G7, Carta di Venaria: da stop a carbone a sostegno a rinnovabili

Nel contesto di una sfida globale, il G7 ha approvato la Carta di Venaria: da stop a carbone a sostegno a rinnovabili e Africa.

Il G7, composto dalle principali economie industrializzate del mondo, si trova al centro di una delle sfide più urgenti e complesse del nostro tempo: il cambiamento climatico. Con l’aumento delle temperature globali, l’innalzamento del livello del mare e l’incremento degli eventi meteorologici estremi, l’imperativo di agire per proteggere il nostro pianeta e garantire un futuro sostenibile diventa sempre più pressante.

In questo contesto, si è impegnato a svolgere un ruolo guida nel promuovere la transizione verso un’economia basata su fonti energetiche pulite e sostenibili, nonché nell’affrontare gli impatti già evidenti dei cambiamenti climatici attraverso misure di adattamento e mitigazione.

In questa prospettiva, la riunione del G7 Clima, Energia ed Ambiente di Torino ha assunto un ruolo centrale, rappresentando un’occasione cruciale per definire nuovi impegni e programmi volti a contrastare il cambiamento climatico e a promuovere la sostenibilità ambientale a livello globale.

Nel corso dell’incontro, sono emerse una serie di iniziative e obiettivi ambiziosi, che riflettono l’impegno condiviso dei membri del G7 nel perseguire una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e nel promuovere la resilienza delle comunità di fronte agli impatti dei cambiamenti climatici.

Gli obiettivi

Progressivo abbandono dei combustibili fossili, la cui prima tappa è l’uscita dal carbone e favorire la forte crescita delle rinnovabili attraverso la moltiplicazione della capacità di stoccaggio dell’energia. Promuovere la collaborazione dei G7 nel settore dell’energia da fusione ed emanciparsi dalle rimanenti importazioni di gas russo. Ridurre le emissioni di metano; aumentare la sicurezza e la sostenibilità delle materie prime critiche ed eliminare le emissioni di gas serra diversi dalla CO2. Creare un “Hub G7” per accelerare le azioni di adattamento ed istituire una “Coalizione G7 sull’Acqua”. Infine, sviluppare una Agenda volontaria su tessile e moda circolari e assicurare una transizione giusta verso l’energia pulita nei paesi in via di sviluppo, con particolare riferimento all’Africa.

Queste alcune delle principali novità, in termini di nuovi impegni e programmi, emersi dalla riunione del G7 Clima, Energia ed Ambiente di Torino svoltasi a Venaria Reale che danno un preciso seguito agli obiettivi concordati alla COP 28, e un messaggio chiaro agli altri Paesi, in particolare alle maggiori economie, sul livello di impegno che serve per rispondere adeguatamente alla sfida del cambiamento climatico, in modo ambizioso, efficace e al tempo stesso alla portata.

Sono molto soddisfatto dei risultati del G7 e ringrazio le delegazioni per l’ottimo lavoro svolto” afferma il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto.

Progressivo Abbandono dei Combustibili Fossili

Il G7 ha posto come priorità il progressivo abbandono dei combustibili fossili, con la prima tappa che consiste nell’uscita dal carbone. Questa strategia mira a ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e a promuovere una transizione verso fonti energetiche più sostenibili e pulite.

In particolare sul fronte energetico, i Paesi G7 si sono impegnati a chiudere le proprie centrali a carbone entro la prima metà del prossimo decennio (2035 al più tardi) o comunque in una data compatibile con l’obiettivo di mantenere l’aumento di temperatura entro il grado e mezzo, limitandone nel frattempo l’uso al minimo necessario.

È stato inoltre deciso di favorire il coordinamento all’interno del G7 sugli aspetti regolatori.

Favoreggiamento della Crescita delle Rinnovabili

Un altro punto chiave è il sostegno alla forte crescita delle energie rinnovabili, attraverso l’incremento della capacità di stoccaggio dell’energia. Questo impegno mira a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a promuovere una maggiore sostenibilità ambientale nel settore energetico.

In materia di rinnovabili per attuare l’impegno assunto alla COP 28 di triplicare la capacità di produzione al 2030, i G7 si sono impegnati a contribuire a sestuplicare la capacità degli accumuli di energia al 2030, portandola fino a 1.5 TW, a livello globale.

Promozione della Collaborazione nel Settore dell’Energia da Fusione

Per il nucleare, i paesi G7 hanno deciso di istituire un Gruppo di Lavoro sull’Energia da Fusione per condividere le migliori pratiche ed esplorare le aree di cooperazione per accelerare lo sviluppo e la dimostrazione di impianti a fusione, incoraggiando l’aumento degli investimenti privati e pubblici.

