Naturopatia: la disciplina che affianca la medicina tradizionale

La Naturopatia è una disciplina molto antica, anche se è stata rivalutata solo da alcuni decenni. Spesso, però, la disinformazione e la divulgazione di false nozioni ci conducono a guardare con scetticismo tutto ciò che riguarda il mondo della medicina naturale.
Ed è per questo che è importante informare e saper cogliere, di conseguenza, le giuste informazioni.

Ancora di più durante un periodo delicato, come questo che stiamo vivendo, che ha dato potere alle parole dei tuttologi, portando così grande confusione e soprattutto disinformazione all’interno della popolazione.
Oggi, quindi, parliamo di cos’è la Naturopatia, quali sono le sue principali caratteristiche e le aree di competenza che le appartengono.

Il sentiero della natura

“Il termine Naturopatia deriva dal latino “Natur” (natura) e dal greco “Pathos” (sentire). Vale a dire Sentire secondo natura“.

Essa, costituisce un vero e proprio punto fermo all’interno del grande mondo delle discipline naturali. Ma è doveroso iniziare da una fondamentale ed importante premessa:

La naturopatia non si dispone come sostituta della medicina allopatica.

E’, infatti, una disciplina che svolge un ruolo complementare alla medicina tradizionale. Ed è per questo, appunto, che il naturopata non può essere considerato come un medico. Ma, dell’importanza della sua figura ne parleremo successivamente.

Come abbiamo appena detto, quindi, la naturopatia non viaggia in competizione con la medicina tradizionale ma collabora con essa. Non è, infatti, una disciplina autorizzata a fare diagnosi ma favorisce il benessere dell’individuo attraverso due concetti fondamentali: prevenzione ed educazione alla salute e al benessere. La naturopatia, quindi, non focalizza l’attenzione sul sintomo, ma osserva e supporta l’individuo nel suo insieme, stimolando l’autoregolazione e l’equilibrio tra componente organica, energetica ed emozionale.

Per scoprire ancora meglio e con qualche dettaglio in più gli aspetti positivi della naturopatia, abbiamo intervistato Emanuele Foscarini, fisioterapista e naturopata.

Incontro con Emanuele Foscarini, naturopata

Abbiamo spesso sentito parlare di naturopatia. Ma in quali casi è più utile ricorrere all’aiuto di un naturopata?

Il naturopata si basa sul principio dell’autoguarigione. Cerchiamo di ristabilire questa capacità per aiutare ad affrontare problemi di varia natura. Ricorrere al nostro aiuto è, quindi, utile nei casi in cui si vuole risalire alla causa del malessere piuttosto che lavorare unicamente sul sintomo. E’ fondamentale infatti, per noi, conoscere soprattutto gli stili di vita di ogni singolo cliente che trattiamo.

E per voi, personalmente, quanto sono importanti gli stili di vita?

C’è una cosa chiamata coerenza. Io non posso consigliare qualcosa in cui non credo. Per stile di vita non intendo solamente qualcosa che dipende dall’alimentazione ma anche dallo stato psico-fisico. Sono, quindi, dell’idea che mantenere uno stile di vita equilibrato ci permette di essere più performanti nel nostro lavoro, più lucidi, più energici e di stare bene con noi stessi.

In cosa consiste la consulenza naturopatica?

Si parte dal “Qui e ora”. Durante la consulenza naturopatica è importante capire il disturbo principale presente in quel momento, per poi approfondire andando a scoprire lo stile di vita del cliente. Capire se vi è un qualcosa che può andare ad alterare il suo equilibrio energetico. Quello sul quale noi lavoriamo principalmente è il concetto della prevenzione. Aumentare o migliorare il principio dell’autoguarigione per affrontare al meglio anche una possibile malattia.

Ed infine ultima domanda, ma non per importanza. Questa disciplina interessa solamente il fisico o anche la mente?

Mens sana in corpore sano“, sentiamo spesso dire. Partiamo da un concetto fondamentale: ognuno deve essere il terapeuta di se stesso e avere la consapevolezza del proprio stato di salute. Il naturopata si occupa proprio di questo. Andare a ripristinare l’equilibrio, un aspetto fondamentale che porta l’individuo ad essere più propenso alla guarigione.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.