Festa della mamma: storia, curiosità e tradizioni dal mondo

Oggi domenica 9 maggio, festa della mamma. Ripercorriamo la storia di questa celebrazione e scopriamo curiosità e tradizioni

Celebrare la mamma, è un’usanza che esiste fin dalla notte dei tempi. Quante sono le canzoni dedicate alle mamme, e sono le più belle canzoni di sempre.

Anche le prime comunità festeggiavano le madri e la fertilità e lo facevano nel periodo di primavera.

I Greci onoravano la figura della mamma nelle celebrazioni dedicate a Rea, la dea madre di Zeus, mentre i Romani riconoscevano in Cibele la Madre Terra. Ma erano comuinque tante le occasioni in cui si celebrava la figura materna, associata alle divinità femminili, simbolo di abbondanza e fertilità.

Il punto in comune, tra i vari popoli, è il periodo, il mese di Maggio. E’ il mese di transizione tra l’inverno appena trascorso e la primavera che si dichiara in tutto il suo splendore. Il momento in cui la terra è fetile ed è pronta a dare i suoi frutti.

Con l’avvento del Cristianesimo, in epoca medievale, la festa della mamma è sempre stata associata alla maternità della Madonna, madre di Dio e cade in Maggio, mese mariano.

La prima festa della mamma

Il primato spetta agli inglesi. Nel VII secolo, sono loro a celebrare per primi il “Mothering Sunday”. La festa cadeva nella quarta domenica di Quaresima e aveva lo scopo di permettere ai bambini che non abitavano in famiglia, di raggiungere la propria madre e trascorrere una giornata tra le sue braccia.

Il primo “Mother’s Day” ufficiale è tutto americano. Siamo nel 1870, è appena finita la Guerra Civile e la pacifista Ann Reeves Jarvis, con sua figlia Anna, inizia ad organizzare pic nic invitando le madri di sudisti e nordisti, con lo scopo di consolidare la pace.

Nello stesso periodo Julia Ward Howe, poetessa, scrive la “Mother’s Day Proclamation”, un’esortazione rivolta alle madri nel costituirsi parte attiva nel processo di riconciliazione tra Nord e Sud. Nel 1914, il Presidente degli Stati Uniti sancisce l’ufficialità della festa.

due roe, una gialla e una rosa, e tra loro delle tessere con delle llettere che formano la parola mpther's day

Lo sapevate che…

In Spagna, la festa della mamma è legata alla concorrenza di due catene di grandi magazzini. A quanto pare, negli anni Sessanta, una di queste due aziende istituì il giorno dedicato alle mamme in Maggio, ispirandosi alle usanze cubane. L’altra catena, in risposta scelse l’8 dicembre, come a Panama. A interrompere questa diatriba arrivò la Chiesa, che decise per la prima domenica di maggio. Ad oggi, la festa è di carattere popolare a non ufficiale.

Nei paesi Arabi, la festa si celebra il primo giorno di primavera.

In Thailandia, la data è quella del compleanno della Regina in carica.

In Italia, la festa della mamma arriva nel 1933, ma si celebrava in dicembre. Fu Mussolini a volerlo, scegliendo il 24 dicembre, “Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo” per premiare le madri che erano particolarmente “prolifere”.

Il primo comune ad istituire la festa in Maggio fu quello di Bordighera, in provincia di Imperia. Dopo una travagliata discussione parlamentare, il Governo Italiano istituì uffficialmente la festa della mamma con data 8 maggio, ma con il nuovo millennio e per motivi puramente commerciali, la data diventa “flessibile” e cade nella seconda domenica del mese, per mantenerla in un giorno festivo.

#ripartenza

Quest’anno, più che mai, ha senso la celebrazione della festa della mamma. Il periodo che stiamo vivendo ha tenuto lontani gli affetti. La separazione forzata dai genitori, soprattutto se anziani, è stata una necessità molto sofferta.

Le restrizioni dell’ultimo anno, dovute alle misure cautelative per prevenire il contagio vietano anche gli abbracci. Quante mamme anziane in case di riposo o sole nei loro appartamenti sono state costrette a rinuciare a questo semplice gesto d’affetto…

Mani sui vetri, baci separati da mascherine e carezze date con i guanti.

Quest’anno più che mai, buona festa della mamma.

Festa della mamma , foto in bianco  e nero di una donna anziana con scialle nero, capelli corti tenuti da una molletta. La donna è in una casa di riposo e sta baciando attraverso un vetro la figlia che è dall'altra parte del vetro, vvestita di nero

La foto è tratta dall’articolo da LaGazzettadiParma.it

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”