La Torre di Pisa: il famoso monumento in Piazza dei Miracoli.

La famosa “Torre pendente” è il simbolo indiscusso della città di Pisa, in Toscana. Un monumento di ben sette piani situato in Piazza del Duomo o conosciuta come Piazza dei Miracoli.

La storia della Torre

Ma la Torre, che cos’è realmente?

Non si tratta né di una torre né di un monumento. La sua vera identità non è nient’altro che il campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta. La posa della prima pietra risale al 9 agosto 1179 ad opera molto probabilmente di Bonanno Pisano, ma la paternità del progetto è dubbia. Quel che pè certo è che per completarla ci son voluti ben due secoli.

La Torre Pendente

Ma la Torre, anche senza il sostegno dei turisti, resta in piedi comunque?

Già nel 1928 si parlava della così tanto rinomata pendenza. La causa è data dalla pendenza del terreno argilloso che si è impregnato di acque sorgive. Il terreno ha ceduto quando i lavori erano già iniziati e si decise lo stesso di continuare la costruzione in pendenza.

Fin ad oggi, il maestoso campanile, ha resistito a più di cento terremoti e ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che hanno colpito le zone vicino.

Visita della Torre di Pisa

All’esterno, la torre pendente, presenta 207 colonne. Mentre all’interno appare come un enorme cilindro un po’ scheletrico.

E’ composta da sette piani su cui è possibile sostare e fare un giro tutto intorno. Questo rende possibile la visione del bellissimo panorama che si apre a ventaglio sulla piazza e sugli edifici.
I sette piani rappresentano le sette vie di Cristo e le sette fasi della vita. Le sette sfere armoniche da cui l’anima deve passare per arrivare fino a Dio.

E’ così, una volta arrivati fino in cima all’ultimo piano, è possibile vedere a Nord la Pianura Padana, ad Est i Monti Pisani e la Valle dell’Arno, a Sud le colline Pisane e ad Ovest Livorno, con il mare e le vaste pinete di San Rossore.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.