Il G7 si propone, infatti, di promuovere la collaborazione nel settore dell’energia da fusione, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative e sostenibili per la produzione di energia. Questo sforzo mira a fornire soluzioni a lungo termine per le sfide energetiche globali e a promuovere la ricerca e lo sviluppo nel campo della fusione nucleare.

Emancipazione dalle Importazioni di Gas Russo

Un’altra priorità è l’emancipazione dalle importazioni di gas russo, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza energetica da fornitori esterni e garantire una maggiore sicurezza energetica. Questo impegno mira anche a sostenere l’Ucraina e a ridurre le tensioni geopolitiche legate alla dipendenza energetica da parte dell’Europa.

Abbiamo inoltre preso il rilevante impegno politico di mettere fine a ogni nostra significativa dipendenza dal gas russo, lavorando per abbandonarne le importazioni prima possibile, al fine di ridurre le entrate della Russia, come misura di supporto all​’Ucraina“.

Riduzione delle Emissioni di Metano

Il G7 si impegna a ridurre le emissioni di metano, un potente gas serra, con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Questo impegno include misure per ridurre le emissioni derivanti dalle filiere dei combustibili fossili e per promuovere pratiche agricole più sostenibili.

Aumento della Sicurezza e della Sostenibilità delle Materie Prime Critiche

Un’altra priorità è aumentare la sicurezza e la sostenibilità delle materie prime critiche, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da risorse non rinnovabili e promuovere pratiche di approvvigionamento più sostenibili. Questo impegno mira anche a garantire una maggiore resilienza dell’economia globale di fronte alle perturbazioni del mercato delle materie prime.

Eliminazione delle Emissioni di Gas Serra Diversi dalla CO2

Il G7 si propone di eliminare le emissioni di gas serra diversi dalla CO2, con l’obiettivo di ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici e mitigare i loro effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana. Questo impegno include misure per ridurre le emissioni di gas come il metano e il biossido di azoto, che contribuiscono al riscaldamento globale.

Creazione di un “Hub G7” per Accelerare le Azioni di Adattamento

Il G7 intende creare un “Hub G7” dedicato ad accelerare le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, con l’obiettivo di promuovere la resilienza delle comunità e delle infrastrutture di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici. Questo hub fornirà supporto tecnico, finanziario e logistico per aiutare i paesi a implementare strategie di adattamento efficaci.

Istituzione di una “Coalizione G7 sull’Acqua”

Il G7 ha deciso di istituire una “Coalizione G7 sull’Acqua”, con l’obiettivo di promuovere la gestione sostenibile delle risorse idriche e affrontare le sfide legate alla scarsità d’acqua e all’inquinamento idrico. Questa coalizione fornirà un forum per lo scambio di conoscenze e migliori pratiche e promuoverà la collaborazione internazionale per affrontare le sfide legate all’acqua.

Sviluppo di un’Agenda Volontaria su Tessile e Moda Circolari

Il G7 si impegna a sviluppare un’Agenda Volontaria su Tessile e Moda Circolari, con l’obiettivo di promuovere pratiche di produzione e consumo più sostenibili nel settore tessile e della moda. Questa agenda includerà misure per ridurre gli sprechi, promuovere il riciclo e l’uso di materiali riciclati, e promuovere la trasparenza e la responsabilità sociale nel settore della moda.

Assicurare una Transizione Giusta verso l’Energia Pulita nei Paesi in Via di Sviluppo

Il G7 si impegna a garantire una transizione giusta verso l’energia pulita nei paesi in via di sviluppo, con particolare attenzione all’Africa. Questo impegno include misure per sostenere lo sviluppo di infrastrutture energetiche sostenibili, promuovere l’accesso all’energia pulita e sostenibile, e fornire assistenza tecnica e finanziaria per aiutare i paesi a ridurre le loro emissioni di gas serra e a promuovere lo sviluppo sostenibile.

La riunione del G7 Clima, Energia ed Ambiente di Torino ha prodotto una serie di nuovi impegni e programmi, che rappresentano un seguito preciso agli obiettivi concordati alla COP 28. Questi impegni inviano un chiaro messaggio agli altri Paesi, in particolare alle maggiori economie, sottolineando il livello di impegno necessario per affrontare adeguatamente la sfida del cambiamento climatico.

