Virus e fake news: le parole hanno un peso. #siateresponsabili

Sull’argomento coronavirus sul web sta girando tutto e il contrario di tutto. Virus e fake news. Ciò che è peggio è che diventano virali attraverso la condivisione fatta in buona fede. Il messaggio di De Meo: #siateresponsabili

Virus e fake news

Prima l’audio sulla crisi sanitaria all’Amedeo di Savoia di Torino, poi quello sul focolaio autoctono piemontese; e ancora, quello sulla cura a base di vitamina C e quelli sui tanti voli di elicottero sopra le città per fare opere di sanificazione. Le fake news non sono mancate nemmeno in tema di Coronavirus e, anche se sono state smentite dalla stampa italiana, non hanno comunque evitato di creare il panico e inutili catene di sant’Antonio che girano tra amici e parenti.

Per stare all’erta anche da questo punto di vista arriva il messaggio di Salvatore De Meo, parlamentare europeo. «In un clima surreale e difficile come quello che stiamo vivendo a causa del virus Covid-19, il peggior danno lo sta facendo chi continua a diffondere o ad alimentare notizie assolutamente prive di fondamento. Costoro sono i veri “untori”. Le loro false verità in questo momento non aiutano di certo a gestire la delicata fase dell’emergenza sanitaria. Rappresentano un ulteriore nemico invisibile che rischia di diventare ancor più pericoloso del Coronavirus».

Il messaggio dell’onorevole è chiaro. Chiede a tutti quelli che cercano di vestire i panni della Protezione Civile di immedesimarsi, piuttosto, in chi riceve questi messaggi. L’unico effetto sortito è quello di fomentare ancora di più il panico. Così facendo,si rischia solo di continuare a causare sovraffollamenti in supermercati e farmacie, proprio quello che si sta cercando di evitare. Pensiamoci: se ora tutti andassimo a comprare la vitamina C, che succederebbe?

#siateresponsabili

«Purtroppo la combinazione della paura con la superficialità nell’utilizzo delle nuove tecnologie rappresenta terreno fertile per le false notizie. Queste dilagano e proliferano fino a superare la verità dei fatti e a stravolgerla se non le fermiamo in tempo».

Da qui, l’invito di De Meo a tutti gli italiani concluso dall’hashtag #SIATERESPONSABILI.

«Ognuno di noi può fare la sua parte emarginando gli “untori” della disinformazione che stanno arrecando un grave danno all’intera nazione, già messa pericolosamente in ginocchio.

Noi usciremo da questo tunnel chiamato Covid-19. Con strascichi pesanti, ma ci rialzeremo. Perché l’orgoglio italiano è forte in tutto lo stivale. Non possiamo arrenderci di fronte a chi, nascondendosi dietro una tastiera, anche in un momento così difficile prova gioia nell’infangare, falsificare e colpire alle spalle chi lavora duramente in ogni settore per contenere e gestire l’emergenza. In un momento così particolare le notizie devono essere comunicate nel modo più equilibrato possibile, altrimenti si rischia di non rendere giustizia alla verità, ma soprattutto di mortificare il lavoro di chi si sta prodigando tra mille difficoltà per l’Italia intera.

Il lavoro della Polizia postale è quello di identificare i responsabili di notizie false, diffamatorie e ingannevoli. Da parte nostra, ognuno può fare di più: interrompere la catena dell’ignoranza, rifiutarsi di inoltrare a sua volta le notizie che non provengono da una fonte istituzionale ufficiale, bloccare questo virus che ha già contagiato molto di più del Covid-19».

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.