Terza serata anche per Paolo Demaria

Continuano i trucchi di Paolo Demaria sul palco dell’Ariston, nella terza serata di questo Festival. Ieri con la seconda manche dei vip è stata la volta dei look di Enrico Nigiotti, Junior Cally, Pinguini Tatti Nucleari e, grande ospite della serata, Zucchero.

Junior Cally

Quello che incuriosiva di più, se non altro per la difficoltà, era sicuramente Junior Cally. Come si fa a truccare un cantante mascherato? «Il mio lavoro è intensificare l’unica parte del volto che sarà visibile: lo sguardo». Matita intorno agli occhi, quindi, per dare un’intensità da indonesiano, resa più facile dai lineamenti scuri del cantante. Sotto la maschera, però, non mancherà comunque la base: un primer molto naturale, che garantisce la durata del make-up e la resistenza al sudore. Per finire: correttore, fondotinta e mascara trasparente, tutti strumenti tradizionalmente utilizzati per il trucco maschile. In ogni caso mistero svelato: la maschera è stata abbandonata.

Nigiotti e Riki

In gara anche Enrico Nigiotti: per il cantautore livornese un make-up più leggero, senza contorno occhi, e un colpo di spazzola ai capelli che all’ultimo momento si decide se legare o lasciare liberi.

Si continua poi con Riki, «un ragazzo d’oro» ci racconta il truccatore. Per lui un make-up invisibile ma molto curato: base impercettibile a video per uniformare il colore della pelle, infoltimento delle sopracciglia e gioco di ombre su naso e zigomi. È il classico trucco cinematografico-televisivo e riguarda l’uso dell’aerografo, strumento che permette di creare lavori di fino, ma non molto usato perché molto più sofisticato e adatto solamente a una pelle perfetta come quella di Riki.

Sugli occhi alternanza di chiari e scuri per dargli risalto e naturalezza. Per finire, mascara trasparente e un filo di burrocacao. Per l’acconciatura spettinata, asciugatura, un po’ di gel e lacca per fissarne il disordine.

Stasera in duetto con lui c’è Ana Mena. Il suo trucco è complicato perché è bella da sé e mantenerne la naturalezza coprendola un po’ è la vera impresa. Per lei, quindi, Demaria ha optato per una base naturale, sfumature con colori tinta terra e un filo di eyeliner.

Paolo Demaria E Nigiotti terza serata del festival

Foto copertina da La Stampa.it

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.