Sei persone finite nel mirino dell’Antitrust, Codacons:” il settore degli influencer è un far west. Servono più regole stringenti”
Negli ultimi anni, il ruolo degli influencer sui social media ha acquisito un’importanza crescente. Queste figure, spesso celebri per il loro seguito online, utilizzano le piattaforme digitali per promuovere prodotti e servizi, influenzando le decisioni di acquisto di milioni di persone. Tuttavia, la mancanza di trasparenza nelle loro attività pubblicitarie ha sollevato numerose preoccupazioni. In Italia, il Codacons ha intrapreso una battaglia legale per garantire che gli influencer rispettino le regole e dichiarino correttamente i loro guadagni. Questo articolo esplora la situazione attuale, le misure adottate dal Codacons e le implicazioni future per il settore.
Il far west degli Influencer: Guadagni e Dinamiche
Gli influencer sono diventati protagonisti di un settore in forte espansione. Attraverso piattaforme come Instagram, YouTube e TikTok, questi individui guadagnano cifre considerevoli grazie alla loro capacità di raggiungere e influenzare un vasto pubblico. Il giro d’affari degli influencer in Italia ha raggiunto i 348 milioni di euro nel 2023, una cifra che sottolinea l’impatto economico del fenomeno.
Molte persone usano i social media in maniera sistematica per aumentare la loro popolarità, con l’obiettivo di trasformare questa notorietà in un vero e proprio lavoro. Alcuni cucinano, cantano, ballano, fanno playback di scene tratte da film famosi, raccontano barzellette, ma l’attività più praticata è quella di documentare la propria vita in diretta. Questo fenomeno ha creato una nuova categoria professionale, dove la produzione costante di contenuti diventa una fonte di reddito significativa.
La principale fonte di guadagno per gli influencer deriva dai post sponsorizzati. Le aziende pagano gli influencer per pubblicare contenuti che promuovono i loro prodotti o servizi. Inoltre, le collaborazioni a lungo termine prevedono contratti estesi che includono una serie di post o contenuti per promuovere un brand. Con le affiliazioni, gli influencer guadagnano una commissione sulle vendite generate attraverso link unici condivisi sui loro profili. Alcuni influencer lanciano anche linee di prodotti, come abbigliamento o cosmetici, capitalizzando sulla loro popolarità.
Un problema significativo nel mondo degli influencer è la mancanza di trasparenza riguardo ai contenuti sponsorizzati. Spesso, gli utenti non sono consapevoli che stanno vedendo una pubblicità, il che può influenzare le loro decisioni senza la necessaria consapevolezza. Questa pratica solleva preoccupazioni etiche e legali, poiché le norme sulla pubblicità richiedono che i contenuti sponsorizzati siano chiaramente identificati.


Regole per la Pubblicità sui Social Media
In Italia, così come in molti altri paesi, esistono normative che regolano la pubblicità sui social media. Le principali regole richiedono che gli influencer dichiarino chiaramente quando un contenuto è sponsorizzato utilizzando hashtag come #ad, #sponsored o diciture simili. Inoltre, le affermazioni fatte negli annunci devono essere veritiere e non ingannevoli. I guadagni derivanti da attività di influencer marketing devono essere dichiarati e soggetti a tassazione.
Nonostante le normative esistenti, la loro implementazione risulta spesso difficile. Molti influencer non rispettano le regole, complice la mancanza di un monitoraggio efficace e di sanzioni adeguate. Questo ha portato a un aumento delle denunce da parte delle associazioni dei consumatori, che vedono in queste pratiche una violazione dei diritti degli utenti e una distorsione del mercato pubblicitario.
Il mestiere dell’influencer, un tempo considerato solo un diletto da tempo libero, è diventato una vera e propria occupazione. Tuttavia, se il web era la “free zone” fiscale per i lifestyle blogger, ora questi dovranno attenersi a regolamenti più strutturati e precisi. Questo giro di vite riguarda i contenuti, tutelando l’utente sia nella sfera educativa che commerciale e fiscale, ma soprattutto regolamentando l’identità degli influencer stessi.
L’Intervento del Codacons
Il Codacons, una delle principali associazioni italiane a difesa dei consumatori, ha avviato una serie di azioni legali contro gli influencer che non rispettano le normative pubblicitarie. Negli ultimi anni, l’associazione ha presentato numerosi esposti all’Antitrust (AGCM) e alla Guardia di Finanza, segnalando l’attività di noti influencer e personaggi famosi. Gli obiettivi principali delle azioni del Codacons includono garantire che gli influencer dichiarino chiaramente i contenuti sponsorizzati, proteggere i consumatori da pubblicità ingannevoli e pratiche scorrette, e assicurare che tutti i guadagni derivanti da attività di influencer marketing siano dichiarati e tassati correttamente.
Le azioni del Codacons hanno portato a significativi risultati. La Guardia di Finanza ha emesso sanzioni contro alcuni influencer per mancata dichiarazione dei redditi e altre irregolarità. L’Antitrust ha avviato una serie di istruttorie per indagare sulle pratiche pubblicitarie degli influencer, esaminando la trasparenza e la correttezza delle loro attività. Questi interventi rappresentano un passo importante verso una maggiore regolamentazione e trasparenza nel settore.
