Quando parliamo di protezione non dobbiamo dimenticare che sono molte le specie di animali a rischio estinzione. E’ facile pensare al panda, al koala e a tutti quei esemplari che vivono in ambienti caratterizzati da dure minacce.
Ma anche i nostri mari e gli oceani sono ambienti che conservano specie a rischio. Ed oggi, per la rubrica Zoolandia, parliamo di uno dei pesci più curiosi, il Blobfish, il pesce dall’espressione umana.
Un volto triste
Se vi è capitato di vedere il film Men in Black 3, lo riconoscerete subito!
Dopo il Quokka, conosciuto come l’animale più felice del mondo, abbiamo il Blobfish, il pesce dal volto triste. Proprio per questa caratteristica e per il suo particolare aspetto, viene associato al volto umano. Possiede una testa triangolare caratterizzata da una bocca rivolta verso il basso. In tutto ciò, questo pesce non è definito di bell’aspetto vista anche la sua triste colorazione rosa-grigiastra.
Il Blobfish è un pesce che vive nelle acque oceaniche dell’Australia, precisamente nella “twilight zone”. La “twilight zone” è quella parte di oceano che è compresa tra i 200 e 1000 metri di profondità. Ciò che permette a questo pesce di vivere in questo ambiente è il suo corpo di consistenza morbida e gelatinosa caratterizzato, inoltre, da tessuti e ossa mobili. la sua costituzione fisica è dovuta ad un danno da decompressione.
E’, inoltre, privo di muscolatura e possiede due piccole pinne che gli permettono di orientarsi ma non di nuotare come il resto dei pesci. Ma questo non è assolutamente un problema perchè vive sul fondale marino aspettando di essere trasportato dalla corrente.


Tutela e protezione
E’ importante dire che questo esemplare non è assolutamente commestibile per due motivi. Il primo è a causa del suo aspetto e poi perchè a causa della sua consistenza risulterebbe molto sgradevole al palato.
Nonostante il suo aspetto, però, anche il Blobfish merita l’importanza di essere tutelato. E’ una specie a rischio estinzione a causa della pesca a strascico che porterà questo pesce a scomparire dai mari della Tasmania e della Nuova Zelanda.