Il quinto Festival di Sanremo targato Amadeus debutta con una media di ascolti di 10 milioni 561mila telespettatori, con il 65.1% di share. Più nello specifico, nella prima parte (dalle 21:25 alle 23:31) gli spettatori sono stati 15.075.000 con il 64.34% di share. Numeri monstre per una serata monstre: entusiasmo alle stelle in conferenza stampa. Statistiche a parte, we are ready for Sanremo 2024 seconda serata.
“Amadeus grandissimo interprete dello spirito del Servizio Pubblico”
Il programma
Amadeus sarà affiancato da Giorgia, che festeggerà anche i 30 anni del brano “E poi”.
Sul palco si esibiranno 15 cantanti, che saranno presentati dagli altri 15 non impegnati a cantare.
Gli accoppiamenti sono avvenuti tramite un simpatico sorteggio guidato da Amdeus e Giorgia: chiamati a sorteggiare i colleghi della sala stampa “roof”.
Tra gli ospiti della serata, il pianista Giovanni Allevi, il cantante e attore Leo Gassmann, il cast di Mare Fuori 4 e la superstar John Travolta.
In Piazza Colombo ci sarà Rosa Chemical, mentre sulla nave Costa Smeralda si ballerà con Bob Sinclar dietro la consolle.
Votazione: televoto 50%, giuria delle radio 50%. Verranno annunciati i top 5 della serata.


Le canzoni
Quelle che leggerete di seguito sono le impressioni sulle 15 canzoni, come sempre a modo mio, compreso il richiamo al ritornello. Non ci sono voti, perché essendo nella giuria ufficiale non posso farlo.
Fred De Palma – “Il cielo non ci vuole” (F. De Palma, J. Ettorre e J. Boverod)
“Ma tu promettimi che staremo bene anche all’inferno. Il cielo non ci vuole”
Beat potente, pronto a spettinare le prime file dell’Ariston e le radio. Da aspettativa. Ma “sparami adesso sparami ora” mi ricorda qualcosa, qualcuno.
Renga & Nek – “Pazzo di te” (F. Renga, Nek, D. Mancino e Dardust)
“E per questo anch’io sono pazzo di te e non sai come vorrei farne a meno”
Professionisti come pochi. Una perfetta “convenscion” di musica italiana, l’amore cantato alla vecchia maniera, da parte di una boy band ormai adulta.
Alfa – “Vai!” (Alfa, M. A. Jackson e I. B. Scott)
“Mi han detto punta al sole ma non come Icaro, che il mondo è troppo grande per pensare in piccolo”
Radiofonica e paracula, un po’ Oasis, un po’ Blur, con una spruzzata di Ed Sheeran, ma il ragazzo ci sa fare.
Dargen D’Amico – “Onda alta” (D. D’Amico, E. Roberts, G. Fazio, S. Marletta e Cheope)
“Sta arrivando l’onda alta, stiamo fermi e non si parla e non si salta”
Tutti in discoteca, fottiamocene e balliamo, anche se si parla di sociale. Interessante e vario. Tormentone assicurato. Strepitosa la performance dietro lo scranno, del mio amico, il Maestro Enzo Campagnoli, sempre una garanzia.
Il Volo – “Capolavoro” (Will 2022) (E. Roberts, S. Marletta e M. Tenisci)
“Cadi dal cielo come un capolavoro, prima di te non c’era niente di buono”
Proprio non riesco a digerirli, ma, antipatia a parte, mi sembra sia sempre la solita solfa. Anzi, lo è #stendiamounvelopietoso
Gazzelle – “Tutto qui” (Gazzelle e F. Nardelli)
“Vorrei guardare il passato con te addosso al muro col proiettore”
Cinque righe di curriculum sul sito ufficiale della RAI: sostanzialmente #machicazzè? Il fratello gemello di Oskar degli Statuto.
Emma – “Apnea” (E. Marrone, P. Antonacci, J. Boverod e D. Petrella)
“È colpa mia se adesso siamo in bilico, ma è colpa tua”
Insomma, di chi cazzo è la colpa? Un tantino deludente.


