Natale 2021: quest’anno fatti un regalo, impara a dire di no!

Nel mondo occidentale il Natale ormai è sinonimo di luminarie e babbinatale appesi alle finestre, di slogan che ti ricordano che a Natale puoi, o che devi essere più buono, ma in ogni caso devi fare un regalo.

Ma da dove viene questa tradizione?

C’è chi la collega ai Saturnali, che si svolgevano nella Roma antica, dal 17 al 24 dicembre, dove era usanza scambiarsi strenne, la cultura cristiana ricorda i doni che i magi portano a Gesù appena nato, mentre in America i coloni olandesi introdussero la cultura del regalo, che poi si fuse con la leggenda di Santa Klaus: uomo canuto vestito di rosso con un sacco pieno di tutto ciò che desideri.

Contaminazione siberiana

Gli sciamani siberiani uti­lizzavano il mukhomor, preparazione di Amanita muscaria seccata (un fungo allucinogeno), per entrare in diretto contatto con gli dei. Durante la Festa del Rinnovamento, che cadeva a metà inverno, vestiti con un cappotto rosso decorato di bianco e calzando degli stivali neri, dopo aver raccolto il fungo da sotto gli alberi sacri e stipato in un grande sacco, entravano nella tenda dal cami­no per dividere i preziosi doni con i partecipanti in attesa. Sono loro gli antenati di Babbo Natale?

Natale non è solo regali e allegria

Negli anni Trenta alcuni psicologi americani individuarono un disagio caratterizzato da tristezza, malinconia ed ansia, che si manifesta durante le festività natalizie. Oggi, a quasi un secolo di distanza, questo disturbo è sempre più dilagante in tutto il mondo occidentale, tanto da essere stato identificato come Christmas Blues

Ma perché ci sentiamo tristi proprio a Natale?

Probabilmente c’è un insieme di cause che spaziano da quelle metereologiche: il freddo spesso incide sull’umore triste, alla mancanza di luce: le giornate brevi dicembrine sono un rinforzo per l’umore depresso. Inoltre ci sono gli elementi ansiogeni quali il traffico cittadino congestionato e le file nei negozi per comprare i doverosi regali. Ma ciò che più incide è lo stress provocato dai lunghi banchetti con familiari, magari poco graditi, o la crescente aspettativa, mediata dagli slogan pubblicitari, che a Natale si deve essere per forza felici.

E se io non sono felice?

Molti di noi vivono in questo momento una situazione estremamente distonica nei confronti del binomio Natale-Allegria. E se per motivi lavorativi, perché l’azienda ha chiuso, o privati, una relazione si è interrotta, tu non te la senti di accendere le stelle filanti avanti al Presepe, come in Natale in casa Cupiello, fermati e resta in silenzio, anche nel rumore che la Vita ti sta creando intorno.

Parti

Come da tradizione parti, per un viaggio diverso quest’anno. Un viaggio proprio dentro di te. Nel silenzio della tua Anima, dove sono seppelliti i tuoi sensi di colpa e le volte che ti sei sentito inadeguato, ed ora sono nascosti in tante Matrioske Emozionali. Entra in contatto con loro. Guardale. Lascia che la sofferenza si liberi, proprio adesso che è Natale.

Attraversa le Forche Caudine dell’Anima.

Ricorda Roma divenne caput mundi, dopo che i suoi militari furono umiliati dai Sanniti e costretti a passare disarmati sotto le lance incrociate dei nemici. Solo dopo aver vissuto la sofferenza, si può essere oltre la sofferenza. Attraversa nel buio della tua Anima le tue Forche Caudine, così finalmente le Matrioske si apriranno…

Fatti un regalo

Quest’anno non andare in centro a comprare doni per parenti ed amici, il regalo fattelo tu: impara a dire di no. Resta nella tua Anima, lasciati accarezzare dalla profondità del silenzio, abbandonati a quello che sei. Non devi piacere a nessuno, se non a te stesso. Guardati allo specchio e sorridi, perché finalmente hai gettato la maschera.

