“La minoranza”: Lorenzo Santangelo feat. Neri Marcorè

A pochi mesi di distanza dal precedente “Metal detector” (feat. Bunna), torna sulla scena Lorenzo Santangelo con il nuovo singolo “La minoranza”, in duetto con Neri Marcorè.

La minoranza

Sparagli Piero, sparagli ora”, è senza dubbio una citazione non messa a caso.

C’erano una volta le camicie a fiori e le canzoni “di protesta”, c’era uno stuolo di cantautori, da Antonello Venditti a Fabrizio De Andrè, passando per Claudio Lolli e Francesco Guccini, che facevano della “protesta” la propria bandiera. “Protesta” che si traduceva in una lucida, e a volte fredda e spietata, analisi della situazione politica e sociale di casa nostra. Stiamo parlando di un’epoca che non c’è più, seconda metà anni ’70 e primi anni ’80, e di cantautori che pian piano sono andati ammorbidendo le posizioni. Ma per fortuna c’è ancora qualcuno che ha la voglia e il coraggio, si, il coraggio, di scrivere una canzone di denuncia.

Per fortuna, nell’anno di grazia 2022 (quasi 2023), c’è ancora qualcuno che, senza reggaeton, senza autotune, senza ammennicoli tecnologici, ha la capacità, e soprattutto l’arte di dire le cose come stanno.

La minoranza” è una canzone cantautorale, come si faceva una volta, che dice le cose come stanno: una canzone di denuncia, meglio, di protesta, contro il sistema; contro un sistema che è diventato un serpente che si morde la coda. Un messaggio chiaro e forte, che arriva all’ascoltatore senza paroloni, senza slogan, e senza fare propaganda politica, ma con la classe di un vero artista, capace di riscriversi e di reinventarsi ogni volta.

Senza dimenticare Neri Marcorè, artista a tutto tondo, che con semplicità e stile, impreziosisce la canzone con la sua voce.

Una canzone che farà la felicità di chi ascoltava certe canzoni sui “padelloni”, in cameretta con le cuffie incollate all’orecchio, di chi si emozionava durante concerti senza “fumi e raggi laser”, e che può, e deve, essere, una piacevole scoperta per le nuove generazioni.

La citazione di “Up patriots to arms” non è per niente casuale.

la minoranza - lorenzo santangelo a sinistra col cappello, nel centro un microfono da studio, e a destra nerì marcorè

Lorenzo Santangelo

“Il feeling virtuale che ho provato fin da subito con Lorenzo, ascoltando la canzone, si è naturalmente tramutato in una perfetta sintonia “personale”, seppur filtrata dalla tecnologia”. Questo ho scritto quando l’ho conosciuto, virtualmente per ora, in occasione della pubblicazione de “L’arancio”.

Feeling che si è consolidato da quel giorno, e che mi permette oggi, grazie alla vera amicizia che si è instaurata tra di noi, di offrirvi questa dichiarazione inedita riguardo a “La minoranza”.

Ringrazio di cuore Lorenzo, e di riflesso anche Neri Marcorè, per queste parole che, oltre a descrivere perfettamente il senso del brano, raccontano di una persona vera (cosa rara, ormai).

Potrei dirvi tante cose su La minoranza, sulla collaborazione con Neri o sulla splendida persona che c’è dietro il grandissimo artista Marcorè. Ma prima di tutto ci tengo a ringraziarvi per il supporto e per lo spazio che Zetatielle mi regala ad ogni mia uscita. Credo sia doveroso da parte mia perché tra le tante minoranze ci sono anche i cantautori. Ed è assurdo che lo siamo diventati proprio nel paese dei cantautori. Con le dovute proporzioni, fare il cantautore in Italia nel 2023 è resistenza. Significa lottare ogni giorno e combattere contro chi ha ridotto la nostra musica in questo stato, ovvero una dimensione di pochezza totale. Non che le mie canzoni siano capolavori, ci mancherebbe, ma almeno io cerco sempre di dire qualcosa, di andare un po’ più in profondità. Poi, se ci riesco, questo non lo so. Grazie a voi e a chi come voi cerca ancora qualcosa nella musica leggera e ci sostiene sempre. Spero di continuare a non deludervi.

Viva le minoranze, perché tutti noi siamo minoranza in qualche aspetto della nostra vita. E questo fa di noi la maggioranza assoluta. E quindi anche se diversi, anche se apparentemente opposti, ci conviene stare uniti, perché tutti insieme siamo fortissimi”.

Video & Credits

Videoclip diretto da Eleonora Maggioni, dove si respira positività, pace e divertimento. Quasi un “makin of” o un “dietro le quinte” che, visto il periodo natalizio, ricorda certi “Christmas Video”, tipo Band Aid o USA for Africa. E proprio come nel clip di “We are the world”, Riccardo Cherubini, novello Quincy Jones, si diverte a dirigere il coro. Da vedere, da gustare e, perché no, da canticchiare insieme ai protagonisti.

Testo e musica: Lorenzo Santangelo. Arrangiamenti: Lorenzo Santangelo e Riccardo Cherubini.

Produzione artistica: Riccardo Cherubini.

Hanno suonato: Lorenzo Santangelo, voce, pianoforte, cori; Neri Marcorè, voce, cori; Riccardo Cherubini, chitarre, basso, tromba, cori; Francesco “Fry” Moneti (Modena City Ramblers, Casa del vento), violino; Gianpaolo Pace, fisarmonica; Claudio Del Signore, batteria; Daniele De Gregori, cori.

La minoranza” (Believe Music p/c Imeon Records) è disponibile in radio, sulle piattaforme digitali e sul tubo dal 16 dicembre.

Potete seguire Lorenzo Santangelo su FacebookInstagramSpotify e sul canale YouTube.

Sono io che perdo fino all’ultima certezza, ci penso e se ci penso che amarezza, e mi ripeto “un giorno passerà”

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.