“Una poltrona per due”: un classico delle feste che non smette di divertire

Nel panorama dei film delle feste, “Una poltrona per due” (“Trading Places”), diretto da John Landis nel 1983, si distingue per la sua freschezza e irriverenza. Ambientato durante il periodo natalizio, ma non uscito nel periodo natalizio, decisamente lontano dai soliti cliché, questo capolavoro della commedia americana racconta una storia di rivalsa sociale, truffe geniali e battute memorabili.

Il film si apre con un confronto tra due mondi agli antipodi: da un lato abbiamo Louis Winthorpe III (interpretato da Dan Aykroyd), un ricco e snob agente di cambio di Filadelfia, e dall’altro Billy Ray Valentine (Eddie Murphy), un truffatore di strada dalla parlantina sciolta.

Le loro vite si incrociano a causa di una scommessa assurda orchestrata dai fratelli Duke (Ralph Bellamy e Don Ameche), due anziani magnati senza scrupoli decisi a dimostrare che l’ambiente conta più delle capacità innate. Così, con un cinismo degno delle peggiori storie di Natale, i Duke orchestrano uno scambio di ruoli: Winthorpe viene rovinato e ridotto in miseria, mentre Valentine ottiene il suo lavoro e il suo status.

Characters

Il film è una vera e propria commedia di contrasti. Eddie Murphy brilla nel ruolo di Valentine, portando una dose di energia contagiosa e un umorismo tagliente, mentre Dan Aykroyd è perfetto come l’aristocratico che sprofonda nel caos della vita reale.

Accanto a loro, Jamie Lee Curtis interpreta Ophelia, una prostituta dal cuore d’oro che si allea con Winthorpe, dimostrando che anche nei momenti peggiori ci si può aggrappare alla solidarietà umana, e Coleman (Denholm Elliott), il fedele maggiordomo di Winthorpe, l’unica persona di buon cuore che anima la sua quotidianità.

Il film è una satira feroce sulla disuguaglianza sociale e sul potere dei soldi, con i fratelli Duke che incarnano il lato più oscuro del capitalismo: avidità e disprezzo per gli altri. Ma nonostante le sue tematiche serie, il tono rimane leggero e le gag si susseguono a ritmo serrato, offrendo momenti esilaranti, come la scena in cui Winthorpe si traveste da Babbo Natale mentre sprofonda sempre più nella disperazione.

“Vendo 200 aprile a 142”

Il culmine del film è l’epica vendetta di Winthorpe e Valentine, che si alleano per distruggere i Duke in borsa. Grazie a un piano geniale (e a una certa dose di spregiudicatezza), i due protagonisti sfruttano l’insider trading dei Duke a loro vantaggio.

La scena del trading alla Borsa delle materie prime di Wall Street è un concentrato di tensione e comicità. Quando Winthorpe grida la mitica frase “Vendo 200 aprile a 142”, il pubblico capisce che il piano sta funzionando alla perfezione.

Per i profani, questa frase indica la vendita di 200 contratti future sul succo d’arancia con scadenza ad aprile, a un prezzo unitario di 142 centesimi per libbra. Questo scambio, parte di una strategia orchestrata con precisione, manda in bancarotta i Duke e segna la vittoria dei protagonisti.

I Duke vengono ridotti sul lastrico, mentre i nostri eroi si godono il meritato trionfo su una spiaggia tropicale.

Ma il cinema può tutto e farà in modo che i fratelli Duke abbiano una chance di rinascita: durante una passeggiata notturna per le strade di New York, il Principe Akeem (“Il Principe cerca moglie” – 1988), regala un robusto rotolo di dollari a due senzatetto. I due homeless sono altro che Ralph Bellamy e Don Ameche, ovvero i fratelli Duke, finiti sul lastrico nel finale di “Una poltrona per due”.

Remastered 2024

Nel 2024, “Una poltrona per due” torna sugli schermi in una versione rimasterizzata che esalta i colori, i dettagli e le atmosfere anni ’80. La nuova edizione, arricchita da un restauro audio impeccabile, permette di apprezzare ancora di più la colonna sonora firmata da Elmer Bernstein e le performance indimenticabili del cast.

Un’occasione perfetta per le nuove generazioni di scoprire questo gioiello della commedia e per i fan di lunga data di rivederlo sotto una nuova luce.

Time after Time

Nonostante sia passato più di mezzo secolo dalla sua uscita, “Una poltrona per due” rimane una tradizione delle feste per milioni di spettatori. Sarà per l’umorismo irresistibile, per la critica sociale sempre attuale o per il fascino innegabile dei suoi protagonisti, ma il film continua a far ridere e riflettere.

E diciamolo: chi non sogna di gridare, almeno una volta nella vita, quella celebre battuta sul prezzo delle arance?

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.