Allontanamento zero, in Piemonte la legge a tutela di minori e famiglie.

Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti è legge in Piemonte dal 25 ottobre.  La legge, fortemente voluta dall’assessora regionale Chiara Caucino,  rimette al centro il sostegno della genitorialità e il primario interesse dei bambini a crescere nella propria famiglia.

“Mai più bambini che urlano e piangono – ha affermato Caucino nel suo intervento conclusivo prima del voto – . Perché spesso con l’inganno vengono portati via da scuola e dai loro genitori. Mai più decreti di allontanamento perché il bambino è arrivato a scuola con un livido. O perchè a casa non c’è la televisione, vive a contatto con troppi animali e in una cascina, mai più in posti con lucchetti alle porte e sbarre alle finestre o ragazzini che non possono mandare una e-mail alla propria mamma”.

una bambina con maglia gialla a capo chino triste stringe i suoi quaderni

Allontanamento zero approvata dopo anni di opposizioni

Dopo tre anni di discussione, opposizioni che hanno visto in prima linea anche l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, la legge è stata votata. 28 voti favorevoli e 14 contrari. Alla base l’idea che un bambino sia allontanato dalla famiglia solo in presenza di violenza suffragata da prove certe. E che debba restare se almeno uno dei genitori è “sano e funzionale”.

In questi anni, visitando le comunità e le case famiglia mi sono sentita chiedere dai bambini ai quali parlavo e stringevo le mani di poter tornare dalla mamma e dal papà, dalla zia o dal nonno. Ho assicurato loro che avrei fatto di tutto perché questo si potesse realizzare. Oggi mi sento di dire che la promessa è stata mantenuta”. Ha puntualizzato l’assessora Caucino.

Stanziati 44,5 milioni di euro per il biennio 2023-2024

Con questa legge, che sono certa non abbia in realtà un colore politico ma vada esclusivamente nell’interesse dei minori e che anche chi oggi si oppone apprezzerà vedendola applicata, andiamo a completare efficacemente il quadro legislativo piemontese. Introducendo finalmente un preciso dettato legislativo di supporto alle famiglie di origine, rispettando il diritto naturale dei minori di poter vivere nel nucleo originario”. Così conclude l’assessora alla famiglia della Regione Piemonte.

L’obiettivo della legge è supportare e sostenere il nucleo familiare di origine del minore. Scongiurare, ove possibile, l’allontanamento del bambino dalla propria casa e favorire il rafforzamento della rete formale e informale a sostegno della famiglia. Andando a prevenire, così, le situazioni di marginalità e isolamento, evitando traumi inutili e dannosi. Lo stanziamento complessivo è di 44,5 milioni di euro per il biennio 2023-2024 (22,3 milioni per il 2023 e 22,2 per il 2024).

Vincolando specificamente circa il 40 per cento delle risorse agli interventi previsti in favore delle famiglie – si legge sul sito della Regione Piemonte -, si permette di intervenire su un sistema che, ad oggi, destina ogni anno più di 55 milioni di euro principalmente per l’inserimento dei minori in comunità residenziali e comunque per la collocazione fuori dalla famiglia d’origine”.

una famiglia di spalle con papa mamma e bambino si allontanano su un sentiero

Piemonte, la media più alta di allontanamenti

I dati ufficiali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali riscontrano che la media nazionale degli allontanamenti di minori dalle famiglie di origine è del 2,7 per mille mentre quella del Piemonte è del 3,9 per mille. Un risultato che ha dimostrato fin da subito la necessità di adottare una legge volta a prevenire l’allontanamento dei minori.

Sulla base di queste considerazioni si ritiene che l’80 per cento degli allontanamenti sia evitabile e si possa prevenire sostenendo le famiglie con un insieme di azioni e interventi precoci e intensivi, anche di natura economica.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".