“Se artisti come te avessero il posto che meritano, il livello musicale mainstream sarebbe molto più alto”. Questo è uno dei commenti che ho trovato in calce al videoclip di “Subbuteo”.
“Ma che spettacolo. In Islanda stavo cercando curiosità sullo squalo della Groenlandia e su Wikipedia si parlava della tua canzone. Da lì ad ascoltare tutti gli album il passo è stato breve”. Commento al videoclip di “Lo squalo della Groenlandia”.
Dalla “Musick” a Wikipedia, passando per YouTube, il passo è davvero breve, a quanto pare.
Del disco, e di alcune canzoni, ve ne ho già parlato in precedenti articoli.
In questo caso ho voluto che fosse lo stesso Lorenzo a raccontarcele, e gli ho chiesto di scrivere “due” (per modo di dire), parole al riguardo: non si è tirato indietro, naturalmente, e con l’arguzia e l’ironia che lo contraddistinguono, ci regala questi “affreschi cantautorali” che rendono ancora più interessanti l’ascolto e la visione.
“Comunque sia è Musick, questa è Musick”
Subbuteo
È una canzone certamente nostalgica, ma speranzosa fin dall’incipit, non a caso al futuro: “Noi supereremo anche questa”. Parla di quello che per molti è il periodo più felice, la preadolescenza.
Per chi lo ha vissuto alla fine degli anni ’90 è stato un periodo ibrido, perfettamente a metà tra la vecchia società analogica, ancora lontana dalla schiavitù tecnologica arrivata con il nuovo millennio, e quella nuova, al contrario quasi totalmente digitalizzata. In quegli anni noi avevamo entrambe le cose, quindi ho voluto fotografare una spensieratezza fatta di dribbling, fango, ulivi, ma anche di stereo e videogiochi, il tutto riassunto nel finale del ritornello con la contrapposizione tra Fifa e Subbuteo.
All’epoca ci appassionavano alla stessa maniera, dedicavamo loro lo stesso tempo. Oggi non è più così. Ho voluto fare anche una citazione calcistica perché quelli erano anche gli anni dell’innamoramento a questo sport e alla propria squadra, nel mio caso la Roma. Però non ho voluto citare dei campioni, giocatori che amavo e ai quali sono rimasto legato anche dopo, bensì due grandissime delusioni, giocatori passati come meteore dalle parti di Trigoria come Gustavo Bartelt e Fabio Junior.
Ho voluto così, con questa citazione leggera, rappresentare da una parte la volatilità del tempo, dall’altra l’effimera importanza che nella vita diamo alle cose o a qualcuno, e la delusione che questo comporta.
Gianluca Grignani
Infine, cito Gianluca Grignani, anche se ne avrei potuti nominare decine: l’ho fatto non solo perché popolarissimo in quel momento, ma anche perché, dopo quel successo incredibile (e meritato) ha avuto tantissimi problemi, venendo spesso deriso e umiliato.
Non amo quando ci si approfitta delle fragilità umane, quando non le si comprende o, peggio, quando ci si prende gioco di loro. Viva Gianluca!
Lo Squalo della Groenlandia
Una sera, guardando la tv, vengo a conoscenza del fatto che moltissimi uccellini, tra i cui i comunissimi passerotti, possono essere in realtà molto longevi, arrivando anche ai 90 anni. Questa cosa mi colpisce moltissimo: quel piccolissimo uccellino che ogni tanto si posa sul tuo davanzale, con quel cinguettio fresco e squillante, quella leggerezza, quei colori, magari ha 80 anni.
Vado a controllare ed entro dunque in un terrificante loop “wikipedico” come a volte mi capita, che mi porta a navigare di pagina in pagina fino ad approdare in lidi del tutto imprevisti.
Scopro così una classifica: gli animali più longevi della Terra. Al primo posto c’è una medusa potenzialmente immortale, in grado di invertire il ciclo vitale e tornare polipo (da qui l’incipit del pezzo “È meglio essere medusa o polpo / cambiare forma dimensione e corpo”, unico caso nel regno animale. Per quanto interessante, io però cercavo in classifica un animale grande, magari imponente. Ed eccolo lì, al settimo posto, che sembra quasi citare Guccini: “Tornate a casa nani, levatevi davanti”.
Lo Squalo della Groenlandia. 1000 kg di carne spalmati su 7 metri di pesciolone in grado di vivere anche 500 anni. Che spettacolo.
Inizialmente mi entusiasmo tantissimo, e comincio a leggere tutto di lui. E scopro che raggiunge la maturità sessuale a 150 anni. Cacchio. 150 senza… amore. Sono veramente tanti! E comincio quindi a riflettere sulla sua esistenza, e più ci penso, più trovo cose negative. 500 anni a nuotare nelle acque più fredde del mondo… ma pensa che palle!
E quindi il ritornello arriva da sé: “Tu pensa che palle essere lo Squalo della Groenlandia / Tu pensa che palle vivere 500 anni in questo mondo di merda”. Sono quindi partito da lui per fare un viaggio nel mondo animale, citando moltissimi modi di dire che li riguardano e facendo un parallelo tra i loro comportamenti e i nostri.
Gianpaolo Pace
L’amico cantautore Gianpaolo Pace, al quale ho chiesto di aiutarmi con il testo possedendo lui la mia stessa ironia, ha poi trovato La Quercia di Abramo, la quale pare abbia 5000 anni… pensala, povera: 5000 anni là, immobile, a guardare tutti questi esseri umani che combinano disastri e le rovinano il mondo!
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