La tartaruga marina, soccorsa a Sanremo, rilasciata in mare

E’ stata rilasciata questa mattina al largo di Genova, l’esemplare di tartaruga marina Caretta caretta, ritrovato a Sanremo lo scorso 20 ottobre e ricoverato presso l’Acquario di Genova.

Un diportista aveva individuato la tartaruga in difficoltà. I volontari dell’Associazione Delfini del Ponente l’hanno accudita e, dopo la segnalazione alla Guardia Costiera, in base al Protocollo di Intesa in essere con l’Acquario, l’hanno trasportata all’Acquario di Genova, grazie alla collaborazione anche dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta e dei Carabinieri Forestali Nucleo CITES Imperia.

Lo staff medico-scientifico dell’Acquario di Genova ha sottoposto l’esemplare a una visita veterinaria, completo di un controllo radiografico ed esami del sangue che avevano evidenziato una forma di polmonite. La tartaruga marina, di oltre 50 chili di peso, ora ha anche un nome: Andrea.

Grazie al lavoro dello staff medico dell’Acquario ora Andrea sta bene e pertanto, con il supporto della Capitaneria di Porto ha ripreso il suo viaggio in mare.

Perchè è frequente trovare tartarughe in difficoltà?

Tra le principali cause che portano al ricovero degli animali, abbiamo le interferenze con le attività di pesca, principalmente dovute ai palamiti. E’ frequente trovare la presenza di ami nella cavità boccale o nel tratto digerente, spesso evidenziato dal filo di nylon che fuoriesce ai margini della bocca. Anche le reti possono causare ferite, mutilazioni e, nel peggiore dei casi, il soffocamento degli animali.

Molto spesso, nel Mediterraneo, si recuperano tartarughe agonizzanti, che galleggiano sul pelo dell’acqua, con lo stomaco pieno di gas per aver ingerito sacchetti di plastica, scambiate per meduse che fanno parte della dieta naturale di questi rettili. Il loro viaggio verso la spiaggia di nascita finisce lì, tra la Sardegna e la Grecia.

A volte, invece, è l’impatto con imbarcazioni a motore, che arrecano traumi e ferite sul carapace o sul capo, che, a volte, possono essere letali. E, infine, gli sversamenti o la presenza di petrolio causa patologie debilitanti che provocano lo spiaggiamento dell’animale.

Il centro recupero dell’Acquario di Genova

L’Acquario di Genova interviene sulle tartarughe marine in difficoltà dal 1994 e dal 2009 è referente istituzionale per la Regione Liguria per il recupero delle Caretta caretta (accordo Stato-Regioni). Nel 2017, ha ricevuto, insieme all’Acquario di Livorno, anch’esso gestito da Costa Edutainment, il riconoscimento nazionale come centro di recupero e lunga degenza delle tartarughe marine dal Ministero della transizione ecologica.

Questa attività è svolta in accordo con i Carabinieri Servizio CITES, che coordinano a livello nazionale l’applicazione della Convenzione di Washington che tutela questi animali, e in collaborazione con la Guardia Costiera, nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa vigente tra la Direzione Marittima e l’Acquario che ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, oltre che nel comune intento di rilanciare, in ogni favorevole occasione, un messaggio di massima sensibilità ambientale per stimolare l’utente del mare ad un radicale cambiamento culturale proteso al massimo rispetto dell’ambiente marino. 

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Almadarte esprime la mia passione per tutto il bello che la vita ci regala. L’arte, il teatro, la musica, il cibo, la poesia. La bellezza è una qualità che diventa sensibile alla prima impressione, l’anima l’apprende e riconosciutala, l’accoglie e in un certo modo le si accorda. 43 anni studi classici, amante dell’arte figurativa in modo particolare, desiderosa di apprendere e curiosa di ogni forma di cultura, osservatrice attenta dell’arte culinaria fa suo il motto di George Bernard Shaw “non c’è amore più sincero di quello per il cibo”