Il primo Natale di Ficarra e Picone è record di incassi

Una commedia geniale, divertente, con un chiaro messaggio umano. Il primo Natale di Ficarra e Picone è record personale di incassi, superando L’Ora legale

Un viaggio nel tempo, l’idea può sembrare banale, già sfruttata dalla coppia Benigni-Troisi in Non ci resta che piangere, oppure dalla trilogia di Spilberg, Ritorno al Futuro.

Ma anche Boldi e De Sica avevano osato sfidare le leggi della quantistica per tornare indietro nel tempo. Quindi, cosa fa di questo film un successo tale da arrivare ad un record di incassi?

Il primo Natale

La genialità di Ficarra e Picone è davvero semplice, ma efficace. Un ladrone ed un prete che si ritrovano (non vi spoileriamo come) nell’anno Zero, proprio nel tempo in cui nasce Gesù. Geniali le battute, geniali le comic situations, geniali i personaggi, sia quelli storici che quelli di fantasia.

Valentino invece è alle prese con l’allestimento del presepe vivente, e malgrado i numerosi partecipanti che si presentano al casting, non riesce a trovare il candidato giusto per il ruolo di San Giuseppe.

Tutta la storia poi si trasferisce a Betlemme, dove incontreranno Erode, la Madonna e assisteranno alla nascita di Gesù. Il problema sarà tornare avanti nel tempo.

Una commedia non solo divertente, ma anche di forte impatto sociale, con chiari riferimenti all’indifferenza ormai diffusa al problema dell’immigrazione. E anche qui, geniale il riferimento, proprio all’inizio del film, dove Salvo, ladro di professione, entra in un negozio di televisori per acquistare un 4k e…

Inoltre, la frase più ricorrente è che “vengono da lontano, da molto lontano“…Un messaggio chiaro e preciso.

Ficarra e Picone nel film commedia Il Primo Natale vestiti come ebrei, Valentino ha un telo in testa e in braccio tiene una statuina di Gesù Bambino

Ficarra e Picone

Da questo punto di vista il film restituisce all’uomo il suo potere, quello di influire nel corso della vita e della storia. Di non delegare a Dio ma di agire. Per questo abbiamo sempre detto che non è solo un film religioso ma aperto a tutti. Perché tutti possono fare qualcosa. Afferma Ficarra.

Gli fa eco Picone dicendo: La storia del film è voluta dai bambini. Nella scena nel canneto è una bambina sorridente che indica la strada a Salvo, la stessa che alla fine li fa uscire dall’anno Zero. Dal nostro punto di vista sono i bambini che stanno dicendo a noi grandi: “Forse per capire qualcosa dovete fare un viaggio per riportare le cose come stanno. E che noi bambini, che moriamo nel Mediterraneo o in qualche altra vicenda degli adulti, non c’entriamo niente con le vostre politiche, il vostro modo di acquistare like o crediti politici. Non c’entrano i bambini, i simboli, la religione”. E questo vuole dire il film.

Con una forte dose di comicità e qualche spunto di riflessione su temi sociali importanti, Ficarra e Picone riescono ad essere piacevoli e mai blasfemi. Il Primo Natale è davvero geniale, che ha il sapore dello spirito natalizio, ma che può essere visto in qualsiasi momento dell’anno e arriva dritto al cuore delle persone.

Il trailer uffciale della commedia Il Primo Natale.

Foto copertina da Live Sicilia.it

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”