John Morris, scultore australiano, affascina con la sua accattivante, e a volte ammiccante, fusione del mondo naturale e del fantastico che usa il legno come tela. Forme surreali che trasudano eleganza con un tocco di inaspettato.


Un processo meticoloso che inizia con schizzi, bozzetti e ricerche che assicurano che ogni particolare e ogni pezzo della sua scultura siano intrisi di profondità e intenzione. Un percorso che contrappone abilmente il calore del legno al freddo dell’ottone, della pelle dell’acciaio inossidabile.


Tra surrealismo, mito e Pop Art
I soggetti propongono, miscelati in un caleidoscopico immaginario, arti protesici, strutture muscolari e immagini della fotografia di moda. Riportando così, fissate per sempre in una struttura lignea, le immagini surreali degli anime, delle favole classiche, del mito e le raffigurazioni dei fumetti di eroine e supereroi. Oniriche distorsioni contemporanee di elementi anatomici, mitologici e contemporanei che spaziano in un sottile equilibrio tra surrealismo e elementi di Pop Art.


Una fusione di elementi organici e meccanici con azzardi e dettagli raffinati che bucano la densità dell’ovvio e invitano lo spettatore a soffermarsi su ogni centimetro di opera.


Un viaggio surreale nel corpo umano con le contaminazioni del mito, dei sogni e dell’inconscio. Uno scultore che sa parlare contemporaneamente al cuore e alla mente. Che innalza l’elemento classico del legno verso vette inaspettate di moderno. Che parte da un uso sapiente della materia , per poi trasferirla su un piano leggero: quello della sua formazione da graphic design, del sogno, e dell’immaginario.


Un linguaggio che , senza ombra di dubbio, sa parlare a un pubblico adulto e a un pubblico bambino, unendo le due età in una forma di visione : quella dell’arte.


John Morris
John Morris (1963) è uno scultore australiano nato in Inghilterra. Dopo il Diploma of Arts (1983) al Queensland College of Graphic Design i suoi esordi lo vedono come illustratore freelance. Si avvicina alla scultura tramite la resina poliestere, la cera e successivamente il bronzo . Dal 1996 si dedica alla scultura in legno.


Può interessarti leggere anche
Le sculture di Messerschmidt: tra smorfie e follia.
Rabarama, artista controversa di sculture ibride e codici linguistici