Almese continua insieme all’associazione Artemixia e al progetto Rosso Indelebile la sua lotta alla violenza di genere. Dopo il successo dell’apertura della collettiva INNESCHI azioni a catena contro la violenza di genere al Ricetto per l’arte – Agorà della Valsusa, parte il progetto di un’installazione permanente. Una mano gigante – somma di tutte le mani unite nella lotta – che sfonda il muro d’acciaio della violenza. Sul cui basamento vi saranno i nomi di tutte le persone che aderiranno al progetto. Il via all’opera è previsto nei primi mesi del 2023 all’interno del parco Robinson di Almese, e sarà intitolata ALMESE CONTRO LA VIOLENZA.
Per la sua realizzazione è attiva, dal 31 ottobre al 9 dicembre, una campagna di crowdfunding con la piattaforma Eppela per la raccolta di fondi. Ogni euro raccolto sarà raddoppiato dal contributo di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT. Il progetto è realizzato con il patrocinio del Comune di Almese, della Regione Piemonte e del Consiglio Regionale Piemonte. E con il coinvolgimento della Consulta Giovanile di Almese, associazione Revejo, Fabula Rasa, associazione Cumalé – Ricetto per l’Arte – Agorà della Val Susa.
Il Parco Robinson
L’obiettivo è quello di incidere sul piano della problematica di natura culturale che sottende all’origine del fenomeno della violenza domestica e di genere grazie al potere esplicativo e comunicativo dell’Arte. La scelta del Parco Robinson non è casuale. Infatti è una delle principali aree verdi del comune di Almese situato nella frazione di Rivera sulla via francigena. I suoi 9500 mq di superficie erbosa attrezzata, lo rendono un luogo intergenerazionale perché vissuto da tutte le fasce d’età della popolazione almesina e valsusina. “Supponiamo dunque che un terzo delle persone che frequentano, per qualunque motivo, il Parco Robinson, diventino destinatarie del nostro messaggio – spiega Rosalba Castelli che insieme ad Anna Olmo e al fabbro Denis Valarin progetta e realizza l’installazione- . Parliamo di circa 9.000 persone.


Aderire contro ogni forma di violenza
Supponiamo ancora che la metà di queste persone siano donne. L’Istat ci riferisce che il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica, psicologica o sessuale. Dunque, attraverseranno il parco Robinson circa 1400 donne che hanno conosciuto i segni della violenza. Quante di queste potrebbero trovare il coraggio per percorrere una nuova strada che le accompagni lontano dalla violenza? Supponiamo anche solo l’1% di esse. 14 donne. Riusciamo quasi a vederle, a ricordare i loro nomi e ricostruire le loro storie, a intuire la paura e il coraggio, la complessità dei loro percorsi, il peso del loro isolamento.
Aderire equivale a desiderare che il proprio paese ospiti un simbolo della presa di posizione contro ogni forma di violenza, i propri figli e le proprie figlie possano confrontarsi con i genitori sulla necessità di avere un comportamento improntato alla gentilezza, al rispetto e all’attenzione dei bisogni delle altre persone”.
Un simbolo contro l’indifferenza
“Aderire equivale a desiderare – afferma Ombretta Bertolo, sindaca di Almese– che un monumento così possa trasformarsi in un monito, in un impegno condiviso a prevenire il verificarsi di situazioni di violenza dalla quale non sono immuni neppure i sindaci. Come mostra il l’episodio accaduto al sindaco di Giaveno per cui tutte e tutti noi non riusciamo a capacitarci. Per questo spero davvero che quest’ opera permanente si trasformi in un simbolo contro la violenza e prima ancora contro l’indifferenza di molti, e che possa anche essere da stimolo per il rafforzamento del coraggio necessario a intraprendere percorsi di allontanamento dalla violenza, sia per chi la subisce che per chi la esercita“.
La prima opera a Parco Commerciale Dora
La prima OPERA INSIEME CONTRO LA VIOLENZA, realizzata in acciaio corten, alta 3 metri, larga 2 e del peso di 1500 kg posata su un grande basamento ricoperto delle impronte delle persone che hanno voluto contribuire alla realizzazione dell’opera, è stata posata nella piazza del Parco Commerciale Dora a Torino e inaugurata lo scorso 25 novembre 2021.
“Aderire equivale a desiderare” prosegue Anna Olmo, co-artista del progetto “che ognuno e ognuna di noi possa essere consapevole dell’importanza che il proprio contributo alla prevenzione della violenza passa attraverso la quotidianità delle azioni che mettiamo in campo a partire semplicemente dai nostri ruoli come genitori, insegnanti, lavoratrici, lavoratori, esseri umani parlanti. Siamo tutte e tutti attiviste e attivisti nella lotta alla violenza se agiamo con consapevolezza e intenzione.”


La dichiarazione dell’ONU
E’ “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. Così recita l’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne-
Della raccolta e monitoraggio dei dati si occupa l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), organismo interforze Polizia-Carabinieri. Per le segnalazioni è attivo il 1522, il numero verde di pubblica utilità della Rete nazionale antiviolenza.
Chi vuole aderire al progetto, con qualsiasi cifra, può collegarsi alla piattaforma Eppela direttamente cliccando qui
Per info associazione.artemixia@gmail.com www.rossoindelebile.it