First Playable Fund: nel Decreto Rilancio fondi alle startup di videogames

Una buona notizia per le startup che producono videogames. Nel Decreto Rilancio, con il First Playable Fund, sono previsti 4 milioni di euro per incentivare le produzioni di giochi elettronici.

Per essere più chiari possibile e per dare un’informazione completa, vi riportiamo l’estratto del testo presente nel Decreto Rilancio.

First Playable Fund

Al fine di sostenere lo sviluppo dell’industria dell’intrattenimento digitale a livello nazionale, il Ministero dello sviluppo economico ha istituito un fondo per l’intrattenimento digitale. Il fondo, denominato «First Playable Fund» ha una dotazione iniziale di 4 milioni di euro per l’anno 2020.
Tale fondo è finalizzato a sostenere le fasi di concezione e pre-produzione dei videogames, necessarie alla realizzazione di prototipi, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili, e per un importo compreso da 10.000 euro a 200.000 euro per singolo prototipo.
I contributi erogati a valere sul Fondo vengono assegnati dietro presentazione di una domanda da parte delle imprese. Le imprese devono avere requisiti specifici. I contributi potranno essere utilizzati esclusivamente al fine della realizzazione di prototipi.

Le spese ammissibili

Le spese ammesse sono le seguenti:

a) prestazioni lavorative svolte dal personale dell’impresa nelle attività di realizzazione di prototipi;
b) prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti o ad altre imprese finalizzate alla realizzazione di prototipi;
c) attrezzature tecniche (hardware) acquistate per la realizzazione dei prototipi;
d) licenze di software acquistate per la realizzazione dei prototipi.
In tutti i casi, il videogioco deve essere destinato alla distribuzione commerciale.

Chi può accedere al fondo?

Sono ammessi ai contributi le imprese che abbiano sede legale nello Spazio Economico Europeo.
Le imprese devono essere soggette a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale. Significa che la sede operativa deve essere in Italia e riconducibile al prototipo ovvero per la presenza di una sede operativa in Italia.
Inoltre, devono avere un capitale sociale minimo interamente versato. Il patrimonio netto deve essere non inferiori a diecimila euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitale, sia nel caso di imprese individuali di produzione ovvero costituite sotto forma di società di persone.
Infine, il codice ATECO di appartenenza è il 58.2 o 62.

Il fondo è aperto a tutti coloro che rispondono ai requisiti ma attenzione: l’impresa beneficiaria è tenuta a realizzare il prototipo di videogames entro il termine di 18 mesi dal riconoscimento dell’ammissibilità della domanda.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”