Roald Dahl censurato dalla Puffin Books: la libertà attaccata dal falso perbenismo.

Roald Dahl (1916-1990) e’ probabilmente il più grande autore di libri per bambini dopo Andersen, Grimm e Perrault. I suoi testi hanno venduto più di 250 milioni di copie in tutto il mondo. Se non per il nome sicuramente lo conosciamo per i suoi romanzi: Willi Wonka e la fabbrica di cioccolato, Matilde, il GGG (grande gigante gentile) le Streghe. Questi solo alcuni dei titoli più famosi che Dahl ha scritto nel corso della sua carriera.

il famoso cioccolato wonka licenza CC

Un successo talmente grande che, nel 2017, per gestire i diritti d’autore gli eredi hanno costituito la società Roald Dahl Story Company, in partnership con la piattaforma di contenuti digitali Netflix. Nel 2021, Netflix ha infine acquisito la totalità dell’azienda. Ma il successo non può nulla contro l’ascia censoria della casa editrice britannica Puffin Books. La decisione di modificare centinaia di espressioni contenute nei testi di Roald Dahl  sembra sia motivata dal renderle più “adatte” all’odierna sensibilità sociale. E questo ovviamente, ha scatenato moltissime polemiche.

Ora, a parte il metter mano su testi di un autore deceduto che , ovviamente, non può fornire nessun contraddittorio qui pare evidente che in gioco ci sia la pura libertà di parola e di espressione. Espressione che, come sappiamo molto bene tutti, muta a seconda dei tempi, degli usi e dei costumi. E se oggi sarebbe impensabile non usare un linguaggio inclusivo , agli inizi Novecento invece il contesto era diverso.

Child cast of Willy Wonka & the Chocolate Factory at the 2011 Wizard World Chicago CC

Roald Dahl The Telegraph e la Puffin Books

Ma analizziamo i fatti con l’aiuto del quotidiano The Telegraph che venerdì scorso ha pubblicato sulle sue colonne le parole e espressioni di Roald Dahl censurate dalla Puffin Books perchè che oggi potrebbero scandalizzare, offendere, discriminare o umiliare alcuni lettori. O potrebbero contribuire a perpetuare stereotipi razzisti. The Telegraph precisa anche che i “rewriters” aggiungono a volte passaggi riscritti da loro. Quindi non è solo calmierare certi termini, ma riscrivere anche di sana pianta.

In totale i cambiamenti sono centinaia. In molti casi sono state semplicemente cancellate singole parole (come l’aggettivo fat, “grasso”), in altri il testo è stato rimaneggiato in maniera più estesa, spesso modificando descrizioni dell’aspetto fisico dei personaggi. Su vari passaggi che oggi potrebbero suonare sessisti, emerge il punto di vista di Dahl sul mondo. Quello di un uomo britannico nato nel 1916.

copertine della puffin books

Il contesto

E questo forse è quello che il censore ha perso di vista. Il contesto, Il famoso contesto da cui, se si estrapola una parte, il significato cambia completamente. Questa è lesione della libertà di parola. Una parola che ha fatto divertire milioni di bambini, ma adesso non va più bene. Se si toglie il contesto la censura, purtroppo, assume l’aspetto del falso perbenismo. Lo stesso falso moralismo che ha fatto mettere le mutande alle statue in Campidoglio quasi tre anni fa, ma l’allora Ministro della cultura Franceschini si era dissociato. L’aveva etichettato come incomprensibile. Aveva riconosciuto il contesto e puntato il dito contro i censori.

