Cacao Trace: dolcezza e sostenibilità da 10 anni

Il progetto “Cacao Trace”, sviluppato da Puratos, esempio di buona pratica, presente al convegno “Chocolate… and beyond”

L’evento si è tenuto all’ambasciata belga in Vaticano. Alberto Molinari, general manager di Puratos Italia ha presentato i risultati del programma avviato oltre dieci anni fa: “Attenzione alle persone, al territorio e alla qualità sono fattori imprescindibili per una crescita sostenibile”

“Chocolate … and beyond”,  questo il titolo dell’incontro promosso dall’Ambasciata belga presso la Sante Sede per favorire un’approfondita riflessione sulla produzione del cacao e sulla possibilità di migliorare la sostenibilità dell’intera filiera. L’iniziativa, tenutasi nei giorni scorsi a Roma ha visto tra i protagonisti anche Puratos, azienda il cui quartier generale si trova a Parma, che fa parte di Puratos Group, multinazionale che offre una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato.

Un pomeriggio in Vaticano

Un pomeriggio durante il quale, dopo l’intervento introduttivo dell’Ambasciatore Patrick Renault, vari esperti del settore – economisti, rappresentanti governativi, cioccolatieri, produttori e distributori di cacao – provenienti da diversi Paesi, si sono confrontati e interrogati su progetti, già attivi, attenti alla sostenibilità dell’intera filiera e sui futuri sviluppi, alla luce anche dell’introduzione da parte del Parlamento europeo di una nuova legge per combattere la deforestazione globale. La legge, approvata un anno fa, mira a garantire che le merci importate nell’Unione Europea siano prodotte in modo sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale.

“Il nostro Paese, tra i maggiori produttori ed esportatori di cioccolato al mondo, non può non essere tra gli attori che elaborano proposte per assicurare un futuro sostenibile agli agricoltori e al pianeta che ci ospita. Favorire il dialogo tra realtà così diverse cercando di fare sintesi tra le varie esigenze di chi fa parte della filiera della produzione del cacao, senza penalizzare i Paesi più poveri, credo sia un dovere di tutti, di natura etica, che deve andare di pari passo con gli aspetti economici” ha commentato il padrone di casa, l’Ambasciatore belga presso la Santa Sede Patrick Renault presentando l’iniziativa.

Cacao Trace

Tra i relatori anche il general manager di Puratos Italia, nonché consigliere in diplomazia economica del Belgio, Alberto Molinari che ha presentato “Cacao Trace” programma avviato dalla multinazionale belga di cui l’azienda di Parma è parte. “Il programma ha ormai compiuto dieci anni e i risultati sono davvero incoraggianti anche se desideriamo fare ancora di più. I principi a cui ci ispiriamo, strettamente legati tra loro, sono due: “Great Taste, Doing Good”. Lavoriamo per ottenere la migliore qualità possibile intervenendo a supporto degli agricoltori in tutti i momenti cruciali, dalla coltivazione alla fermentazione sino alla tostatura. Questo ci permette di avere un prodotto di alta qualità e quindi di pagare loro un prezzo più remunerativo.

Contestualmente vengono attivate azioni positive che riguardano le comunità: si garantisce formazione, si creano scuole e servizi e, per ogni kg di  cioccolato venduto, agli agricoltori vengono restituiti dieci centesimi di euro. Complessivamente Cacao-Trace ha interessato oltre 15mila famiglie residenti in sette differenti nazioni: Costa d’Avorio, Camerun, Uganda, Vietnam, Filippine, Nuova Papua Guinea e Messico. Da aggiungere poi che nemmeno un grammo di cacao arriva da aree protette e che sono stati piantati oltre 500mila alberi per contrastare la deforestazione. Oggi ha sottolineatoAlberto Molinari – il 25% della produzione totale di Puratos avviene nell’ambito del programma Cacao-Trace. L’obiettivo è di arrivare al 30% entro il 2030.”

Delizie… senza peccato!

Al termine della conferenza, gli oltre duecento ospiti, hanno potuto assaggiare alcune delle creazioni a base di cioccolato proposte dall’estroso cioccolatiere belga Dominique Persoone, mâitre chocolatier sui generis, dallo spirito rock, che ha proposto anche alcuni cioccolatini a forma di teschio. Particolare attenzione hanno suscitato anche il cocktail a base di cacao e gin e le praline, dal cuore tricolore, con limone, origano e olio di oliva realizzati dai maestri cioccolatieri di Puratos Antonio Montalto, Nicola Visceglia e Alessandro Nirchio. Molto apprezzate infine la creatività e la qualità delle proposte della giovane chocolatier di origine camerunense Euphrasie Mbamba, fondatrice e CEO del brand Sigoji.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”