Circo: tigre aggredisce un domatore. Serve una legge per vietarli

Incidente in un circo con gli animali: lo stesso circo (Amedeo Orfei) trovato anche senza autorizzazioni. Oipa chiede una legge per vietarli

Un’attrazione che cavalca i secoli: il circo con gli animali è stato per anni uno spettacolo tanto richiesto quanto controverso. Anche se le origini dello spettacolo circense risalgono all’antico Egitto, è solo alla fine del Settecento che questo tipo idi intrattenimento popolare introduce animali per far divertire gli spettatori. Il vero circo, come lo intendiamo oggi, è un’attrattiva che si consolida nel XIX secolo, con l’esposizione di fiere provenienti dai vari continenti. Ma se un tempo, non si consideravano gli animali come esseri senzienti, non in grado di provare emozioni, oggi non è più così.

Il circo è a tutti gli effetti uno stato di cattività per le bestie ed una sofferenza e, il più delle volte, non sono rispettate le norme di igiene, di sicurezza e di tutela degli animali. Ma non solo. Il circo con glianimali prevede anche un alto rischio per i domatori e tutti coloro che lavorano nel circo. E quando un animale aggredisce un circense, che fine fa?

E’ notizia di qualche giorno fa che un domatore del Circo Amedeo Orfei è stato aggredito da una tigre.

L’incidente al Circo Orfei

L’aggressione di cui è stato vittima Ivan Orfei durante la sua esibizione con una tigre non fa che confermare come sia necessaria, da subito, una legge nazionale che vieti gli spettacoli circensi che utilizzino animali. Lo ribadisce l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che da anni chiede a Governo e Parlamento di mettere mano a una riforma della legge dello spettacolo animal-free.

“Dietro gli esercizi dello spettacolo circense possono nascondersi mesi di privazioni, maltrattamenti e sofferenze. Non c’è da meravigliarsi se poi accadono episodi come questo”, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Quelli dei circhi sono animali che vivono in cattività, dietro le sbarre, con spazi a disposizione esigui, e perennemente sotto stress. Vivono una vita contro natura e talvolta si ribellano”.

Al contrario di quelli che usano gli animali, gli spettacoli circensi con soli acrobati e clown possono essere educativi, mostrando i talenti umani e non le penose costrizioni di esseri senzienti costretti dall’uomo a dare spettacolo a forza di pesanti addestramenti.

Ci chiediamo che fine facciano gli animali che aggrediscono i circensi“, aggiunge Comparotto. “Qual è la loro tutela? Chi controlla? C’è tanto da fare ancora nella nostra legislazione affinché si rispetti il nuovo articolo 9 della Costituzione che ‘tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni‘”.

E poi c’è la questione delle autorizzazioni che molto spesso mancano, malgrado lo stanziamento di fondi pubblici destinati ai circhi.

Un tendone di un circo a strisce gialle e rosse

Basta fondi pubblici

Il Circo Amedeo Orfei attendato a Surbo, in provincia di Lecce,ha subito il sequestro dai vigili urbani per carenza di autorizzazioni. Lo stesso in cui nei giorni scorsi un domatore è stato azzannato e ferito da una tigre durante lo spettacolo. Si tratta di un sequestro provvisorio d’urgenza disposto dalla polizia municipale che ha verificato l’assenza dell’autorizzazione per i pubblici spettacoli del Comune. Il sequestro dovrà essere convalidato entro 48 ore dalla Procura. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

Ci chiediamo per quanto tempo ancora il Direzione generale dello Spettacolo del Ministero della Cultura continuerà a versare denaro pubblico ai circhi con gli animali“, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Il Circo Amedeo Orfei ha ricevuto contributi pubblici del Fondo unico per lo spettacolo (Fus), come attesta questo documento. Oltre a chiedere l’eliminazione dei circhi che utilizzano animali, chiediamo che  il Ministero smetta di finanziare spettacoli che rendono acrobati e clown esseri senzienti dietro i cui esercizi possono nascondersi privazioni, maltrattamenti e sofferenze“.

L’Oipa chiede al Ministero di sostenere con denaro pubblico, e dunque proveniente anche dai contribuenti che aborrono tali spettacoli, i soli circhi senza animali in quanto rispettosi del nuovo articolo 9 della Costituzione, che tutela anche gli animali, ed educativi, mostrando i talenti umani e non le penose costrizioni di esseri senzienti costretti dall’uomo a dare spettacolo a forza di pesanti addestramenti e una vita di cattività dietro le sbarre, con spazi a disposizione esigui, e perennemente sotto stress.

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Almadarte esprime la mia passione per tutto il bello che la vita ci regala. L’arte, il teatro, la musica, il cibo, la poesia. La bellezza è una qualità che diventa sensibile alla prima impressione, l’anima l’apprende e riconosciutala, l’accoglie e in un certo modo le si accorda. 43 anni studi classici, amante dell’arte figurativa in modo particolare, desiderosa di apprendere e curiosa di ogni forma di cultura, osservatrice attenta dell’arte culinaria fa suo il motto di George Bernard Shaw “non c’è amore più sincero di quello per il cibo”