Roald Dahl nel 1982 licenza CC

Le streghe 59 modifiche

Per Roald Dahl invece le cose vanno peggio. Nel testo di Le streghe, che ha per protagonista un bambino che viene trasformato in un topo da una congrega di streghe, e che nel 2020 è stato adattato in un film con Anne Hathaway, il Telegraph ha trovato 59 modifiche. Questo romanzo è uno di quelli che sono stati maggiormente criticati tra quelli di Dahl, sia in passato che recentemente. Già negli anni Ottanta, quando il libro uscì, lo scrittore fu accusato di misoginia perché la descrizione delle streghe non è affatto lusinghiera e sembra sottintendere che alcune donne apparentemente gradevoli siano in realtà mostri malvagi.

Nel romanzo c’è una cameriera. Dahl l’aveva definita chambermaid, un termine datato che contiene maid che oltre a “domestica” significa anche “signorina”, e che suona un po’ come “donna delle pulizie”. Nella nuova edizione si parla di cleaner, un’espressione oggi più usata che significa “persona addetta alle pulizie” .

Altre modifiche simili riguardano espressioni che oggi sono percepite più o meno come sessiste. Alcune eliminano la sfumatura, altre ne aggiungono una nuova come nel caso di questo passaggio, sempre riferito alle streghe:

Che faccia la cassiera in un supermercato o la segretaria in un ufficio […].

sostituito con

Che sia una grande scienziata o gestisca un’attività […].

Matilde

Tra le altre modifiche ce n’è una che riguarda il personaggio di Matilde, protagonista del romanzo omonimo, che ora legge Jane Austen invece di Rudyard Kipling, i cui libri furono profondamente influenzati dalla mentalità colonialista ottocentesca. Mentre la signora Hoppy di Agura Trat non è più descritta come una «attraente signora di mezza età» ma come una «gentile signora di mezza età».

Sono state rimosse le parole crazy e mad, cioè l’inglese per “matto, pazzo”, parole legate a vecchi stereotipi sui problemi di salute mentale, e le occorrenze di “bianco” e “nero”, anche in riferimento a un cappotto e non solo alla pelle delle persone.

L’intervento di Camilla d’Inghilterra

La Regina Consorte Camilla d’Inghilterra ha costretto l’editore Puffin a fare marcia indietro sulla censura dei libri di Roald Dahl dopo essere intervenuta nella lite per la decisione di modificare le sue parole . Camilla ha tenuto un’appassionata difesa della libertà di parola e del diritto degli scrittori di esprimersi a Clarence House giovedì 23 febbraio. Pochi giorni dopo aver fatto sapere in privato di avere serie preoccupazioni per le modifiche ai libri di Dahl.

Camilla ha esortato gli scrittori “a rimanere fedeli alla vostra vocazione, non ostacolati da coloro che potrebbero desiderare di frenare la libertà della vostra espressione o della vostra immaginazione”. In quella che è stata interpretata come la sua disapprovazione per le modifiche apportate al testo dei libri classici di Dahl, la regina consorte ha detto: “Che non ci siano squittii come topi, ma solo ruggiti come un branco di leoni!

Il tweet di Salman Rushdie

La decisione di censurare i libri di Dahl ha anche attirato la dura condanna di numerose voci letterarie di spicco, tra cui Salman Rushdie, che ha definito le modifiche “assurde” .“Roald Dahl non era un angelo, ma questa è assurda censura . Puffin Books e la tenuta di Dahl dovrebbero vergognarsi “, ha twittato.

La nota di spiegazione della Puffin

La presenza delle modifiche nelle nuove edizioni è segnalata da una breve nota inserita nella pagina iniziale .La nota dice: «Le parole sono importanti. Le magnifiche parole di Roald Dahl possono trasportare in mondi diversi e far conoscere personaggi meravigliosi. Questo libro è stato scritto tanti anni fa e quindi ne rivediamo regolarmente il linguaggio per assicurarci che possa essere apprezzato da tutte le persone anche oggi».

Penguin Random House, il gruppo a cui appartiene l’editore britannico dei libri per ragazzi di Roald Dahl, Puffin Books, ha fatto sapere che pubblicherà una collana di 17 libri dell’autore che non contengono modifiche rispetto al testo originale.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".