Trip to Trieste: è partita la maratona benefica su due ruote

Due ciclofili per scelta, provenienti dal mondo del sociale e dell’impresa che decidono di fare “coppia” per solidarietà. Una stretta di mano che con “Trip to Trieste” sigla un impegno a sostegno del programma “La casa del dono”, in favore dell’Associazione triestina “ABC” che accoglie i genitori dei piccoli ricoverati all’ospedale pediatrico Burlo Garofolo.

Sono Edi Righi, Presidente di BeChildren Onlus, e Cristiano Bilucaglia, Presidente di uBroker Srl, novella coppia di “Coppi e Bartali della solidarietà”, simbolo concreto “del sodalizio imprescindibile che deve sempre legare il comparto produttivo a quello del welfare, chi produce benessere a chi soffre ed è senza risorse”, come spiegano gli stessi.

Trip to Trieste - i due imprenditori vestiti da ciclisti con le loro bici

Trip to Trieste

Lo scopo del progetto “Trip to Trieste” è quello di garantire accoglienza alle famiglie non triestine e non abbienti con giovanissimi figli ricoverati all’IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo del capoluogo friulano. Mettere quindi a disposizione delle abitazioni atte al soggiorno dei parenti durante la degenza e la riabilitazione dei minori.

Si fa così realtà la partnership conclusa felicemente a Febbraio 2020 fra ‘BeChildren Onlus’, e l’Associazione triestina ‘ABC’ con il prezioso sostegno di ‘uBroker Srl’, in nome dell’attenzione ai più piccoli e alle loro famiglie, bruscamente stoppata dal dilagare della pandemia da Covid-19”, esordiscono in coro i due protagonisti dell’avventura ciclabile.

I due imprenditori percorreranno in una settimana in bicicletta un lungo tragitto a tappe che, dall’Emilia-Romagna attraverso il Veneto, li condurrà a Trieste.

Il percorso

Sono partiti il 17 settembre da Reggio Emilia, e raggiugneranno le città di Ferrara (il 17/09), Chioggia (18/09), Padova (19/09), Treviso (20/09) e Bibione (21/09, in un percorso di 490 km di strade secondarie. Ogni tappa prevede un incontro con i benefattori di BeChildren Onlus, i collaboratori e la rete commerciale di uBroker chiamati a raccolta per sostenere l’iniziativa. In ogni appuntamento verranno spiegate le sinergie con le quali si procederà nel progetto di solidarietà.

Tappa finale, il 22 settembre, Trieste. Il giorno seguente, alle ore 11, presenzieranno all’inaugurazione de ‘La Casa del Dono’, uno degli alloggi solidali così ribattezzato per l’occasione di cui BeChildren, grazie alla generosa sensibilità di uBroker Srl, ha scelto di impegnarsi nell’onorare i costi di locazione.

In questa occasione, offriranno le chiavi dell’appartamento alla prima famiglia che sarà ospite della struttura.

Un viaggio a prova di Covid-19

Il viaggio che, inizialmente, avrebbe dovuto concludersi a Trieste lo scorso 24 aprile, giungerà a compimento invece il prossimo 23 Settembre, giorno in cui cade la memoria di San Pio da Pietrelcina, figura che proprio ai malati e ai sofferenti dedicò una vita intera. Albert Einstein diceva che ‘Coincidenza è il modo che Dio ha di restare anonimo’, e questo suona ancor più per noi come una preziosa benedizione”. Concludono all’unisono Edi Righi e Cristiano Bilucaglia.

Infatti, Trip to Trieste sarebbe dovuto partire in primavera, ma per ovvie ragioni, ha subito un inevitabile rinvio. Ma la solidarietà non si ferma, perchè la malattia, purtroppo, non si ferma. E il Covid-19 ha reso ancora più difficile molte situazioni in Italia. Per questo ha ancora più senso portarlo a termine oggi. Un forte segnale di impegno sociale, in un momento così delicato del nostro Paese.

Foto copertina da www.nursetimes.org

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”