Era il 30 gennaio 2020 quando due turisti cinesi provenienti dalla Cina risultavano positivi al Sars Cov2. Quella che doveva essere poco più di un’influenza, che non sarebbe mai arrivata in Europa, e che casomai fosse successo, avrebbe trovato un sistema sanitario solido e preparato, stava per impattare violentemente sulle vite di tutti noi.
A distanza di poco più di 20 giorni, sarebbe toccato a Mattia: il primo italiano e da lì a venire, una catastrofe dalle proporzioni immani, si sarebbe abbattuta sull’esistenza di milioni di famiglie.
Sono positiva
A due anni di distanza, mi telefona Eliana, una sera qualunque di un gennaio tempestato da tamponi molecolari ed antigenici di seconda e terza generazione e con la voce rotta e tremante, balbetta: “Dottore, sono positiva, sono asintomatica ma ho tanta paura… sono terrorizzata”.


Scene da una pandemia
I camion militari di Bergamo che sfilano nella notte, i fotogrammi rubati alle terapie intensive, la conta quotidiana di contagiati, ricoverati e deceduti ha prodotto nella psiche di molti effetti disastrosi. Numerose persone sono state completamente travolte da un’ondata di panico che ha sconvolto le loro menti, lasciandole in un terrore senza precedenti. Eliana ha venticinque anni, non ha sintomi, ha solo un tampone positivo eppure vede comparire avanti ai suoi occhi immagini spettrali.
Il potere delle immagini
Il potere delle immagini: riempiono la nostra Anima, popolando il Senzatempo, lasciandoci immobili in un’emozione. La cristallizzano. E allora il panico ha gioco facile, diventa padrone assoluto della situazione, ed un’angosciante ansia si diffonde come fa la marea quando conquista centimetro dopo centimetro la battigia.
Il panico
Il termine panico deriva dal dio Pan, figlio di Dioniso, divinità delle tradizioni pagane, un dio perennemente allegro, venerato ma anche temuto. È l’archetipo del signore della natura e degli istinti, dell’energia vitale che anima il mondo. Il suo improvviso manifestarsi provoca terrore nelle ninfe, che fuggono di fronte a lui. Più esse fuggono e più Pan le insegue. E il Panico nasce proprio da questo corto circuito psichico rappresentato dal fuggire delle ninfe e la paura di essere raggiunte.
In questo binomio c’è la dinamica dell’attacco di panico: lo spavento crea malessere, il malessere alimenta lo spavento!
Infodemia
Ma cosa c’è dietro lo spavento di Eliana?
Un’infodemia senza precedenti, una marea di informazioni televisive, radiofoniche, sulla carta stampata e sui siti internet che può sconvolgere chiunque. Il potere dei media sta proprio qui: riuscire a plasmare le coscienze, modellare le convinzioni, strutturare le credenze. Eliana ha paura. Dice: “Non voglio morire…” eppure è asintomatica, non ha nemmeno un leggero raffreddore. Ha fatto il tampone perché doveva partire per un viaggio ed era richiesto prima dell’imbarco.
Gelsemium
E’ il medicinale omeopatico adatto in questa circostanza: la paura della morte, l’angoscia di Eliana, i suoi tremori, la voce che quasi non esce, e balbetta appena qualche parola. I suoi incubi diventano spettri pronti ad inseguirla nel buio della notte fin nel silenzio dell’Anima. E’ indifesa. Ma quante Eliane ho conosciuto in questi due anni? Tante: troppe! Ragazze, donne, uomini fiaccati da una paura cieca, che ottunde la ragione.
Dog rose of the wild forces
La Bauera sessiliflora è una pianta endemica dell’Australia con rami pungenti, foglie trifogliate e fiori rosa da da cui si ricava l’essenza dog rose of the wild forces. E’ indicata per il panico, per la paura che ti fa perdere il controllo e quel terrore angosciante che i media diffondono, fa sedimentare l’ansia e riprendere il controllo delle tue emozioni
Negativa
Dopo dieci giorni da quella sera, Eliana ha rifatto il tampone: negativo. Adesso ha un sorriso diverso, più intenso, più maturo, più caldo. Ora che è passata attraverso le forche caudine dei suoi fantasmi, si sente cambiata: “Dopo aver vissuto la paura, posso dire che mi sento più forte”.