I Codice a Sbarre con il nuovo singolo “Cazzomene”

E’ uscito il nuovo singolo “Cazzomene” dei Codice a Sbarre, la band composta da un trio senza il quale il Codice non esisterebbe, Maximus, Wenzo e Frammento.

Primo Codice a sbarre: Maximus

Ivano Ventaloro, classe ’88, catanese, vive a Brescia fin dall’età di 13 anni.

Comincia fin dalla giovane età a fare una grande collezione di vinili, appassionandosi enormemente alla musica elettronica.

Insieme a Frammento e Wenzo, l’artista completa il Codice a Sbarre nonostante le varie diversità fra i tre, ma complementari nella composizione della loro musica.

Secondo Codice a Sbarre: Frammento

Il suo nome originario è Jerold Piccolo, in arte Frammento.

C’è un motivo preciso per cui l’artista ha scelto questo nome. L’artista vuole indicare tutti i passi che lo hanno portato a oggi.

Adriano Celentano e Claudio Baglioni sono gli idoli dai quali ha preso l’ispirazione, appassionandosi alla musica e alla tradizione italiana.

Chitarrista e appassionato di ballo, mescola il passato con il presente rendendolo, così, un artista completo a 360°, in grado di adattarsi a qualsiasi sfida che gli si presenta davanti.

Terzo Codice a Sbarre: Wenzo

Marco Bessi nasce a San Miniato, in provincia di Pisa, nel luglio del 1997.

Giovane artista dalle mille passioni, tra cui basket, la scrittura e il rap, inizia a soli 15 anni a dedicarsi al freestyle e alle prime esibizioni di piccolo calibro.

Wenzo è un ragazzo molto introspettivo, riflessivo e pacato, e insieme a Maximus e Frammento, ritrova la grinta e la voglia di rivalsa che caratterizza l’intera band.

i tre membri del codice a sbarre per il singolo cazzomene, in piedi, indossano tutti e tre una camicia bianca, un membro a sinistra ha la camicia leggermente aperta con il papillon nero slegato, tiene un teschio in mano e lo guarda intensamente, dietro, in mezzo ai due, c'è un altro membro con la camicia aperta che mostra la pelle, fa finta di impiccarsi con la cravatta, a destra c'è l'ultimo membro con un'espressione arrabbiata, come se stesse urlando, con le due mani apre rabbioso la camicia, dietro c'è il muro azzurro con un quadro colorato a forma rettangolare

“Cazzomene”

Con un titolo dal forte impatto, il brano parla di quella voglia di liberarsi dalle catene che non permettono di essere sé stessi.

“Una parola, ricca d’animo. Viviamo davvero la vita che sogniamo o continuiamo a sognare una vita che non stiamo vivendo?“, commenta Maximus, invitandoci a scioglierci dalle catene e uscire dalle gabbie.

La band è lieta di presentare il brano con questo titolo, perché rappresenta al meglio il Codice a Sbarre. C’è un miscuglio di menefreghismo, provocazione e libertà di parola.

Potete trovare i Codice a Sbarre su Instagram, e anche il profilo personale di Wenzo, Maximus e Frammento.

Il brano è disponibile dal 14 febbraio in radio, sulle piattaforme streaming e negli store digitali.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.