Sanremo 2024 terza serata: Amadeus cala la seconda quindicina

La seconda serata del 74° Festival della Canzone Italiana – in onda dalle 21.17 all’1.33 su Rai 1 – è stata vista da 10 milioni 361 mila spettatori, con uno share del 60.1%. Il picco di ascolti è stato registrato alle 21.27 con 15 milioni 236 mila spettatori. Picco di share alle 24.27 con il 70,1%.

Nonostante questi numeri, la serata è stata lenta, a tratti noiosa, piena di inutili riempitivi. Del resto, 15 canzoni per una media di 3 minuti a canzone, fa 45 minuti (il tempo di una partita di calcio). Aggiungiamo pause tecniche, presentazioni, eccetera, e si arriva giusto a un’ora di diretta. Aggiungiamo anche qualche ospite, qualche marchetta, e si arriva al massimo a due ore di trasmissione. Fate voi, la matematica non è un’opinione. Comunque, stasera sicuramente si replica: welcome to Sanremo 2024 terza serata.

Il programma

Amadeus sarà affiancato dalla comica siciliana Teresa Mannino.

Sul palco si esibiranno 15 cantanti, quelli che non hanno cantato ieri sera, presentati dagli altri 15, impegnati ieri sera a cantare.

Tra gli ospiti, Russell Crowe con la sua band, Sabrina Ferilli ed Edoardo Leo (previsto per la serata iniziale, ma poi non convocato), Gianni Morandi ed Eros Ramazzotti. Quest’ultimo festeggerà il 40º anniversario del debutto al Festival con “Terra promessa”.

Stefano Massini e Paolo Jannacci dedicheranno una canzone ai morti sul lavoro.

In Piazza Colombo l’esibizione di Paola & Chiara, sulla nave quella di Bresh.

Votazione: televoto 50%, giuria delle radio 50%. Saranno annunciati i top 5 della serata.

sanremo 2024 terza serata - il programma delle uscite
Sanremo 2024 terza serata: il programma delle uscite

Le canzoni

Quelle che leggerete di seguito sono le impressioni sulle 15 canzoni, come sempre a modo mio, compreso il richiamo al ritornello. Non ci sono voti, perché essendo nella giuria ufficiale non posso farlo.

Il Tre – “Fragili” (Il Tre, G. Di Mario, P. Zou, F. M. Aprili e I. Sinigaglia)

Siamo fragili come la neve come due crepe e so che non è facile volersi bene”.

Se ne poteva fare a meno.

Maninni – “Spettacolare” (Maninni, R. W. Guglielmi, G. Pollex, M. F. Xefteris)

Ma abbracciami abbracciami che è normale, stringerti forte è spettacolare

Cinque righe di curriculum sul sito ufficiale della RAI: sostanzialmente #machicazzè?

Solo a me ricorda Ultimo, se non Arisa? (chiedo per un amico).

Farà la fine dei vari Sethu, Fulminacci, Fasma, Random, Will, Shari, eccetera.

bnkr44 – “Governo punk” (D. Caponi, A. Locci, D. Lombardi, P. Serafini, M. Vittiglio, J. Ettorre, D. Lombardi e J. Adamo) “Scrivo dentro un garage, la mia testa è un collage”

Otto autori per partorire sta minchiata da generazione Z andata a male.

Dei PTN che non ce la faranno. #esumabinciapà e ci aggiungo #stendiamounvelopietoso

eros ramazzotti fuori dal teatro ariston

Le canzoni II

Santi Francesi – “L’amore in bocca” (A. De Santis, M. L. Francese, A. Filippelli, D.G. Bestonzo e C. Del Bono)

“Mi hai lasciato con l’amore in bocca, senza farlo apposta”

I ragazzi sono di Ivrea, quindi, giusto per campanilismo, mi limito a dire che mi aspettavo qualcosa di più. Potenziale inespresso.

Mr.Rain – “Due altalene” (Mr. Rain e L. Vizzini)

Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme, anche se dura un secondo come le comete

Il coro acchiappa voti stavolta è rimasto a casa, ma c’è l’altalena. Non so se basterà. Io non lo sopporto a prescindere.

Rose Villain – “Click boom!” (Rose Villain, A. Ferrara e D. Petrella)

“Se non m’importa di te, non m’importa di me”

Lapalissiano e radiofonico. Poco più di cinque righe di curriculum sul sito ufficiale RAI: sostanzialmente #machicazzè?