Già nel gennaio 2024, il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, aveva approvato all’unanimità le Linee guida volte a garantire il rispetto delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi da parte degli influencer. Gli influencer, definiti come soggetti che creano, producono e diffondono contenuti audiovisivi al pubblico attraverso piattaforme di condivisione video e social media, svolgono un ruolo sempre più significativo nell’ecosistema mediatico. La necessità di regolamentare le attività degli influencer ha spinto l’Autorità a elaborare linee guida che fungano da primo passo verso una gestione più strutturata e responsabile di queste dinamiche.
Codacon: il comunicato stampa
SETTORE DEGLI INFLUENCER E’ FAR WEST CHE VALE QUASI 350 MILIONI DI EURO, SERVONO SUBITO REGOLE
Le istruttorie aperte dall’Antitrust nei confronti di influencer che promuovevano pubblicità per ottenere alti guadagni, rappresentano una nuova vittoria per il Codacons, associazione che ha avviato in Italia una battaglia legale contro illeciti e irregolarità commesse attraverso i social network. Lo afferma l’associazione, che torna a chiedere norme più stringenti in materia.
Negli ultimi anni abbiamo presentato una serie di esposti ad Antitrust e Guardia di Finanza segnalando l’attività di noti influencer e personaggi famosi che pubblicano sui social foto e contenuti pubblicitari senza informare gli utenti circa la natura commerciali dei messaggi – spiega il Codacons – Battaglia che ha portato di recenti a sanzioni da parte delle Fiamme Gialle, e ora ad una serie di istruttorie da parte dell’Agcm.
“Indagini che confermano come il settore degli influencer sia un mondo opaco e poco trasparente che nel 2023 ha generato solo in Italia un giro d’affari da 348 milioni di euro – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ urgente stabilire regole stringenti per chi opera in tale comparto, sia allo scopo di garantire maggiore trasparenza e correttezza agli utenti, sia per assicurare che tutti i proventi legati ad attività di influencer marketing siano correttamente dichiarati al Fisco e soggetti a tassazione come prevede la legge”.
Implicazioni Future e Necessità di Regole Stringenti
Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha sottolineato la necessità di stabilire regole più stringenti per gli influencer. Queste regole dovrebbero includere requisiti chiari per la dichiarazione dei contenuti sponsorizzati, meccanismi efficaci di monitoraggio e sanzioni severe per chi non rispetta le normative. Inoltre, è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione per informare i consumatori sui loro diritti e su come riconoscere la pubblicità occulta.
L’implementazione di regole più severe potrebbe avere un impatto significativo sul settore degli influencer. Da un lato, potrebbe migliorare la trasparenza e la fiducia dei consumatori. Dall’altro, potrebbe comportare un aumento dei costi di conformità per gli influencer e le aziende che collaborano con loro. Le autorità, inclusa l’AGCM e la Guardia di Finanza, giocano un ruolo cruciale nel garantire il rispetto delle normative. La loro capacità di monitorare e sanzionare le violazioni è essenziale per mantenere l’integrità del mercato pubblicitario digitale.
Aumentare la consapevolezza tra i consumatori riguardo ai loro diritti e ai segnali di pubblicità occulta è fondamentale. Questo può essere ottenuto attraverso campagne di educazione e l’uso di risorse online che aiutino gli utenti a riconoscere quando un contenuto è sponsorizzato.
Con l’approvazione delle Linee guida si parla finalmente di responsabilità editoriale anche per gli influencer sui social media.
A cosa servono le Linee guida?
Le Linee guida approvate stabiliscono una serie di norme dirette agli influencer operanti in Italia, con un focus su coloro che hanno almeno un milione di follower e un engagement rate medio di almeno il 2% su almeno una piattaforma o social media. Queste norme riguardano principalmente le comunicazioni commerciali, la tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport.
In particolare, in caso di contenuti con inserimento di prodotti, gli influencer sono tenuti a segnalare chiaramente la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente riconoscibile. Questo passo mira a garantire maggiore trasparenza nel rapporto tra gli influencer e il loro pubblico, evitando potenziali fraintendimenti legati alla promozione di prodotti o servizi.
Nello specifico, ferma restando la disciplina nazionale e la regolamentazione dell’Autorità in materia di contenuti generati dagli utenti distribuiti su piattaforme di condivisione video, le Linee guida definiscono un insieme di norme indirizzate agli influencer operanti in Italia che raggiungono, tra l’altro, almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o socialmedia su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2% (ossia, che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati).
La new economy dei social
Il settore degli influencer rappresenta una componente importante dell’economia digitale moderna. Tuttavia, la mancanza di trasparenza nelle pratiche pubblicitarie solleva preoccupazioni significative. Le azioni intraprese dal Codacons e le indagini dell’Antitrust rappresentano passi importanti verso una maggiore regolamentazione e trasparenza. Stabilire regole più stringenti e garantire la loro applicazione è essenziale per proteggere i consumatori e assicurare che tutti i guadagni derivanti dalle attività di influencer marketing siano dichiarati e tassati correttamente. Il futuro del marketing digitale dipende dalla capacità di bilanciare l’innovazione con la responsabilità e la trasparenza.
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