Casa e Investimenti: vuoi comprare casa all’estero? Scopri dove i prezzi sono più alti
Se hai intenzione di comprare casa all’estero, è sicuramente importante informarsi bene per non imbattersi in èaesi dove l’acquisto di una cas apuò rivelarsi molto costoso.
Infatti, malgrado l’eccezionale periodo storico e le ripercussioni della pandemia sui mercati mondiali, il settore immobiliare, se in un primo momento sembrava subire forti variazioni negative, haq immediatamente ripreso quota.
L’investimento in immobili residenziali si conferma anche a livello globale uno dei segmenti più forti del real estate. Nel secondo trimestre 2021 infatti i prezzi delle case nelle città del mondo sono saliti del 9,8 per cento (del 9,2 per cento a livello nazionale). A condurre la classifica è in particolare la città canadese di Halifax, con una crescita dei prezzi del 30,8% annuo, seguita da Izmir e Seoul. Circa 57 (38%) delle 150 città monitorate hanno visto aumentare i prezzi del 10% o più nel periodo di 12 mesi. %).
Prezzi immobiliari residenziali in Italia
Fa rumore il crollo dei prezzi residenziali in città italiane come Venezia, che si colloca all’ultimo posto della classifica con un calo del 6,3 per cento dei prezzi delle case, Genova (147° posto con un -3,3 per cento), Palermo (146° posto con un calo del 2,4 per cento) e Firenze, al 143° posto con un -1,6 per cento. Queste città sono nella parte bassa della classifica da tempo e lo sfumare della pandemia non le sta ancora, al momento, aiutando.
Meglio va a Torino, Roma e Milano, i cui prezzi residenziali salgono rispettivamente del 1,5%, 1,8% e 2,6 per cento collocando le città a quota 130, 129 e 122 nella classifica.


Immobiliare residenziale, bolla in arrivo?
La domanda ora è: quanto tempo dovrà durare il boom, in gran parte limitato alle economie avanzate. Secondo gli esperti la domanda inizierà a calare man mano che i risparmi accumulati dalla pandemia diminuiranno e la politica monetaria si restringerà.
La Norvegia è la prima economia del G10 ad aumentare i tassi, seguita da Nuova Zelanda, Stati Uniti e Regno Unito nel breve e medio termine. Altri mercati stanno facendo un passo più radicale e proattivo per frenare l’inflazione dei prezzi.
Dopo 18 mesi di inerzia, i governi con mercati immobiliari più attivi stanno formulando le loro risposte politiche, il che significa che le classifiche degli indici saranno molto diverse tra 12 o addirittura sei mesi.