Alessandra Amoroso – “Fino a qui” (A. Amoroso, F. Abbate, J. Ettorre, Takagi & Ketra)

Sarà che questa vita non la prendo mai sul serio e che magari un giorno me ne pento, ma ora no

Power ballad Alessandra doc. A me piace.

Ricchi e Poveri – “Ma non tutta la vita” (E. Roberts, S. Marletta e Cheope)

“Dammi retta scendi adesso in pista gira, gira, girerà la testa”

I due superstiti scoprono il reggaeton e sono moderni più di tanti giovani, e si divertono un mondo.

Da ammirare il coraggio, l’umiltà e la voglia di rimettersi in gioco.

Angelina Mango – “La noia” (A. Mango, Madame e Dardust)(Vasco Rossi 1982)

Muoio senza morire in questi giorni usati, vivo senza soffrire”

Spiazzerà tutti, classifica compresa, perché le doti ci sono. Una Madame che canta e di cui si capiscono le parole.

sanremo 2024 seconda serata - i ricchi e poveri

Le canzoni III

Diodato – “Ti muovi” (A. Diodato)

Tu ancora ti muovi qui dentro, ti muovi cerchi l’ultima parte di me

Ballad raffinata e intima, anche in questo caso Diodato doc. Personalmente la trovo da brividi.

Ghali – “Casa mia” (Ghali, D. Petrella e Michelangelo)

Ma il prato è verde, più verde, più verde sempre più verde”.

Idolo assoluto per le strade di Sanremo: tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Chissà perché. La canzone ha il titolo omonimo a una della Equipe 84 (1971).

Negramaro – “Ricominciamo tutto” (G. Sangiorgi)

“E allora piove da quel buco sulle teste sì, ma non fa niente. Tanto si riparte”

Bentornati. Le citazioni di Lucio Battisti stanno a pennello in una canzone Negramaro doc (anche se non so se sia un complimento).

Fiorella Mannoia

Fiorella merita un capitolo a parte.

Presenta “Mariposa” (F. Mannoia, C. Di Francesco, Cino, Cheope e F. Abbate).

“Mi chiamano con tutti i nomi, tutti quelli che mi hanno dato”

Energia e girl power, una Fiorella “vecchia maniera” quanto mai piacevole. Sentire Fiorella cantare è come vedere una persona di …anta anni, entrare in un bar di provincia, dove ci sono tre pischelli che giocano a carte; ordinare un caffè e vederla sedersi al tavolo con i ragazzi, prendere le carte in mano e calare settebello, asso di denari, fare “scopa”, finire il caffè e andarsene.

A proposito di caffè (dai, facciamo un po’ di gossip): Fiorella arriva in ritardo alla prova generale e, per scusarsi con l’orchestra, lascia 60 caffè pagati, al bari del Teatro Ariston.

Si, lo hanno scritto in tanti, la canzone è alquanto Faber style, ma Dio benedica canzoni come queste.

sanremo 2024 terza serata - fiorella mannoia al bar del teatro ariston mentre beve un caffè
Fiorella Mannoia -Foto di Maury Maurix

Sangiovanni – “Finiscimi” (Sangiovanni, P. Miano, F. Vaccari, A. Ferrara e F. Campedelli)

Finiscimi fammi sentire quanto sono pessimo, quanto ti ho mancato di rispetto

Ballad generazione Z. E mi fermo, altrimenti volano farfalle (e piovono madonne, citazione da una gag del mio amico Giancarlo Aiosa).

La Sad – “Autodistruttivo” (M. Botticini, F. E. Clemente, E. Fonte, R. Zanotti e M. Paganelli)

L’amore spacca il cuore a metà, ti lascia in coma dentro il solito bar

Rock? Punk? Ma per favore! Sono soltanto l’equivalente dei Colla Zio lo scorso anno, ma con pettinature simil-punk.

Sono stati gli ultimi a uscire. Sarà un caso?

La top 5

Vale lo stesso discorso fatto ieri sera: serata troppo lunga, noiosa, infarcita di “tutto quanto fa spettacolo” e che serve solo a interrompere di continuo la serie delle canzoni in gara. Ma tant’è.

E comunque, piuttosto che convocare Russell Crowe, era meglio far fare un medley a Eros Ramazzotti (per dire, eh…).

#stendiamounvelopietoso sulla battute sparse qua e la riferite a John Travolta. il mio punto di vista? colossale figura di merda di tutti e tre: Ama, Ciuri e Gianni.

Ma veniamo alla top 5 di Sanremo 2024 terza serata, che vede questa classifica provvisoria: quinto Mr Rain, quarto Il Tre, terza Alessandra Amoroso, secondo Ghali e prima Angelina Mango.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.