Attuazione delle Decisioni del Vertice

Il documento finale del Vertice del G7 ribadisce gli impegni già assunti nelle precedenti sessioni e avvia la loro concreta e significativa attuazione. Questo include strategie chiave nel settore energetico, come la chiusura delle centrali a carbone entro la prima metà del prossimo decennio e il potenziamento delle energie rinnovabili e della ricerca sulla fusione nucleare.

“È stato infatti possibile, con un impegno comune, coniugare le differenti esigenze e sensibilità nel segno di un obiettivo condiviso che è ambientale ed energetico ma anche improntato alla solidarietà fra i paesi del G7 e quelli in via di sviluppo. Vanno in questa direzione le decisioni assunte sull’uscita dal carbone, sulla moltiplicazione della capacità di accumulo di energia, sul sostegno all’adattamento nei paesi del sud del mondo, sull’energia da fusione. È importante che le grandi economie del pianeta assumano la responsabilità e l’onere anche finanziario di condurre la sfida per la transizione ecologica e per attuare un nuovo modello di sviluppo sostenibile”, ha ancora dichiarato Picchetto.

Il documento finale del Vertice, nel ribadire gli impegni già assunti nelle precedenti sessioni del G7, ne avvia la concreta e significativa attuazione.

Gli ulteriori impegni

– la riduzione del 75% al 2030 delle emissioni di gas metano dalle filiere dei carburanti fossili;

– decarbonizzazione degli impianti industriali e hard-to abate ricorrendo alle tecnologie innovative tra cui CCS, l’idrogeno rinnovabile a basse emissioni e biometano;

– promuovere la sicurezza di approvvigionamento delle materie prime critiche mediante la concreta attuazione del Piano previsto al G7 dello scorso anno.

Sono state inoltre confermate le diverse opzioni per la decarbonizzazione del settore stradale.

Importante tutta la parte che riguarda l’adattamento ai cambiamenti climatici in cui si registrano una serie di impegni e nuove iniziative come “G7 Adaptation Accelerator Hub” che nasce dall’esigenza di trasformare le priorità dei piani di adattamento dei paesi in via di sviluppo più vulnerabili in piani d’investimento capaci di attrarre finanziamenti pubblici e privati.

Il Piano Mattei

L’impegno per la collaborazione in particolare con i paesi africani, sulla scorta della impostazione politico-culturale del “Piano Mattei” è evidenziata altresì dalla creazione di un Hub del G7 dedicato alla promozione di un approccio comune da adottare nelle iniziative progettuali di gestione sostenibile del suolo in Africa e nel bacino del Mediterraneo.

In questo campo di tutela e delle risorse naturali va inserita anche la decisione di istituire una “Coalizione G7 sull’Acqua”, che rappresenta la prima iniziativa dei G7 sul tema e che potrà essere il luogo di discussione e di confronto per facilitare una sintesi delle posizioni comuni da rappresentare nei consessi internazionali.

In materia di economia circolare di rilievo è la decisione di incaricare “l’Alleanza del G7 sull’Efficienza delle Risorse” di lavorare, entro la fine del 2024, allo sviluppo di una comune “Agenda volontaria sul Tessile e la Moda Circolari” tra governi, imprese, e stakeholder allo scopo di guidare il cambiamento all’interno dell’industria tessile e della moda promuovendo pratiche di economia circolare lungo l’intera catena del valore, contribuendo così a combattere il fenomeno del “fast fashion” e i relativi impatti ambientali. Questa iniziativa è stata concordata anche con B7 IT, la riunione delle “Confindustrie” dei paesi del G7 che si sono riunite a Torino nei giorni scorsi.

Le scelte internazionali

Accanto a queste decisioni vanno segnalate le conferme di importanti scelte assunte recentemente a livello internazionale quali:

– ribadire l’intenzione di perseguire l’obbiettivo di raddoppiare i finanziamenti per l’adattamento riconoscendo il ruolo cruciale della finanza pubblica:

– riconoscere che la risposta alle esigenze dei Paesi in via di sviluppo passa necessariamente attraverso la mobilizzazione di tutti i flussi finanziari disponibili e l’utilizzo di una pluralità di strumenti finanziari e il coinvolgimento del settore privato;

 – impostare standard ambiziosi di qualità dell’aria tenendo conto delle linee guida più recenti dell’OMS;

– implementare l’impegno come G7 a fermare l’inquinamento da plastiche, con particolare riferimento al mare e agli oceani, e a intraprendere azioni lungo tutto il ciclo di vita, dalla prevenzione dell’inquinamento da plastiche fino al riciclo, affrontando anche il tema delle microplastiche in termini di fonti, vie di trasmissione e impatti.

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