fortemente evocativo, scende più a fondo. Toglie il velo delle apparenze sotto cui si annida la cultura del Giappone. Moatra ciò che si nasconde sotto il velo dell’educazione, delle regole, del silenzio e dell’ordine: il lato più oscuro dell’uomo

copertina del libro i diavoli di tokyo ovest un uomo vestito di nero cammina in vie affollate e strettissime dell'interno di tokyo

La trama

Idiosincrasie e ombre della società giapponese sono ancora una volta al centro delle indagini dell’ispettore Nishida che nei I diavoli di Tokyo ovest dovrà mettersi sulle tracce dei
bōsōzoku, biker che operano ai confini tra criminalità e clandestinità. Al dipartimento di polizia di Tokyo c’è tensione. Tutta colpa del ritrovamento del cadavere di un uomo e di un biglietto vicino a lui, con il nome di un noto ispettore: Takeshi Nishida, il detective hāfu, mezzosangue nippoamericano della squadra Omicidi.

Nishida, chiamato direttamente in causa, nel vedere il volto della vittima riconosce un suo compagno di classe. Ma che cosa ci faceva adesso, a distanza di anni, con quel biglietto?
L’ispettore dovrà fare l’impossibile per scoprire le sue reali intenzioni. La ricerca della verità lo porterà a inoltrarsi lungo le strade di Tokyo, fino ai quartieri in cui scorrazzano gang di
motociclisti che, ispirati dai manga e dai bōsōzoku, le tribù della velocità sfrenata, spadroneggiano incontrollati.

tommaso scotti l'autore del libro i diavoli di tokyo ovest fotografato sotto un ombrello trasaprente in giappone

Tommaso Scotti

Tommaso Scotti, nato nel 1984, laureato in matematica, seguendo una passione per le arti marziali si è trasferito in Oriente nel 2010. Ha poi conseguito un dottorato di ricerca a
Tokyo, dove adesso vive e lavora. Nel tempo libero si dedica al pianoforte e alla calligrafia. Con i romanzi L’ombrello dell’imperatore (Longanesi, 2021) e Le due morti del signor
Mihara (Longanesi, 2022) ha conquistato il pubblico e la critica grazie al personaggio dell’ispettore nippoamericano Nishida e allo sguardo curioso e disincantato con cui
racconta un Giappone inedito e spesso frainteso.

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".