50 Cent: “The Final Lap Tour 2023” approda a Strasburgo

Il rapper newyorkese 50 Cent approda in Europa con “The Final Lap Tour 2023”, che celebra il 20° anniversario dell’album “Get Rich or Die Tryin‘”. Questa la cronaca del concerto alla Zenith arena di Strasburgo.

50 Cent

Una vita “gangsta” dove personaggio pubblico e privato si fondono in un tutt’uno decisamente sopra le righe, per la felicità dei tabloid.

Relativamente pochi gli album pubblicati, giusto sei tra il 2000 e il 2014 (il primo mai ufficialmente messo in vendita, ma diventato preziosissimo bootleg), una miriade di featuring e una parallela carriera da attore di successo, co-protagonista tra gli altri del secondo e terzo capitolo di “Escape plan” e dell’ultimo “Expendables”, sempre sotto l’ala protettiva di Sylvester Stallone.

Protagonista della cronaca nera, tra sparatorie, “feud” niente affatto affettuosi con altri rapper che manco nel wrestling, e bancarotte varie.

Personaggio iconico, Curtis James Jackson III, nel bene e nel male: da spacciatore di crack nel Sothside newyorchese e superstar miliardaria ed imprenditore di successo, è stato un attimo.

“Only in America” come si dice d quelle parti.

The Final Lap Tour 2023

Il Tour che festeggia il ventesimo anniversario del suo album “Get Rich Or Die Tryin’!”, iniziato il 21 luglio scorso nello Utah, a West Valley City, dopo aver percorso in lungo e in largo gli States e il Canada, dal 28 settembre è approdato in Europa, con debutto ad Amsterdam.

Il tour ha toccato anche Milano, unica data in Italia, il 22 ottobre, e proseguirà in giro per l’Europa e per il resto del mondo, fino a concludersi il 21 dicembre a Abu Dhabi (UAE).

Quattro date in Francia: Nizza, Strasburgo, Nantes e Parigi.

La scelta del capoluogo alsaziano ha stupito gli stessi “strasbourgeois”, tanto che i biglietti sono andati esauriti appena poche ore dopo l’apertura della prevendita.

Fuori dai cancelli della Zenith Arena il pubblico è in paziente attesa. Una fila ordinata che farebbe la gioia di Checco Zalone, del resto siamo in un paese civile, addirittura suddivisa tra uomini e donne, per facilitare i controlli.

Nonostante i venti di guerra che soffiano sempre più insistenti dal Medio Oriente (siamo sempre nella città che ospita la sede ufficiale del Parlamento Europeo, dove la sicurezza è un fatto primario), si nota relativamente poca Police in giro. Ma quei pochi sono parecchio massicci e incazzati, da scoraggiare qualunque velleità casinara.

50 cent - il bilgietto d'ingresso relativo al concerto di Strasburgo

Busta Rhymes

La Zenith arena è piena da scoppiare e a creare la giusta “ambiance” ci pensa un deejay (probabilmente newyorkese pure lui) che per venti minuti regala dei mix al limite dell’umano.

Di solito questa musica (da noi si definisce “commerciale”), non è che mi provochi particolari “good vibes”, ma in questo contesto riesce a piacermi.

Sale sul palco l’amico di lunga data, guest star del tour, Busta Rhymes: il rapper di Brooklyn, da 12 nomination ai Grammy Awards, regala quarantacinque minuti di esibizione, pochi comunque per la sua vasta discografia.

Non può mancare “Break ya neck”: le labbra di Busta Rhymes diventano una mitraglia che spara parole a raffica, in un’onda di flow, per il visibilio e l’ammirazione del pubblico.

Standing ovation a quello che è più di un supporter che crea da par suo la giusta “hype” per il main event.

50 cent - il rapper Busta Rhymes sul palco di strasburgo

Get Rich or Die Tryin’ 

50 Cent sale sul palco puntualissimo alle 21h30 e regala al pubblico più di un’ora e mezza di spettacolo pirotecnico.

In perfetta forma, iconico nel look, Louis Vuitton, Versace, Gucci e ai piedi rigorosamente le Air Force 1: maglietta aderente a mostrare i bicipiti, cappellino d’ordinanza e una collana d’oro spessa due pollici, con appesa una croce, d’oro anche questa, che farebbe invidia al mio amico tamarrologo Manuel Negro.

Parte con “I’m on some shit” e non si ferma più, in un tripudio di luci, fumi, esplosioni di fuoco, piogge di coriandoli e video di back-drop.

Uno show a metà strada tra Hollywood, Las Vegas e uno strip club, che spacca di brutto e che racconta un ventennio di hip hop.

Sicuro di sé, maestoso, arrogante: 50 Cent deve essere così, perché questa è la natura delle grandi star del rap, mettersi in mostra.

Anni di rap e di hip-hop condensati in un’unica ed emozionante serata, che ha raggruppato più generazioni. Migliaia di smartphone che illuminano l’arena e che ondeggiano tra un scratch e un fiume di parole, creando un flow particolarmente emozionante.

Una di quelle serate che capitano una sola volta nella vita, proprio perché “Final Lap Tourlancia qualche sospetto sul fatto che questa potrebbe essere l’ultima tournée di 50 Cent nel futuro più o meno prossimo.

Un caloroso “Merci” a Gloria Delbosco per la preziosa collaborazione.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.