Cantieri in autostrada: non si può andare avanti…così!

Cantieri in autostrada. UNCEM: “Aumentare le corsie percorribili, ridurre o azzerare i pedaggi in caso di code, accelerare i tempi dei lavori

L’estate è ormai alle porte e i cantieri in autostrada non sono spariti, anzi. Buona parte sono ancora lontani dal vedere la fine e gli automobilisti riscontrano seri disagi e code interminabili. Un disagio le autostrade che collegano la Liguria al Piemonte e alla Lombardia.

La viabilità delle autostrade italiane è quasi al collasso: i cantieri in autostrada ovunque rendono sempre più pericolosa la percorribilità delle arterie principali che collegano le varie regioni.

E’ un mal comune, ma non un mezzo gaudio: in tutta Italia, i cantieri in autostrada sono fioriti tutti insieme appassionatamente in piena pandemia e, ad oggi, sono ben lontani dall’essere conclusi.

La rete autostradale italiana per anni ha avuto una manutenzione sommaria se non assente e solo il crollo di un ponte (il Morandi di Genova) ha finalmente portato l’attenzione sulla necessità di monitare lo stato di salute di tutte le singole autostrade. Il bilancio è stato devastantante e soprassediamo sulle responsabilità e le colpe.

All’estero difficilmente si sarebbe arrivati a tal degrado e, sicuramente, avrebbero già terminato. Ne sono un esempio Germania e Francia.

Ma qui, siamo in Italia e i nostri tempi sono ben diversi.

Tutti al mare…(forse)

I disagi maggiori si hanno soprattutto sulla A6 e sulla A7, che collegano rispettivamente Torino e Milano alla Liguria.

La Liguria è la spiaggia dei torinesi e dei milanesi. A circa 200/300 km dalle due metropoli padane, le spiagge liguri sono le più vicine, anche e soprattutto per le gite domenicali fuori porta. Un weekend rubato all’afa della città, però può diventare più stressante di tutta una settimana di lavoro.

Le due autostrade sono piene di cantieri, su una tratta che conta due corsie per quasi tutta la percorrenza.

Non si può andare avanti così, in ogni senso (anche di marcia)

Tra le due, la Torino-Savona è quella che conta il maggior numero di possibilità di restare in coda per ore, proprio a pochi chilometri dalla meta, o appena alla partenza dai lidi liguri. Da molti mesi, ormai, il tratto tra Millesimo e Savona è in perenne manutenzione e i “men at work” sono ovunque. A dire il vero, e per essere più precisi, i cartelli di “men at work” sono molti, ma i men al work non si vedono un granchè.

Sta di fatto che una sola corsia, non può sopportare tutto il flusso migratorio di viaggiatori che si avventurano verso il mare e ritorno.

Non stanno meglio i milanesi, una volta arrivati oltre il Masone. L’autostrada che attraversa Genova è un continuo cantiere e i ritardi sono ormai all’ordine del giorno.

Per i vacanzieri dell’ultimo weekend appena trascorso, quello del lungo ponte del 2 giugno è stato da incubo. Code lunghissime, fino a 16 chilometri, disagi non indifferenti per chi voleva solo passare un pò di tempo lontano dallo stress.

Uncem propone!

La proposta Uncem, non certo provocatoria, di destinare in momenti di forte traffico più corsie per senso di marcia delle autostrade da e verso il mare ha destato molte attenzioni nei decisori politici e nelle Istituzioni. I Concessionari delle autostrade, di Piemonte e Liguria, da e verso Torino e Milano, sono stati chiamati dagli Enti territoriali a chiarire quali strategie monteranno per togliere i cantieri, per evitare disagi e lunghissime code, come quelle, ampiamente previste, dello scorso week end“. Dichiarano Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.

Aumentare le corsie percorribili, ridurre o azzerare i pedaggi in caso di code, accelerare i tempi dei lavori sono alcune possibili soluzioni. Altre devono essere trovate, dalle autostrade in sinergia con la viabilità ordinaria. Per non pesare sulla seconda quando le prime sono intasate di veicoli che vanno e vengono dal mare. Anche questo è un tema per Uncem centrale, i legami tra territori, tra zone urbane e rurali, montano e metropolitano. È un tema di flussi. E di intelligenza. La mobilità e i trasporti sono ancorati a modelli novecenteschi, degli anni Ottanta. O cambiamo tutto, diventando smart, o perdiamo moltissimo. Diventare intelligenti, smart, per strade e autostrade non vuol dire solo puntare sulle ‘smart road’, ma anche modularsi al traffico, differenziare corsie, introdurre meccanismi automatici su base di sensoristica e altri strumenti digitali. L’innovazione rimodula flussi e passaggi. Percorriamo queste strade, a prova di futuro. Intelligente“.

Rimborso dei pedaggi

Ricordiamo che è sempre possibile richiedere ad Autostrade per l’Italia, il rimborso del pedaggio della tratta percorsa, se il ritardo è dovuto a cantieri in autostrada. Per ricevere il rimborso, è necessario scaricare l’app FREE TO X sul vostro cellulare e registrarsi, inserendo i vostri dati.

ll rimborso può variare dal 25% al 100% del pedaggio pagato in base al ritardo effettivo subito e accumulato durante l’intera tratta percorsa. E’ previsto partendo da un minimo di 10 minuti di ritardo subito sul tempo di percorrenza. Il 100% del rimborso è previsto per distanze fino a 29 chilometri. Per distanze da 50 fino a 99 chilometri, il rimborso è del 50% per ritardi tra 30 e 45 minuti.

Il rimborso non è previsto in caso di ritardi dovuti a incidenti stradali, veicoli fermi in autostrada o altre cause non imputabili direttamente alla presenza di cantieri in autostrada.

Il ritardo viene automaticamente calcolato dall’App Free to X. Funziona attraverso un sistema di incrocio dei dati in merito la presenza di cantieri sulla tratta, e i dati forniti da Google Maps riguardo a code, orari di entrata e uscita dall’autostrada.

Per saperne di più, potete consultare il sito ufficiale di FREE TO X.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”