Scaccia i rumori del mondo con ironia e sound leggero. Zo Vivaldi, all’anagrafe Lorenzo Caio Sarti, è un cantante, produttore e polistrumentista classe 1997. Il 19 maggio è uscito il suo primo singolo da solista, “Rumors”.
Chi è Zo Vivaldi
Cresciuto tra Milano, Shanghai, Los Angeles e Cervia, Zo Vivaldi ha preso le influenze musicali e le ha messe nelle canzoni scritte per altri artisti e per sé. A Los Angeles ha conosciuto la cultura black, fatta di trap, hip-hop, r&b, soul. A Shanghai e Milano si è avvicinato al rock. «Tutte influenze – spiega – che mi hanno aiutato nella produzione dei miei brani».
Prima di pubblicare la sua prima canzone, Zo Vivaldi ha continuato a scrivere come autore per artisti della scena musicale italiana, come Fedez e Dark Polo Gang, oltre che per alcuni concorrenti del talent Amici.
La collaborazione con Fedez
Con il rapper Federico Lucia ha collaborato all’album “Paranoia Airlines”. «È stato un bel modo per mettersi in gioco – dice Zo Vivaldi –. In quel periodo ero a Los Angeles. Non ho mai incontrato Fedez, ma mantenevo i contatti con Michele Canova, suo produttore. Sono stati mesi di lavoro pieni e avvincenti. Era la prima volta che la mia musica veniva ascoltata da così tante persone».
“Rumors”
Il singolo d’esordio di Zo Vivaldi parla di rumori, insicurezze, paure da superare. Sono i “Rumors” che chiunque ha nella testa. Lorenzo, però, ne parla con la giusta spensieratezza. E nel farlo usa tutte le sue competenze musicali, da polistrumentista qual è. «La canzone – spiega – è nata in collaborazione con Davide Malvi. Abbiamo messo in display l’idea del testo, ci siamo messi a suonare e l’abbiamo creata così, in tempo reale».
Il videoclip di “Rumors”
Ora la speranza è che lo stesso successo arrivi per le sue creazioni. Ci ha messo un po’ a decidere di pubblicare qualcosa di suo. «Tenevo i pezzi nell’hard disk – racconta –. Ho sempre avuto paura del giudizio altrui, dei “rumors” come dico nella mia canzone. Ma poi mi sono detto che dovevo provarci».
Provarci per Zo Vivaldi significa metterci la faccia. Che poi non è così diverso dallo scrivere per gli altri. «Anche da autore scrivo sempre come se lo facessi per me. Ciò che conta è essere vero al 100%» dice il giovane artista.
La copertina del brano “Rumors”