Divertente ed interessante video intervista con il Maestro Maurizio Casagrande, che lancia un invito a tutti noi: “Stiamo insieme, ma stiamo a casa” e racconta il backstage dell’iniziativa benefica #iorestoacasamo
Avete mai provato ad immaginare cosa sarebbe potuta diventare questa convivenza forzata, meglio conosciuta come quarantena, senza la tecnologia? Senza internet?
Senza questa connessione ormai vitale, senza questa tecnologia croce e delizia ormai di tutti?
Croce delle vecchie generazioni, tra cui la mia, messa a dura prova da “app”, “download”, “social”, e delizia delle nuove generazioni, tipo i miei figli, che con questi nuovi termini ci sguazzano?
No? Si?
Stiamo insieme, ma stiamo a casa…W la tecnologia
Siate sinceri: se aveste avuto per le mani un Nokia 6610, solo con la connessione telefonica, dove il massimo della libidine era giocare a “Snake”, come avreste passato le giornate?
Quante volte avreste sbattuto la testa contro il muro, se non aveste avuto a disposizione un modem wifi, con cui collegarvi aa Netflix oppure a Spotify?
Bella domanda, che giro a me stesso, inteso come giornalista, e a tutti i miei colleghi: come avremmo fatto a lavorare? A intervistare?
Benedetta tecnologia, quindi, che mi ha permesso, in questo caso, e soprattutto in questo periodo di “smart-working”, di realizzare l’intervista con Maurizio Casagrande.
Intervista che si è trasformata fin da subito in una chiacchierata, fra coetanei: il Maestro, credo che l’appellativo sia quanto mai meritato, e dovuto, si è dimostrato naturalmente disponibile, e su questo non avevo dubbi, ma soprattutto arguto.
Quella arguzia, quella positività innata, che solo i napoletani posseggono.


Maurizio Casagrande racconta il progetto #IoRestoaCasaMo e altro
Abbiamo parlato di diversi argomenti, naturalmente anche un pochino di calcio, dello spettacolo teatrale “Mostri a parte”, che riprenderà le repliche non appena sarà finito tutto questo ambaradan.
Ma abbiamo parlato anche e soprattutto del progetto, ideato e diretto proprio dall’attore e regista napoletano, che ha visto coinvolti diversi personaggi della musica, del cinema, del cabaret e del teatro. Cioè della cover del mitico brano di Renzo Arbore, “”Ma la notte no!”, sigla dell’altrettanto mitico programma televisivo “Quelli della notte”, ribattezzato per l’occasione da Maurizio Casagrande #IoRestoACasaMo, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo
Un invito a seguire le regole, a stare a casa, molto “sui genesis” (cit), dedicato a tutti quelli che ancora non hanno ben capito con chi e con che cosa abbiamo a che fare.
Una intervista, interessante, divertente, tutta da ascoltare a da godere, in attesa di rivedere il Maestro Maurizio Casagrande sul palcoscenico di un teatro, o sul grande schermo.