“Rimini” tra squallore e lusso, rimpianto e egocentrismo

Rimini con la sua spiaggia coperta di neve, paesaggi nebbiosi e alberghi decadenti. Una Rimini totalmente diversa da quella delle cartoline, con nuove derive esistenziali dove squallore e lusso, rimpianto e egocentrismo, sono due facce di una stessa medaglia. Una visione sfregiata e cruda di una cittadina nota invece per la sua bellezza, per la sua innata capacità di divertirsi e di intrattenere. Un punto di vista diverso. Una prospettiva che va oltre la facciata ben dipinta di una città che ogni mattina si sveglia e si disegna un sorriso per accogliere i turisti. Un ritratto spietato del mondo in cui viviamo ma sensibile alla caducità dell’esistenza.

Tutto questo è “Rimini” di Ulrich Seidl, uno dei registi più controversi dell’attuale panorama cinematografico. Leone d’argento alla Mostra del Cinema di Venezia per il film “Faith”, Gran premio della giuria a Venezia per “Canicola”, “Import/Export” e per la trilogia “Paradise”.

Un film pungente, in bilico tra sordido ed epico.


Rimini - nella foto il regista ripreso di profilo, indossa occhiali con montatura nera, giacca nera, e si tiene il mento con un amano

“Il film doveva essere ambientato in inverno, in un periodo in cui le spiagge, il mare, le cabine

e i bar sulla spiaggia scompaiono nella nebbia. Tutti noi – l‘équipe cinematografica, gli attori, le comparse –

ci siamo preparati per le riprese a Rimini alla fine di novembre 2017. Tutto era stato pianificato, tutto era

stato prenotato, ma la nebbia non si voleva alzare e non si alzò. Un giorno di sole splendente dopo l’altro.

Così, ho rimandato a casa l‘intero team e ho aspettato e aspettato. Solo all‘inizio dell‘anno successivo è

arrivata la nebbia e non solo, Rimini non aveva mai visto così tanta neve come quell’interno. Questa

situazione ci ha fatto sognare e la nostra gioia era immensa.

— Ulrich Seidl

Rimini

Il protagonista Richie Bravo (Michael Thomas) è un’ex stella della musica tradizionale austriaca. Richie vive in una villa un tempo sontuosa e canta per pochi soldi in tristi alberghetti di Rimini, accogliendo annoiate comitive di anziani. Per arrotondare fa il gigolò per alcune spettatrici solitarie, spendendo le residue energie erotiche.

rimini - la locandina del film con un palcoscenico illuminato dai riflettori e il cantante al centro da solo. Sppra il palco ci sono dei neon colorati

In occasione del funerale della madre, rincontra il padre (Hans-Michael Rehberg), affetto da demenza senile, che si trova in una casa di riposo in Austria, e il fratello minore Ewald (Georg Friedrich). Ma la sorpresa arriverà con la comparsa di una ragazza. Una giovane ventenne che sostiene di essere sua figlia e pretende da lui tutti quegli anni di alimenti non versati. Da qui in poi, le cose per l’ex star cambiano improvvisamente, a sottolineare ancora una volta come tutti gli uomini sono prigionieri del loro passato.

Seidl ha costruito il personaggio di Richie Bravo addosso a Michael Thomas, alla sua capacità vocale e alla sua fisicità. Il regista lo aveva visto, infatti, 17 anni fa in Ucraina mentre si esibiva con la sua band, ammaliando il pubblico mentre cantava “My Way” di Frank Sinatra.

Anche per questo film, che segna il suo ritorno alla narrativa dopo due documentari, Ulrich Seidl ha lavorato con la sua fedele squadra. Veronika Franz, con la quale scrive le sceneggiature da 25 anni a partire da “Dog Days”. Il cameraman Wolfgang Thaler, che è il suo partner ideale perché utilizza il minor numero possibile di attrezzature per l’illuminazione e per la macchina da presa per essere pronto in ogni momento a cambiare il programma delle riprese. Infine, Andreas Donhauser e Renate Martin, responsabili del design della produzione, che ben sanno soddisfare il suo gusto estetico.

Dal 25 agosto al cinema

Il film è stato presentato in concorso all’ultima Berlinale. La proiezione in anteprima italiana è avvenuta al Cinema Beltrade di Milano e al cinema Massimo di Torino.

Rimini arriva nelle sale italiane dal 25 agosto.

L’elenco delle arene è consultabile sul sito Wanted Cinema.

Il film ha ottenuto 4 stelle su 5 dal The Guardian, attualmente ha una valutazione di 7.1 su IMDB.

Un ritratto multigenerazionale magistralmente nichilista di una società abbandonata da una madre, proprio prima di quella che il cinico francese Michel Houellebecq ha definito la sottomissione” e da Screendaily “Un ritratto esperto di degenerazione, ma invariabilmente con una svolta comica e probabilmente un pizzico di crudeltà, Seidl è Rimini

Spiegel Online (principale sito tedesco di informazione)
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”