Cometa e asteroide nei cieli di fine aprile. Cattivi presagi o buoni auspici?

Mentre noi continuiamo la nostra quarantena, sopra di noi c’ è tutto un universo. In realtà è sempre così, quarantena a parte, ma in questi giorni il nostro pianeta è interessato da due eventi particolari: il passaggio di una cometa e quello di un asteroide. Entrambi passeranno sopra le nostre teste più o meno contemporaneamente ed entrambi sono due fenomeni particolarmente eccezionali. Uno per luminosità, l’altro per dimensioni.

Asteroidi, meteoriti e meteore

Malgrado siano usati come sinonimi, la differenza tra loro è tanta. Uno è il prodotto dell’altro.

Cominciamo con l’asteroide. Il suo nome significa “di aspetto stellare” poichè osservandoli brillano come stelle. Solo nel tempo e grazie agli strumenti tecnologici innovativi, si è potuto osservare meglio la loro composizione.

Gli asteroidi sono corpi celesti, degli enormi massi, a volte residui di comete che hanno perso il loro ghiaccio. Hanno piccole dimensioni, sono prevalentemente rocciosi e ruotano intorno al sole. Risale al 1 gennaio del 1801 la scoperta del primo asteroide e fu chiamato Cerere.

Il meteorite è ciò che arriva sulla terra dopo l’impatto di un asteroide con la nostra atmosfera, mentre la meteora è la scia luminosa lasciata dai frammenti che si sono disintegrati a causa dell’atrito con l’aria. Più poeticamente li chiamiamo stelle cadenti.

L’asteroide gigante arriva il 29 aprile

OR2 1998 è il più grande asteroide del 2020 e non solo è enorme ma è anche velocissimo! Ha una velocità di circa nove chilomentri al secondo e passerà relativamente vicino al pianeta Terra, a circa sei milioni di chilometri. Sembra tanto, ma nello spazio tutte le distanze hanno una prospettiva ben diversa.

Il 29 aprile passerà proprio sopra le nostre teste e sarà visibile con telescopi neanche troppo potenti, basterà un oculare grandangolare da 32 mm o 35 mm, ma se lo regolate da 26 mm o 27 mm potrete rilevare il movimento lento e godervi lo spettacolo.

In caso di impatto la sua portata è devastante, quasi pari a quella che fece estinguere i dinosauri, ma gli scienziati affermano che non c’è nessun pericolo per il nostro pianeta. Le probabilità sono pari a zero. Speriamo che a dirlo non sia stato Burioni.

Le leggende delle comete

Il suo nome in greco significa letteralmente “dotato di chioma”, per via della coda formata da polveri e gas che si liberano seguito al surriscaldamento.

Il passaggio d una cometa è sempre stato un evento straordinario che ha affascinato l’essere umano. Molte leggende sono associate al passaggio delle comete e molte sono le credenze che le legano ad eventi storici. Inizialmente erano considerate di buon auspicio, basta pensare a quella che passò sulla grotta di Betlemme, il giorno della nascita di Gesù, ma nel tempo l’idea cambiò e cominciarono ad essere considerate portatrici di cattivi presagi.

Il passaggio dall’astrologia alla superstizione ha molto probabilmente avuto origine intorno all’anno Mille, con l’arrivo di società rurali colpite duramente da malattie e pestilenze. L’ignoranza popolare alimentata da strane leggende e da creature mitogiche ha allontanato l’essere umano dalle conoscenze scientifiche. E’ così che nell’immaginario collettivo dell’epoca, le comete hanno assunto un significato sinistro e sono diventate le “responsabili” di catastrofi naturali, illustri morti di grandi condottieri o di battaglie epiche. Eppure Aristotele ne aveva dato una spiegazione scientifica. Errata, ma basata su teorie logiche.

Leggende a parte, quel che è sicuro è che tornano ciclicamente.

Halley e Hale Bopp

La più famosa in assoluto è la cometa di Halley, che nel 1682 scoprì per primo il passaggio di questo corpo celeste e ne ipotizzò il ritorno per circa 75 anni dopo. Halley morì, ma la sua previsione era esatta. La cometa tornò e furono in molti a testimoniarne il passaggio. L’ultimo è capitato nel 1986 e il prossimo è previsto per il 2061.

La più luminosa, invece, è la cometa Hale Bopp, visibile ad occhio nudo per ben 18 mesi fino alla fine del 1997, tanto da guadagnarsi l’appellattivo di Grande Cometa.

Nel frattempo, il nuovo millennio è forse il periodo in cui si sono osservate più comete in assoluto. Fenomeni astrologici di rara bellezza che ci hanno fatto stare con il naso all’insù affascinati e curiosi.

E adesso è di nuovo tempo di comete. Tra qualche giorno, infatti, potremo osservarne una che, a quanto pare, potrebbe essere visibile ad occhio nudo e attualmente è ancora più luminosa di Hale Bopp.

Atlas, la cometa della quarantena

Dopo l’incredibile Luna del 7 e 8 aprile, ci si presenta la possibilità di assistere ad un altro spettacolo astrologico. Il passaggio della cometa di Atlas è previsto per la fine di Aprile e sembri che duri fino al 20 di Maggio.

La cometa Atlas è stata scoperta a fine dicembre del 2019 e sembra avere una coda di 300 mila chilometri. Il suo transito vicino al Sole però pare abbia influito sulla compattezza del suo nucleo e che si stia frammentando perdendo progressivamente la sua luminosità.

Una curiosità. La luminosità è determinata dalla magnitudine. La scala delle magnitudini prevede che più è basso il valore più è luminosa la cometa.

Si stima che Atlas potrebbe raggiungere una magnitudine compresa tra +1 e -10. Per farvi capire, la Luna ha una magnitudine di -12 e la cometa di Hale Bopp ha avuto un picco minimo di -1,2.

Poichè le comete sono corpi celesti composti essenzialmente da gas ghiacciati e frammenti di rocce e metalli, se non si scioglie prima, dovremmo riuscire a vedere uno spettacolo unico e irripetibile.

Volendo per un attimo abbracciare la superstizione, speriamo sia di buon auspicio per questo brutto periodo e si porti via l’incubo di questa pandemia.

cometa asteroide la cometa di halleybrill con la sua scia nel cielo scuro
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”