Il Natale è un periodo magico che ha ispirato artisti di ogni epoca. Quindi non poteva mancare in questo periodo una carrellata sui quadri Natalizi famosi. Dai grandi maestri del Rinascimento ai moderni pittori contemporanei, da Leonardo a Banksy. Ogni artista ha offerto una propria interpretazione, unica e speciale, simbolismo e un pizzico di incanto. Seguitemi e andiamo a spasso tra i 10 quadri più iconici che celebrano il Natale, arricchiti da qualche curiosità e un po’ di spirito natalizio…
Quadri Natalizi famosi, Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci (1481)


Leonardo, si sa, era un po’ il perfezionista di turno. La sua Adorazione dei Magi, pur incompiuta, è un capolavoro di dinamismo e profondità simbolica. È conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Tra il tripudio di personaggi, sembra che ogni figura abbia un proprio concetto natalizio: chi ammira il Bambinello, chi si distrae con un cavallo. Certo, forse i Magi se avessero potuto, avrebbero preferito una guida GPS rispetto alla stella cometa, ma ci sono arrivati, ed è ciò che conta.
La Natività Mistica di Sandro Botticelli (1501)


Tra i quadri Natalizi più famosi ecco un dipinto che mescola tenerezza e un pizzico di apocalisse (giusto per non farci rilassare troppo). Tra angeli danzanti e demoni che scappano, Botticelli ci ricorda che il Natale è un momento di pace… ma occhio agli imprevisti! Gli angeli, con le loro danze, sembrano festeggiare come a una festa di Capodanno anticipata. Una scena che mette il buon umore, pur con qualche inquietudine di fondo. Una curiosità l’opera è l’unica firmata e datata da Botticelli, spesso considerata e citata come ultimo capolavoro dell’artista prima della morte.
Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio (1609)


Caravaggio, con la sua luce drammatica, trasforma la capanna in un teatro di ombre e contrasti. Qui la scena natalizia si fa decisamente più “realistica” e terrena: non ci sono troppi fronzoli, ma si percepisce una forte umanità. Un dettaglio (ma neanche troppo) curioso? Conservato nell’Oratorio di San Lorenzo a Palermo, rubato la notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 e da allora mai più recuperato, La Natività entra di diritto tra i quadri natalizi famosi. Il suo valore di mercato è stimato, secondo l’ FBI, circa 20 milioni di dollari, ed è inserito nella lista mondiale dei dieci capolavori rubati più importanti. Se qualcuno lo vedesse in giro lo metta sotto l’albero!…ma poi chiami l’FBI.
L’Adorazione dei pastori di Georges de La Tour (1644)


Georges de La Tour porta il Natale in un’illuminazione intima e calda. La luce della candela al centro della scena crea un’atmosfera accogliente, quasi come se i pastori si fossero fermati per un brunch prenatalizio. Insomma “Questo Bambino è davvero il protagonista del giorno!”. Un quadro perfetto per chi ama il minimalismo con un tocco di calore.
Il Canto dell’Angelo di Edward Burne-Jones (1872)


Tra i Preraffaelliti, Edward Burne-Jones offre un’interpretazione più poetica del Natale. Gli angeli cantano in un’armonia divina, ma diciamocelo: quei vestiti eterei sembrano rubati a un guardaroba rinascimentale di lusso. L’opera resta comunque di pura poesia visiva.
Natività di Giotto (1305)


Nella Cappella degli Scrovegni, Giotto ha dipinto una Natività che, per i suoi tempi, era una rivoluzione. Maria, Giuseppe e il Bambino sembrano quasi vivi, con emozioni palpabili. Il bue e l’asinello che osservano teneramente come per dire “Siamo anche noi parte dello show!”. A Giotto, va riconosciuto: è il primo a rendere il Natale così realistico da sembrare un documentario medievale.
Buon Natale e Buona Vita di Norman Rockwell (1936)


Dopo aver dipinto scene americane per anni, Norman Rockwell si è dedicato a un’interpretazione moderna e allegra del Natale. In questa scena, una famiglia riunita si scambia regali e sorrisi: sembra quasi una pubblicità ante litteram delle festività. Le sue opere hanno catturato la vita e la cultura americana riuscendo a rappresentare i momenti ordinari della vita in modo divertente e con tono umoristico. Amato dal grande pubblico ma poco compreso dai critici d’arte che non lo hanno mai considerato un vero pittore…peccato.
La Cena di Natale di Carl Larsson (1904)


Carl Larsson, maestro svedese dell’intimità familiare, cattura una cena di Natale accogliente e piena di calore. Bambini, tavole imbandite, animali domestici. Un tributo alla quotidianità che rende il Natale speciale. Larson ha reso celebre questo stile, noto come “L’arte della casa”, diventando molto popolare sia in Svezia che all’estero.
Santa Claus di Haddon Sundblom (1931)


Se pensate a Babbo Natale con il pancione, la barba bianca e il vestito rosso, pensate al Babbo Natale di Sundblom. Creato per una campagna pubblicitaria della Coca-Cola, è diventato l’icona per eccellenza del Natale moderno. Eh si prima di questo incredibile scoop pubblicitario babbo Natale era rappresentato solo vestito di verde. Ve lo immaginate? Più che un quadro, è un mito! E ammettiamolo: chi non vorrebbe brindare con lui?
Il Natale in Strada di Banksy (2018)


Concludiamo con un’opera moderna e provocatoria: Banksy. In un murale realizzato a Birmingham, ha ritratto un senzatetto che dorme su una panchina con renne dipinte che sembrano tirare la slitta. Un messaggio chiaro: il Natale è anche un momento per riflettere sulle disuguaglianze.