Non tutti sanno che….

Non tutti sanno che i detti più usati hanno un’origine a volte curiosa, a volte ben fondata. Scopriamo insieme l’origine di alcuni di questi proverbi

Il linguaggio della comunicazione idiomatica non risparmia nessuno.

Non tutti sanno che…

Tutti noi più frequentemente di quanto pensiamo, usiamo metafore, proverbi e detti per trasmettere con più efficacia un concetto e questo fa si che il messaggio che vogliamo inviare sia chiaro e recepibile da chiunque. A buon intenditor…

Ma quanti ne conoscono l’origine o la storia?

Vediamo qualche curiosità in merito:

’’Piove governo ladro’’. La colpa è del sale.

Ci fu un tempo in cui il sale era una merce preziosa poiché, non esistendo ancora il frigorifero, era un metodo molto usato per la conservazione dei cibi. Era venduto a peso ed era soggetto a tasse. I governatori furbini procedevano alla pesa del sale nei giorni di pioggia così che i sacchi bagnati pesassero di più e quindi più tasse da pagare. L’espressione quindi era usata dai cittadini per imprecare contro il governo.

“Vedere i sorci verdi”. Non riguarda il daltonismo.

non tutti sanno che questo è un Aereo della  205ª Squadriglia da Bombardamento del 12° Stormo della Regia Aeronautica
Aereo della 205ª Squadriglia da Bombardamento del 12° Stormo della Regia Aeronautica – foto: web

Espressione che nasce a Roma, in pieno Fascismo. All’epoca (neanche poi troppo lontana, parliamo del 1936) esisteva una squadriglia aerea dell’aviazione italiana (la 205ª Squadriglia da Bombardamento del 12° Stormo della Regia Aeronautica), che compiva missioni eroiche belliche e sportive, mirate e veloci, con evoluzioni acrobatiche e voli spettacolari, ma soprattutto erano facilmente riconoscibili poiché sulla fusoliera erano disegnati tre topi verdi, in romano, sorci. Quando la squadriglia era in volo era evidente per chiunque che per qualcuno si sarebbero messe male le cose e sarebbero stati guai seri.

“Sei un finocchio”. Ma perché proprio un finocchio e non un cetriolo?

L’espressione risale a molto, molto lontano, nel cuore di Venezia, all’epoca dei Dogi. L’omosessualità era tanto disprezzata da essere considerata un reato punibile con pena capitale. L’esecuzione della condanna era terribile, bruciati al rogo in piazza, ma poiché l’odore delle carni bruciate era insopportabile, venivano gettati dei finocchi tra le braci per profumare i fumi. Così, quando si sentiva l’odore di finocchi nella regione, era segno chiaro per tutti il “peccato” del condannato.

“Abbiamo fatto 30, facciamo 31”. Amen.

Se questa espressione fosse nata solo qualche anno fa, avrei pensato che fosse di origine juventina, ma a parte gli scherzi, questo proverbio ha radici più antiche e ben piantate nella Chiesa. Infatti, fu un Papa a dirlo per primo, Leone X, quando nel 1517, nominò trenta cardinali, per poi rendersi conto di aver lasciato fuori un prelato di cui aveva forte stima. Quindi per giustificare con chi si meravigliava della trentunesima nomina, esordì con questa frase che divenne storica.

“A caval donato non si guarda in bocca”.

Da bambina pensavo che Donato fosse il nome del cavallo… che bella l’ingenuità dei piccini…Invece la frase è da attribuire a San Girolamo (lo stesso della mitica espressione “chi si fa li affari sua, torna sano a casa sua, De Sica docet), che in un suo trattato invitava le persone ad apprezzare con umiltà i doni che si ricevono, portando ad esempio il cavallo perché quando si acquista l’equino, la sua salute e la sua età si deducono dalla dentatura, ma se è regalato non si può essere pretenziosi.

Ora ne sapete un po’ di più. Meglio tardi che mai….

#buonavita

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”