

Per la rubrica “33 giri di ricordi”: recensione e retrospettiva di uno dei capolavori assoluti della storia della discografia: “Rumors” dei Fleetwood Mac.
1977
Terminano ufficialmente le trasmissioni di “Carosello” (per la disperazione dei bimbi dell’epoca) e la RAI passa allo spot pubblicitario ancora attuale. Sempre mamma RAI, con una decina d’anni di ritardo rispetto ad altri paesi europei, passa alle trasmissioni a colori. Nascono le prime “TV private”.
Il segretario della CGIL, Luciano Lama, viene violentemente contestato all’Università La Sapienza di Roma, da gruppi di autonomi e indiani metropolitani, ed è costretto a interrompere il comizio e ad abbandonare la manifestazione. Nasce il “movimento del ’77”.
Torino: prima udienza del processo contro i capi storici delle Brigate Rosse. Sedici giudici popolari inviano un certificato medico per dirsi affetti da “sindrome depressiva”, e perciò impossibilitati ad esercitare la loro funzione. Il processo non può cominciare.
Jimmy Carter è il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America.
La Juventus vince il diciassettesimo scudetto, con 51 punti, record per il campionato a sedici squadre. Secondo classificato il Torino con 50 punti. Capocannoniere: Francesco “Ciccio” Graziani (AC Torino), con 21 reti.
Gli Homo Sapiens vincono il Festival di Sanremo con “Bella da morire“.
Fleetwood Mac
Nel panorama musicale degli anni ’70, pochi album hanno avuto un impatto tanto duraturo quanto “Rumors” dei Fleetwood Mac. Pubblicato il 4 febbraio 1977, l’album non è solo un capolavoro musicale, ma anche un documento storico di un periodo tumultuoso nella vita della band. Il disco rappresenta una fusione perfetta di melodie accattivanti, testi profondi e un’energia emotiva che ha affascinato milioni di ascoltatori in tutto il mondo.
Nel periodo che precedette la registrazione di “Rumors“, i Fleetwood Mac erano un gruppo in subbuglio. Le relazioni personali tra i membri erano estremamente tese: il matrimonio tra John McVie (basso) e Christine McVie (tastiere e voce) stava naufragando, e il legame tra Lindsey Buckingham (chitarra e voce) e Stevie Nicks (voce) era anch’esso al capolinea. Inoltre, Mick Fleetwood (batteria) stava attraversando un divorzio difficile.
Queste dinamiche personali travagliate sono diventate il combustibile emotivo che ha alimentato la creazione dell’album.
Rumors
Registrato principalmente ai Record Plant Studios di Sausalito, California, “Rumors” è stato prodotto con l’aiuto di Ken Caillat e Richard Dashut. Nonostante le tensioni interne, i Fleetwood Mac sono riusciti a canalizzare le loro emozioni in una serie di canzoni che sono diventate iconiche. Ogni membro della band ha contribuito con il proprio stile personale, dando vita a un suono coeso e inconfondibile.
Tutti i brani sono dei piccoli capolavori: “Second Hand News“, una canzone vibrante scritta da Lindsey Buckingham che specifica chiaramente quale sia il tono dell’album.
“Dreams“, uno dei pezzi più celebri della band, scritto da Stevie Nicks, con la sua atmosfera eterea e il testo riflessivo.
“Go Your Own Way” è un altro brano scritto da Buckingham: una canzone d’addio energica e dolorosa.
Christine McVie ha contribuito con pezzi dolci e melodici come “Don’t Stop” e “You Make Loving Fun“, che offrono un contrasto rinfrescante rispetto alle altre tracce più cupe dell’album. Da segnalare che “Don’t stop” è stata anche la colonna sonora della prima campagna elettorale di quello che diventerà Presidente degli Stati Uniti d’America: Barak Obama.
“The Chain” è forse il brano che meglio rappresenta l’album, essendo l’unica canzone accreditata a tutti e cinque i membri della band. Il testo parla di lealtà e perseveranza, temi che rispecchiano la loro esperienza come gruppo.
Tango in the night
L’album ha avuto un successo commerciale straordinario, vendendo oltre 40 milioni di copie in tutto il mondo e raggiungendo il primo posto nelle classifiche di numerosi paesi.
L’album ha vinto il Grammy Award per la categoria Album dell’Anno nel 1978 e continua a essere considerato uno dei migliori album di tutti i tempi.
Il successo di “Rumors” ha consolidato la posizione dei Fleetwood Mac come una delle band più influenti della loro epoca, ha influenzato intere generazioni di musicisti e rimane un punto di riferimento nella storia della musica pop e rock.
“Rumors” dei Fleetwood Mac è molto più di un album: è un testamento dell’abilità del gruppo di trasformare il tumulto personale in arte universale. Ogni ascolto, ancora oggi, offre una nuova scoperta, una nuova emozione, confermando la sua rilevanza e il suo fascino senza tempo. Anche decenni dopo la sua pubblicazione, continua ad esserre ascoltato ed apprezzato in tutto il mondo, mantenendo viva la leggenda dei Fleetwood Mac.
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