Le canzoni II
Mahmood – “Tuta gold” (Mahmood, J. Ettorre e F. Catitti)
“5 cellulari nella tuta gold, Baby non richiamerò”
Ricco di ritmo, bassi e sonorità del sud del Mediterraneo, potente e contaminata: una versione elettronica di Cheb Khaled. Stavolta mi piace (e detto da me…)
Big Mama – “La rabbia non ti basta” (BigMama, L. M. Lazzerini, E. Brun e E. Botta)
“Guarda me, adesso sono un’altra, la rabbia non ti basta”
Radiofonica, anche se mi aspettavo di più. Potenziale inespresso.
The Kolors – “Un ragazzo una ragazza” (A. Stash Fiordispino, D. Petrella, A. Fiordispino e F. Catitti)“Un ragazzo incontra una ragazza, la notte poi non passa, la notte se ne va”
Quasi omonima del film e della canzone di Nino D’Angelo. Ma niente neomelodico: un vortice di musica up-tempo, batteria e basso incessante. Fonte di ispirazione “Salirò” del mai celebrato abbastanza Daniele Silvestri. Stash & friends però, non sbagliano più un colpo, anche se questa non è potente e immediata come “Italodisco”.
Geolier – “I p’ me, tu p’ te” (Geolier, D. Simonetta, P. Antonacci, D. Totaro, F. D’Alessio, G. Petito e Michelangelo)
“E stev pnzann a tutte le cose che ho fatto e tutto quello che ho perso non posso fare nient’altro”
Ritmo tribale, rap, pop, sudamericano. Cinque righe di curriculum sul sito ufficiale della RAI: sostanzialmente #machicazzè? Ma almeno reppa (o rappa), contrariamente ad altri, anche se in certi momenti servirebbero i sottotitoli. Mi ricorda “Cenere” di Lazza, ma è un dettaglio.


Le canzoni III
Loredana Bertè – “Pazza” (L. Bertè, L. Chiaravalli, A. Bonomo e A. Pugliese)
“Io sono pazza di me di me e voglio gridarlo ancora”
La regina del rock italiano è tornata più in forma che mai. Unica standing ovation durante la prova generale. Vorrà pur dire qualcosa. Si, vuol dire il primo posto nella classifica della sala stampa. E se fosse così anche sabato sera? Aspetto fiducioso.
Annalisa – “Sinceramente” (Annalisa, D. Simonetta, P. Antonacci e S. Tognini)
“Sinceramente quando quando quando, piango anche se a volte mi nascondo”
Ha fatto centro anche stavolta con un up-tempo che conquisterà radio e pubblico. Una “Musica leggerissima” (a sua volta presa dagli Empire of the Sun), ma la voce c’è. Tormentone estivo assicurato.
Irama – “Tu no” (Irama, G. Nenna, G. Colonnelli, F. Monti e E. Mattozzi)
“Tu sorridevi cercavi un modo per proteggermi, però non c’eri”
Ballad abbastanza potente, ma che sa di già sentito e risentito. Come sempre l’ispirazione, e qualche nota, sono prese da Lewis Capaldi, sua musa prediletta. Spero che quasr’anno sappia con quale intonazione cantare.
Clara – “Diamanti grezzi” (C. Soccini, A. La Cava e F. Catitti)
“Cosa siamo noi? Solo diamanti grezzi cadono in mille pezzi di una storia sola”
Le atmosfere ricordano un po’ il sound di Elodie, e di tante altre. Già sentito anche in questo caso. E il titolo è paro paro a un brano del 2022 dei Malpensa (band indie milanese).


La top 5
Giorgia sempre emozionante, nonostante a volte ecceda nei virtuosismi.
Molto toccante il momento dedicato a Giovanni Allevi un gradito ritorno, “un piacere immenso” come ha sottolineato Amadeus. Visibilmente commosso, martoriato dalla malattia, è un esempio per tutti, e qui mi fermo per non cadere nella retorica da quattro soldi. Giusto per sdrammatizzare: chissà se nel backstage c’era Pino Scotto a scaricare “camio” (questa è per pochi).
John Travolta non ha massaggiato i piedi a Victoria Cabello, e questa è cosa buona e giusta, ma il ballo del qua qua è stata una delle cose più trash della storia di Sanremo e della televisione. #stendiamounvelopietoso.
Ma veniamo alla top 5 di Sanremo 2024 seconda serata, che vede questa classifica provvisoria: 5° Mahmood, 4° Loredana Bertè, 3° Annalisa, 2° Irama e 1° Geolier. Non ve lo aspettavate, vero? Neanch’io, #esumabinciapà.
Leggi anche:
Sanremo 2024 prima serata: tutti insieme appassionatamente