Eros e Psiche

Il mito racconta di Psiche, la bellissima principessa invisa a Venere, perché invidiosa della sua grazia, che dovette affrontare il viaggio più terribile per riavere l’amore perduto: scendere nel Regno dei Morti per chiedere alla regina degli Inferi un po’ della sua bellezza. E proprio durante questo viaggio incontrerà anime in pena che le chiederanno di portarle fuori con sé.

Ma Psiche ha un imperativo categorico più importante, deve lasciare la sofferenza nell’Ade ed andare oltre. Deve imparare a negarsi. In questo viaggio così simbolico nella profondità dei tuoi spettri impara da Psiche a dire di no. Questo non vuol dire essere egoisti, è solo il primo passo per volersi bene, d’altronde è scritto anche nel Vangelo, infatti Gesù dice ama il prossimo tuo come te stesso, non più di te stesso.

A Natale puoi

A Natale puoi, te lo hanno ripetuto per tanti anni. Provaci… Fatti il regalo più importante, prenditi cura di te, scegli di essere finalmente diverso e lo puoi fare con un’unica semplice sillaba: NO.

Dr. Rocco Berloco
Dr. Rocco Berloco
Rocco Berloco, medico chirurgo, specializzato in Medicina Generale, esperto in Omeopatia con iscrizione presso l’Albo dell’Ordine dei Medici di Bari. In quanto omeopata tratto i disturbi pediatrici, le allergie, le problematiche ginecologiche, tutte le patologie funzionali dell'intestino, ma in special modo mi occupo di ansia, di depressione, di attacchi di panico, ma anche di supportare il soggetto oncologico con medicinali omeopatici, per antagonizzare gli effetti collaterali della chemio e radioterapia. Da sempre mi piace pensare che basta poco per trasformare la sofferenza in un sorriso, che la Medicina sia Una e comprenda varie sfaccettature e che la sua Mission sia quella di aiutare le persone a Cambiare, a diventare migliori, a lasciarsi alle spalle sofferenze e traumi, perchè non si deve curare la Malattia, ma guarire l'Uomo. Cerco di avvicinarmi alle emozioni, di riuscire a parlare loro e farle fluire in modo da rendere le persone libere da quegli schemi e da quelle convinzioni limitanti che ne bloccano i comportamenti. Lavorare per il cambiamento significa scrollarsi di dosso pattern negativi ed abitudine non ecologiche. E tutto questo si può fare attraverso i medicinali omeopatici, attraverso i fiori di Bach (ma anche altre essenze floreali) e i fitoterapici. Ma non solo. A volte non basta, bisogna scendere in profondità, scrostare la rabbia, vivere diversamente il Tempo, il passato di cui non ci si riesce a liberare ed il futuro che è sempre un passo davanti. Bisogna imparare a restare nell'attimo, nel qui ed ora, nel hic et nunc, bisogna fermarsi semplicemente nel Presente. A volte è fondamentale il lavoro profondo con la pnl (programmazione neurolinguistica) per prendere finalmente consapevolezza dei propri Talenti, per far riaffiorare la propria autostima. Ma a volte c'è bisogno anche creare un percorso, trovare la strada, fissare gli obiettivi, identificare la propria Mission, attraverso una Vision personalizzata. Ecco perchè diventa fondamentale il coaching! Ma spesso il tassello decisivo è nel nostro intestino, perchè l'asse intestino-cervello muove tanti neurotrasmettitori, tante citochine, tante endorfine, e perchè andando a ritroso la stragrande maggioranza delle patologie si struttura su quella che gli anglosassoni chiamano "leaky gut syndrom" in Italia meglio conosciuta come permeabilità intestinale. E allora prendiamo coscienza del ruolo fondamentale del microbiota, e che i probiotici non sono tutti uguali, e che un intestino sano fa persone sane.