La Scala dei Turchi, ad Agrigento, è una delle mete turistiche della Sicilia più visitate da turisti italiani e stranieri.
La storia della Scala dei Turchi
La Scala dei Turchi prende il suo nome dai pirati Saraceni che venivano chiamati Turchi dalla popolazione del posto. Nel 1500 approdavano su questa roccia per poi saccheggiare i villaggi della costa.
La parete, infatti, è fatta a gradoni (da qui il nome scala) che, al tempo, rendeva facile l’approdo per le azioni piratesche. Questo era un punto molto riparato dai venti e soprattutto privo di controlli.


Il paradiso naturale
La roccia della Scala dei Turchi presenta un colore bianco candido, dovuto alla presenza di particolari minerali. Tutto il tratto di costa è, però, a rischio idrogeologico. Sono infatti molto importanti le azioni di salvaguardia effettuata all’ambiente e quelle di sicurezza per l’uomo. Questo per cercare di mantenere intatto il suo splendido aspetto originario.
La Scala dei Turchi di Agrigento è anche tristemente celebre per diversi esempi di abusivismo edilizio. La Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera stanno svolgendo un attento lavoro di controllo e risanamento. Negli anni Ottanta, infatti, ha subito degli sfregi a causa di un cantiere per la costruzione di un complesso alberghiero.
In seguito alla demolizione di tutti i cantieri, l’aere è stata riqualificata e trasformata in belvedere pubblico. Questo paradiso naturale ora è, infatti, candidato a diventare Patrimonio UNESCO.
Set cinematografico
La Scala dei Turchi è usata come set cinematografico, da parte di numerosi registi, per film molto noti.
Tra i più importanti citiamo “Malèna” di Giuseppe Tornatore, “Il Commissario Montalbano” di Andrea Camilleri, “In Guerra per Amore” ed infine “Arritmìa” di Gibran Bazòn.
Questo paradiso naturale, oltre ad essere celebre in TV, in estate ha un programma ricco di spettacoli teatrali, cabaret e concerti.
Un passatempo, per la maggior parte gratuito, per intrattenere cittadini e turisti che provengono da tutto il mondo.