“Resto a casa” di Fabrizio Nitti: una canzone per gli ospedali di Genova

Resto a casa, oppure a essere social #iorestoacasa: quante volte dal 23 febbraio, data del primo DPCM, abbiamo sentito ripetere queste tre parole, o letto l’hashtag, ripetuto ovunque…salvo poi non rispettarlo appieno e continuare imperterriti a farci i fatti nostri. Non tutti, ma una buona parte. Proprio con queste tre parole, diventate ormai linguaggio comune, Fabrizio Nitti, ha composto una nuova canzone, non solo un invito a restare a casa, ma un buon motivo per raccogliere fondi in aiuto agli ospedali di Genova.

Resto a casa

Il cantautore genovese, che vanta una carriera ventennale, svariati premi e una partecipazione in duo con Paolo Agnello al 48 Festival di Sanremo (1988), con il brano “I ragazzi innamorati”, ha realizzato questo nuovo brano che vuole essere un messaggio di speranza, che vuole trasformarsi in certezza che tutto passerà e si ritornerà a vivere al meglio, senza limitazioni.

Dice al proposito l’autore: “In questi giorni non ho potuto fare a meno di scrivere una canzone sull’emergenza sanitaria che in Italia e nel mondo stiamo vivendo. Mi è nata dal cuore ed è un brano che vuole essere un ponte dalle grandi braccia che avvolgendo tutti, invita a riflettere, resistere, vuole dare speranza e stimolare donazioni agli Ospedali della città di Genova. Gli incassi, serviranno per contribuire all’acquisto di DPI e materiale sanitario necessario per curare, prevenire il contagio e aiutare anche la ricerca contro il coronavirus”.

 “RESTO A CASA” per gli ospedali di Genova : primo piano del cantautore, seduto su un divano rosso, vestito di nero, con di fianco una chitarra acustica, nera
Fabrizio Nitti (foto di Mercedes Sebastià)

Video e credits

Il video di “Resto a casa” (FNM record), è stato girato…a casa…o se preferite in “smart working” dallo stesso Fabrizio Nitti, utilizzando un semplice smartphone. Il videoclip è una sequenza di attimi di quotidianità, pensieri, tenerezza, voglia di cercarsi e comunicare con chi ci è vicino, in questa quarantena. Attimi alternati a bellissime immagini della città della Lanterna, e ad inquadrature di quelli che sono i veri angeli custodi di questo terribile periodo: il personale sanitario degli ospedali.

Le riprese sono fatte da Fabrizio Nitti con Mercedes Sebastià. Le foto e i video di Genova sono di Stefania Gaviglio. Il montaggio è di Valerio Parodi per Paraproduction.

Il video è su Spotify da giovedì 9 aprile.

Il Comune di Genova ha concesso la firma “Genova More Than This” per il valore sociale e culturale della iniziativa.

Si ringrazia tutto il personale sanitario degli Ospedali Villa Scassi e Evangelico Internazionale per aver fornito e concesso l’utilizzo delle foto e dei video.

Tutti gli incassi maturati dalle vendite saranno devoluti agli Ospedali di Genova.

Come fare le donazioni

Ospedale di Sampierdarena Villa Scassi

Bonifico Bancario: ASL 3 IBAN: IT61Z0617501406000002379490 Causale “Donazione Genova per Asl 3 Emergenza Coronavirus”

Ospedale San Martino

Bonifico Bancario a IRCCS Ospedale Policlinico San Martino IBAN: IT02Y0617501594000002390480 Causale: Erogazione liberale Emergenza Covid 19 Codice SWIFT per donazioni dall’estero: CRGEITGG

Ospedale Galliera

Bonifico bancario a E.O. Ospedali Galliera Genova emergenza Covid 19 IBAN: IT75V0617501590000000671280 Causale: Erogazione liberale Emergenza Covid 19 Codice BIC/SWIFT per donazioni dall’estero: CRGE IT GG 099 c/c bancario n. 6712/80 Banca Carige Agenzia n.59 – tesoriere dell’Ente On-line: aderisci alle raccolte spontanee a sostegno E.O. Ospedali Galliera sulla piattaforma GoFundMe

Ospedale Evangelico Internazionale

Bonifico Bancario a Emergenza Covid 19 – Per erogazioni liberali a favore dell’Ente IBAN: IT49 L061 7501 4060 0000 2362 790

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.